Virtus, il Fenerbahce per finire il tour de force: Wilbekin e compagni a Bologna
Finisce questa sera il tour de force della Virtus dell’ultimo periodo. Alla Segafredo Arena arriva il Fenerbahce di coach Itoudis e così la Vu nera chiude il ciclo di partite che l’ha vista scontrarsi con Real Madrid, Anadolu Efes, Olimpia Milano e Panathinaikos.
I bianconeri dovranno affrontare la sfida senza Achille Polonara, il quale dovrebbe tornare ad allenarsi in gruppo all’inizio della prossima settimana, e Jordan Mickey, atteso in campo per i primi giorni di Dicembre. Isaia Cordinier, invece, sarà dell’incontro, nonostante il riposo precauzionale nel match contro Brescia, in seguito ad un colpo subito alla spalla da un giocatore del Pana, non gli abbia permesso di recuperare al cento per cento.
L’apporto del francese sul perimetro ed all’interno del pitturato si rivelerà, probabilmente, essere fondamentale, al netto delle caratteristiche di squadra del Fener e del talento individuale di quasi ogni membro del roster turco. La Virtus si appoggerà, per l’ennesima volta quest’anno, ai giocatori più esperti, maturi e pronti a dare continuità di prestazione, quali Shengelia, Dunston, Hackett, Pajola e Belinelli, senza dimenticare ciò che Smith e Lundberg, a fasi alterne, hanno mostrato nelle ultime settimane.
I gialloblù di Istanbul non inseriranno tra i dodici convocati Neto, Biberoivc e Pierre, indisponibili e non ancora recuperati, mentre parrebbero sulla via del rientro Guduric, Calathes e Sanli, i quali dovrebbero poter dare il loro contributo alla causa del Fener. L’estro delle individualità perimetrali ed il fisico dei lunghi fanno della compagine una turca una delle favorite per le Final Four di fine stagione: gli ospiti della Segafredo non sono solo allenati bene, ma hanno fatto un grande lavoro in estate, riuscendo ad accaparrarsi le prestazioni di giocatori come Sertac Sanli, esattamente il tassello che mancava per rendere il backcourt più esperto e tecnico. La varietà di gioco offerta dal Fenerbahce deve mettere in allerta le Vu nere, che dovranno lavorare bene nella propria metà campo, senza farsi sfuggire gli esterni avversari sul primo passo, senza rimanere indietro con gli accoppiamenti e senza ruotare in apnea, correndo dietro al pallone. Sarà importante non raddoppiare sistematicamente su alcun singolo, ma, allo stesso tempo, aiutare il compagno nel momento della necessità; il lavoro delle ali piccole può essere molto utile in questo senso, tuttavia è da mettere in evidenza anche lo sforzo che dovranno fare Hackett, Pajola, Lundberg e Smith sui costruttori di gioco della formazione anatolica.
Bologna scende in campo per affrontare una gara tosta, complicata, calda e tattica, ma lo fa davanti al suo pubblico e questo deve essere di grande auspicio per una serata che può rappresentare un punto di svolta nella stagione: la continuità va ricercata in ogni gara, anche nei big match ed il palcoscenico che garantisce una partita contro il Fenerbahce non ha quasi eguali.