Bologna-Beukema, ci siamo. Telenovela finita: Giuntoli alla Juve
Bologna: ecco Beukema, per il terzino intreccio Doig. Telenovela finita, Giuntoli alla Juve
Canale 88 DTT
Bologna: ecco Beukema, per il terzino intreccio Doig. Telenovela finita, Giuntoli alla Juve
Conferenza stampa di fine stagione di coach Scariolo, domanda sul ridimensionamento del budget in casa Virtus, risposta del diretto interessato..
I contratti per i calciatori mediamente giovani, vengono solitamente spalmati sui quattro massimo cinque anni (oltre i cinque non si può per regolamento), ma è anche vero che la media di permanenza di un giocatore in una squadra solitamente è inferiore, fatto salve alcune eccezioni.
Un quotidiano di Bologna qualche giorno fa, scriveva che “dalla riunione tra Thiago Motta e Saputo è stata anche confermata la necessità di un mercato lacrime e sangue”, usando la retorica Churchilliana un tanto al chilo, così da “impressionare” il povero lettore ignaro che si tratta più o meno, di quanto fanno quasi tutte le squadre del mondo: vendere per tenere i conti in ordine.
In questi giorni il dibattito attorno al Bologna non si smuove dai mancati rinnovi di Orsolini e Dominguez: la differenza delle due situazioni è talmente risibile che il concetto si può allargare praticamente a tutte le situazioni dei calciatori in scadenza.
I contratti per i calciatori mediamente giovani, vengono solitamente spalmati sui quattro massimo cinque anni (oltre i cinque non si può per regolamento), ma è anche vero che la media di permanenza di un giocatore in una squadra solitamente è inferiore, fatto salve alcune eccezioni.
Un quotidiano di Bologna qualche giorno fa, scriveva che “dalla riunione tra Thiago Motta e Saputo è stata anche confermata la necessità di un mercato lacrime e sangue”, usando la retorica Churchilliana un tanto al chilo, così da “impressionare” il povero lettore ignaro che si tratta più o meno, di quanto fanno quasi tutte le squadre del mondo: vendere per tenere i conti in ordine.
Calciomercato: tutto fermo per Orsolini e Dominguez, Berardi-Sassuolo è addio?
“Dico al Parlamento come ho detto ai ministri di questo governo, che non ho nulla da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore…”
Un quotidiano di Bologna qualche giorno fa, scriveva che “dalla riunione tra Thiago Motta e Saputo è stata anche confermata la necessità di un mercato lacrime e sangue”, usando la retorica Churchilliana un tanto al chilo, così da “impressionare” il povero lettore ignaro che si tratta più o meno, di quanto fanno quasi tutte le squadre del mondo: vendere per tenere i conti in ordine.
Che fra Thiago Motta e i giornalisti non corresse buon sangue era il segreto di Pulcinella ma che un allenatore si permette di litigare in una conferenza stampa post partita dopo una vittoria che ha sancito il record di punti dell’era Saputo, invece di gòdersela, bisognerebbe sassarlo via, che sarebbe meglio, rescindere e prendere Ranieri, che così normalizza tutto.
Partita bella, ben giocata da due squadre maestre del palleggio e della costruzione: i neo campioni d’Italia sono primi per possesso palla con oltre il 64% ma anche il nostro Bologna palleggia sempre con percentuali alte.
Ieri, ha sfidato gli uomini di Spalletti usando proprio le stesse armi, fraseggio, combinazioni e pressing, impattando la gara non solo sul risultato ma in tutte le statistiche.
Pareggio quindi giusto al termine di una partita resa difficile anche dai primi veri caldi ma le squadre non si sono risparmiate per intensità: 28 falli finali sono lì a sottolineare che le ciabatte e le infradito devono aspettare almeno un’altra settimana.
Se fino a qualche mese fa ci avessero detto che questi ragazzi li avremmo visti costretti a guardarsi le spalle per non finire nelle zone più infime della classifica, ci avrebbero presi per matti…
Un Bologna completamente in ciabatte, come da tradizione, si presenta a Cremona sottovalutando l’impegno: la squadra di Thiago Motta mastica il solito calcio fatto di possesso palla sterile e noioso arrivando raramente al tiro: i cinque gol sono frutto della totale inconsistenza dei grigiorossi, capaci nelle ultime gare di fermare Fiorentina e Milan, battere lo Spezia, battagliare a Torino ma che ieri, per puro mistero, hanno subito una cinquina, per di più in casa, davanti al proprio pubblico…
Se fino a qualche mese fa ci avessero detto che questi ragazzi li avremmo visti costretti a guardarsi le spalle per non finire nelle zone più infime della classifica, ci avrebbero presi per matti…