Virtus stellare, Tortona non può competere
Il secondo atto della serie racconta di una Virtus nel miglior momento della sua stagione: Tortona esce sconfitta sul 108-78 dalla Segafredo Arena e non riesce, di fatto, quasi mai a competere.
I bianconeri felsinei sovrastano i propri avversari a livello fisico, mentale, tecnico e tattico e confermano di essere la compagine più in forma di questi playoff. La primissima fase di gara vede il Derthona accumulare qualche lunghezza di vantaggio sui padroni di casa, scesi sul parquet di gioco con eccessiva rilassatezza, derivante, con tutta probabilità, dalla straripante vittoria di Gara 1: coach Ramondino ordina a Cameron Hunt, all’esordio assoluto con la canotta della Bertram, di pressare Hackett, disturbandone il palleggio e rendendone complicata la gestione dei possessi e chiede ai suoi lunghi di liberarsi dalle rispettive marcature, ricevere in post o fronte a canestro ed attaccare con rapidità il ferro. Gli ospiti seguono alla perfezione le indicazioni della propria guida tecnica, ma, ben presto, devono fare i conti con la superiorità fisica di Bologna e la capacità da parte dei felsinei di stringere tutto d’un tratto le maglie della propria difesa: coach Scariolo, infatti, risponde subito al proprio collega, richiede il primo timeout dell’incontro ed i suoi ragazzi provocano una palla persa di Filloy, rimanendo accoppiati bene ed aggredendo con la giusta intensità.
A livello offensivo, le vu nere allungano nel punteggio grazie alla prestazione superlativa di Abass, capace di colpire da ogni posizione del campo, ed all’asse Teodosic–Mickey, con l’ex Zenit servito, in svariate occasioni, sotto le plance da autentiche magie del fuoriclasse serbo, in netto miglioramento anche per quanto riguarda la condizione fisica. La capacità di Cordinier di progredire verso il ferro mette in netta difficoltà Tortona, così come il post basso degli esterni di casa, a partire da Pajola e Hackett: questa soluzione viene adottata da coach Scariolo per abbassare il ritmo dell’azione e ragionare sul da farsi nella metà campo d’attacco.
La Segafredo è pronta a chiudere la serie in tre partite e, per farlo, dovrà superare la compagine piemontese a Casal Monferrato, luogo del palazzetto temporaneo del Derthona. Difficile pensare ad una vittoria della Bertram in Gara 3, poiché la squadra allenata da coach Ramondino pare non poter pareggiare l’intensità ed il tasso fisico dei felsinei, ma tutto può accadere e gli avversari della Virtus hanno tanta qualità: nulla è ancora scritto, anche se Bologna dispone, senza dubbio, del match point più agevole degli ultimi anni per accedere alle finali scudetto.