Il Tosco l’ha vista così: Bologna - Udinese 1-1
Come spesso capita le partite ritenute “da vincere” sono poi le più complicate; al contrario, quelle che destano più preoccupazione sono quelle in cui il Bologna di questo splendido campionato ha fatto spesso bottino pieno.
Si potrebbe convenire che il calcio di Thiago Motta così sofisticato, così ragionato non trova le opportune contromisure quando ha di fronte squadre chiuse e fisiche: Monza e Udinese sia all’andata sia nel girone di ritorno hanno complicato non poco i piani tattici dei rossoblu; anche Verona e Cagliari sono state trasferte poco redditizie.
Probabilmente il tecnico del Bologna, non volendo (giustamente) derogare al suo credo calcistico tenta, attraverso il palleggio, di scardinare le difese avversarie: avrebbe senso snaturare un impianto di gioco che tiene la squadra al quarto posto da Natale?
Per alcuni si: ma la controprova non esiste; meglio allora la certezza del proprio calcio che comunque permette al Bologna un giusto equilibrio in campo e che ha portato ad un rendimento clamoroso anche nel girone di ritorno: 31 punti in 15 partite sono lì a testimoniare che, chiedere di far meglio pare esercizio pretestuoso.
Ho già spiegato mille volte che, Thiago Motta dal sottoscritto criticato per ciò che dice, come la polemica di ieri sul poco gioco che fa sorridere (si è fidato del primo che passava che gli ha riferito del tempo effettivo così un tanto al chilo -31 minuti!- da professionista, dovrebbe commentare solo dati certi; si sono giocati 56 minuti, in linea con quello che è il tempo medio delle partite: 54), non può essere criticato sulle singole gare: sarebbe altrettanto ridicolo; qualcuno di voi, sano di mente potrebbe pensare che un altro allenatore con questa squadra avrebbe potuto far meglio?
Mettetevi a riflettere per davvero e non di pancia: solo 5 sconfitte in 34 partite, 63 punti e la qualificazione Champions a portata di mano; se non è un rendimento spettacolare questo allora alzo le braccia.
La speranza è quella di poter proseguire con un tecnico che, una volta “allenato” ad una dialettica più ragionata magari potrebbe anche spiegare, meglio del sottoscritto, il perché di alcune scelte che ai più appaiono controintuitive: in una partita in apparenza di attacco perché rinunciare a Orsolini?
Io posso pensare per uno stato di forma migliore di Ndoye ma purtroppo non sono Thiago Motta! Mi fido proprio perché il rendimento della sua squadra è stupefacente.
La domanda parrebbe lecita, la risposta invece è il lamento per le perdite di tempo degli avversari: purtroppo il calcio non è un mondo ideale pieno di avversari leali; una Udinese con l’acqua alla gola poteva venire a Bologna a consegnarsi e fare il comodo dei rossoblu?
L’arbitro più di ammonire 7 calciatori friulani e dare 10 minuti di recupero tra primo e secondo tempo cosa avrebbe potuto fare?
Avanti Thiago: impara anche a comunicare e per me sei l’allenatore perfetto!
Ps: sul tempo effettivo mi sono espresso da tempo, sarebbe probabilmente la soluzione ideale per far giocare 60 minuti effettivi ma in Italia si gioca mediamente come in Premier (54 minuti di media a gara) più della Liga (53) più della Bundesliga (52). Fonte Sky 2023.
Un dibattito in merito sarebbe giusto ma nella singola partita, non vinta, appare strumentale.
Tosco