Virtus, stop in Eurolega: sul neutro di Belgrado passa il Maccabi Tel Aviv
La Virtus Bologna cade sul campo di neutro di Belgrado contro il Maccabi Tel Aviv e viene raggiunta da Barcellona a quota ventotto punti. Alla Alexander Nikolic Hall passano i gialloblù, i quali riescono a gestire ed imporre il ritmo partita.
I bianconeri felsinei si trovano, nei primi minuti dell’incontro, a dover fronteggiare la difesa a zona schierata da coach Kattash, il quale vuole costringere gli avversari a passarsi bene il pallone per costruire buone conclusioni. In fase offensiva, il Maccabi parte forte, attacca nei primi secondi dell’azione ed alza subito il ritmo, risparmiando, però, energie nella propria metà campo, all’interno della quale i padroni di casa non portano troppa pressione sui costruttori di gioco virtussini, fatta eccezione per la posizione alta di Colson su Hackett. La formazione di coach Banchi prova a pareggiare l’intensità degli israeliani, perde qualche pallone di troppo ed inizia il match con scarse percentuali, sia dalla lunga che dalla media distanza. La gara prosegue seguendo lo stesso canovaccio per quasi venti minuti, la Vu nera rimane in partita grazie a due parziali importanti, poi, ad un minuto dall’intervallo lungo, coach Banchi opta per una difesa mista, prima a uomo e poi a zona (2-3), ma la squadra di Tel Aviv punisce il lo spostamento di Belinelli e Hackett sul perimetro muovendo il pallone.
Il secondo tempo vede la Virtus rallentare il ritmo delle proprie azioni offensive, mentre i padroni di casa rientrano dagli spogliatoi con percentuali troppo basse per scappare nel punteggio: la Segafredo si appoggia al post basso di Shengelia, sul quale, però, arriva sistematicamente l’aiuto dal lato debole, in modo che il numero 21 non possa prendersi con facilità la linea di fondo. I felsinei costruiscono buoni tiri, tuttavia la retina si muove troppe poche volte ed è a questo punto del match che il Maccabi punisce e tenta la fuga con due triple consecutive a firma Di Bartolomeo e Sorkin. Gli emiliani provano a premere sull’arco dei tre punti, alzano l’intensità della propria difesa tramite continui “show” di Dunston, ma dall’altra parte del campo pochissime conclusioni vanno a segno e gli israeliani aumentano ogni minuto il proprio vantaggio. La mente e le idee ci sono per la compagine di Luca Banchi, senza, però, che i concetti vengano seguiti da mani e corpo, le prime poco morbide ed il secondo privo di benzina: qualche scorcio del classico gioco bianconero si intravede e la cabina di regia tenta di imbastire degli “alto-basso” appoggiandosi alla presenza in area di Zizic, i gialloblù, però, segnano ad ogni azione, vincono gli uno contro uno di velocità e puro atletismo e portano a casa i due punti.
La Segafredo parte per Istanbul convinta di poter mettere in difficoltà la maggior parte delle formazioni di Eurolega con il proprio play book, forte delle prestazioni di Cordinier, Zizic e Belinelli, ma senza una preziosa vittoria in tasca. Sarà compito di tutto lo spogliatoio trovare il successo contro l’Anadolu Efes, formazione in difficoltà, con la quale, per caratteristiche di singoli e gioco, la Vu si accoppia molto meglio rispetto a Tel Aviv.