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Il Tosco l’ha vista così: Bologna - Lazio 5-0
La Lazio l’aveva anche preparata bene la sua partita: rotazioni continue tra i tre di centrocampo per far muovere molto gli avversari cercando di trovare spazi sui ritardi difensivi; attaccanti che si muovevano in direzioni diverse rispetto alle consuete per disordinare le preventive preparate da Italiano e gli esterni bassi pronti a catapultarsi in avanti non appena una linea di passaggio si fosse scoperta per un ritardo difensivo del pressing avversario.
Eppure, paradossalmente, il Bologna è stato più spietato del solito: ha marcato a uomo non solo con la solita ferocia ma addirittura con uscite ancora più forti; vedere prima Beukema quasi in area avversaria per togliere spazio a Vecino (abbassatosi per cercare di prendersi un pallone giocabile) poi Lucumi scalato tanto in avanti da trovarsi addirittura a prendere la marcatura di Gila (tutto questo già in situazione di vantaggio) richiamano ad una mentalità che lascia poco da aggiungere.
E se gli avversari, nonostante le idee di cui sopra, hanno poca energia (come ammesso da Baroni nel post gara), per loro diventa molto difficile portare a casa punti contro questo Bologna che si esalta proprio nella fase di recupero palla alto: encomiabili perché necessarie alla causa anche le scalate lunghe di Ndoye e Orsolini per arginare gli smarcamenti lungo le fasce in avanti di Lazzari e Marusic.
Insomma: una grande partita (come tante altre) nata da un assetto difensivo aggressivo, cattivo ed energico, vera arma del Bologna di Italiano.
La goleada è arrivata contro una competitor ed è stata utile anche per sovvertire il 3-0 dell’andata così da avere il vantaggio negli scontri diretti e questo tour de force non poteva partire meglio anche perché le squadre di Italiano sono sempre arrivate forte in fondo alla stagione: le Finali di Conference e di Coppa Italia sono lì a dimostrarlo per cui, nonostante un calendario in apparenza difficilissimo, sembra che sia molto più complicato per gli avversari affrontare i rossoblù che non il contrario.
I conti come sempre si fanno alla fine ma intanto godiamoci questo quarto posto davanti ai gobbi che sa tanto di nemesi, di castigo divino.
Tosco