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Il Tosco l’ha vista così: BOLOGNA VERONA 2-0
Vittoria da squadra forte, da squadra che ha in testa concetti chiarissimi e che ha atteso con pazienza l’evolversi propizio della gara dopo le fasi iniziali, quelle in cui il Verona aveva messo in azione tutte le sue armi: tanta corsa, tanta attenzione, marcature strette e nessun spazio da poter sfruttare.
Complice anche l’infortunio del direttore di gara, la partita non prendeva ritmo e tutto questo agevolava naturalmente il Verona: pensate che il tempo effettivo della prima frazione di gara è stato di 19 minuti e 40 secondi! Praticamente poco più di un supplementare: roba da far venire voglia di tempo effettivo, altroché recuperi lunghi.
Fortunatamente la rete che apre la partita, come capita in questo tipo di gara arriva sugli sviluppi di un corner: da lì in poi è evidente che è stato più facile venire a capo di una partita altrimenti complicata; ma la forza attuale del Bologna si nota anche nei dettagli: nonostante il vantaggio, i rossoblu hanno continuato a macinare gioco trovando quel ritmo nel palleggio determinante per il suo tipo di calcio.
Si spiegano così alcuni errori che possono passare come disattenzioni ma che invece sono figli solo del ritmo che vuole imprimere Motta alle partite per mantenere alto il livello della prestazione: la palla persa da Skorupski per riattivare in fretta l’azione, o il contropiede subito negli ultimi minuti su un nostro corner con tanti giocatori in avanti per fare pressione, sono figli dello stesso atteggiamento; figli cioè del ritmo che il Bologna vuole imprimere alla gara quando gli avversari, al contrario, vorrebbero abbassarlo per togliere tempi di gioco ai ragazzi di Motta.
Il gol del raddoppio nasce proprio da questo tipo di atteggiamento e sarebbe utile ricordarsene quando si impreca per un errore: pallone messo in fallo laterale da un disimpegno complicato di Montipò; in situazione di vantaggio, probabilmente tante squadre avrebbero battuto la rimessa laterale con calma, prendendosi tutto il tempo possibile per congelare il risultato favorevole: il Bologna invece ha deciso di battere velocemente (come fa spesso) e da lì parte la combinazione Zirkzee-Freuler-Fabbian-Freuler che porta al raddoppio.
Quindi non stupitevi e non arrabbiatevi se a volte, per eccesso di fretta, capita che i giocatori rossoblù commettano qualche errore: fa parte del bisogno che ha questa squadra di mantenere alto il ritmo; far girare il motore della partita a pieno regime è necessario per disordinare le difese avversarie così concentrate nel contro giocare quando incontrano il Bologna.
Tosco