Virtus, oltre le Alpi per continuare a sognare
E’ necessario guardare oltre l’orizzonte e superare i propri limiti per sognare ancora. Lo sa la Virtus di coach Banchi, che tra poche ore affronterà Villeurbanne con l’obbiettivo di ottenere la quarta vittoria consecutiva in Eurolega. Le Alpi sono sempre state alte, ma mai così tanto, mai come nel giorno di un match da non sbagliare.
I bianconeri felsinei arrivano al completo, fatta eccezione per l’ormai lungodegente Achille Polonara, al quinto incontro della propria annata europea, avendo recuperato anche Marco Belinelli, tenuto a riposo nella gara di LBA contro Sassari per precauzione. Gli esclusi dal giro di convocazioni dovrebbero essere, come sempre quando si parla di Europa, Leo Menalo e Bruno Mascolo, i quali, però, potranno tornare utili lunedì sera al PalaBarbuto di Napoli; Dobric e Dunston, al contrario, rientreranno tra i dodici e, grazie al loro reinserimento a referto, l’allenatore bianconero potrà vedere ampliarsi la gamma di soluzioni offensive e difensive a propria disposizione.
L’avversario non è dei più ostici e, ad oggi, rappresenta il fanalino di coda della graduatoria di Eurolega: Villeurbanne, squadra dell’omonimo comune situato nei pressi di Lione, non ha ancora vinto nella massima competizione continentale ed è caduta già tre volte anche in campionato, nel particolare contro Monaco, Saint Quentin e Nanterre. La dirigenza, il cui volto principale è quello di Tony Parker, ex stella NBA con i San Antonio Spurs, ha deciso di esonerare l’allenatore, TJ Parker, e di puntare su Gianmarco Pozzecco, da poco divenuto c.t. “part time” della nazionale italiana, coadiuvato, naturalmente, dal fido assistente Edoardo Casalone.
L’Asvel è una squadra che porta le proprie avversarie a giocare male, facendo della pressione difensiva, dell’atletismo e della prepotenza fisica le proprie armi principali, quindi dovrà essere abile la Segafredo nel proporre ugualmente il proprio basket, girando bene il pallone ed aprendo la retroguardia francese. Le spaziature saranno fondamentali, così come il controllo della sfera, al fine di non incappare in palle perse banali, le quali potrebbero aprire il campo a pericolose transizioni di Lione. Sotto le plance, poi, andrà portata a casa la lotta a rimbalzo, con Shengelia, Mickey, Dunston e, chissà, Cacok che dovranno imporsi su Lauvergne, Fall, Egbunu e Ndiaye, non così tecnici ed esperti, fatta eccezione per il numero 7, ma dotati di una corporatura importante. Le principali bocche da fuoco della formazione d’oltralpe sono identificabili nell’esperto playmaker Nando De Colo, nello stesso Lauvergne ed in Paris Lee, mentre l’ex Milano Luwawu-Cabarrot non sarà a disposizione.
Il match si preannuncia più difficile rispetto a quanto non si potesse ipotizzare prima dell’arrivo di Gianmarco Pozzecco sulla panchina dell’Asvel: la Virtus dovrà necessariamente spuntarla di squadra, facendo leva su ingranaggi sempre più oliati e non curandosi dell’energia che la nuova guida tecnica può aver generato nell’animo dello spogliatoio avversario.