Il Tosco l'ha vista così: ATALANTA BOLOGNA 1-2

Il Tosco l’ha vista così: Atalanta – Bologna 1-2

Atalanta e Bologna hanno affrontato la gara partendo dalle loro certezze tattiche: i bergamaschi con uno sviluppo orientato sulle fasce così da aggirare il blocco centrale del Bologna, i rossoblu con il loro palleggio basso capace di attirare l’avversario per trovare spazi sopra le linee di pressione atalantine.
Naturalmente la partita non è tutta qui, ma è una iniziale lettura utile per comprendere come i piani tattici siano serviti alle due squadre per ribadire le loro potenzialità, una sorta di mostra di muscoli prima della vera contesa: dentro a tale spartito i rossoblu hanno avuto la meglio e a mio avviso con superiore merito alla gara di andata del 23 dicembre scorso.

Il Tosco l'ha vista così: BOLOGNA FROSINONE 2-1

Il Tosco l’ha vista così: BOLOGNA FROSINONE 2-1

Solitamente, il Bologna di questo primo scorcio di stagione, ha controllato le gare nel primo tempo per poi uscire nella ripresa; ieri, abbiamo assistito ad un canovaccio diverso: con un terrificante uno-due in tre minuti nella parte centrale del prima frazione, i rossoblu parevano aver demolito un Frosinone coraggioso, spavaldo, ma incapace di contrastare il lungo palleggio dei rossoblu soprattutto in occasione del primo gol, grazie ad un’azione partita da Skorupski e continuata con una sequenza di venti (20) passaggi, in cui tutti i calciatori del Bologna hanno toccato la palla almeno un volta, prima del tocco finale di Ferguson.

Il Tosco l’ha vista così: BOLOGNA EMPOLI 3-0

Partita bella, aperta e ben giocata da entrambe le squadre: merito dei due allenatori che, aldilà dei tatticismi utili per indirizzare i piani tattici, hanno comunque fatto prevalere il fraseggio stretto e le sequenze di passaggi, con la possibilità di scoprire il fianco alle ripartenze ma con coraggio per arrivare svariate volte al tiro.Bravo Baroni quindi nel destrutturare il gioco di Motta alla fonte, meno bravo Motta nel non riuscire a trovare tracce alternative rispetto a quelle, già più consolidate, contro squadre che invece si difendono basse.

hellas bologna 0-0

Il Tosco l’ha vista così: Hellas Verona Bologna 0-0

Distruggere è facile, costruire un po’ meno e questo è ciò che ha pensato Baroni nel pianificare la sua partita tutta intenta alla distruzione del gioco tentato dal Bologna: lo ha fatto bene, con coraggio, cuore e soprattutto gambe; calate queste la gara ha via via preso la connotazione più logica, quella dei rossoblu in dominio del palleggio e i gialloblù in difesa nel propria metà campo.
Bravo Baroni quindi nel destrutturare il gioco di Motta alla fonte, meno bravo Motta nel non riuscire a trovare tracce alternative rispetto a quelle, già più consolidate, contro squadre che invece si difendono basse.

bologna cagliari 2-1

Il Tosco l’ha vista così: Bologna – Cagliari 2-1

Terza partita del nuovo campionato ma prima contro una squadra che tatticamente ha obbligato il Bologna ad un piano completamente diverso dalle due precedenti: se contro Milan e Juve le squadre si sono affrontate uomo contro uomo almeno nelle iniziali prese nel gioco di posizione, contro il Cagliari Motta è stato obbligato ad una gara controllata nel ritmo e nel palleggio per scardinare l’assetto difensivo senza consentire agli avversari facili ripartenze.

Zirkzee

Il Tosco l’ha vista così: Juventus – Bologna 1-1

Il piano partita studiato da Motta stavolta è stato pressoché perfetto: esterni offensivi tenuti larghi per dare ampiezza e condizionare i centrali difensivi avversari Danilo e Alex Sandro così da non farli entrare troppo spesso nella nostra metà campo per creare superiorità, schermatura in prima battuta su Bremer da parte di Zirkzee che poi rientrava per fare densità; riferimenti in mediana che vedevano Moro sul più mobile Fagioli, Aebischer sul più verticale Rabiot e Ferguson su Locatelli ad attaccarlo e toglierli ossigeno; esterni contro esterni, con Posch che ha molto limitato Cambiaso (mai visto dentro al campo) e Weah ben controllato da un attento Lykogiannis; infine Beukema e Lucumi sempre attenti su Chiesa, non facendolo mai entrare in ritmo in zona tiro e su Vlahovic (tranne nell’ occasione del gol del pareggio, ma in quel caso l’errore è a monte).