Virtus a tutto tondo: la situazione dei bianconeri tra LBA, Eurolega e mercato
“La Virtus ad un passo dal sostituto di Smith”. E’ questo il titolo che, nel tardo pomeriggio di ieri, ha scosso gran parte dei tifosi virtussini, impegnati, probabilmente per la ventesima volta nell’ultima settimana, a mangiare panettone e scartare regali.
Il fulmine che illumina il cielo della Segafredo si chiama Rihards Lomazs e viene dalla Lettonia. Il numero 19 della nazionale nordeuropea, ventisettenne alto 190 cm, arriva da Oldenburg, squadra tra le cui fila è approdato dopo una discreta esperienza in Eurolega con l’Asvel Villeurbanne ed un’ottima annata in Turchia con la canotta del Merkezefendi, senza dimenticare il passaggio dalla Spagna vestendo i colori di Saragoza. Lomazs porta con sé un bagaglio tecnico da non sottovalutare ed un fisico adatto alla massima competizione continentale: si tratta, infatti, di un profilo abile nel tagliare verso canestro, nel muoversi senza palla al’interno del pitturato e nell’uscire a ricciolo dai blocchi sul perimetro per ricevere e sparare in catch and shoot dalla lunga distanza. Il volto dell’imminente acquisto della Vu nera è, come dicevamo, ben noto a Luca Banchi, il quale lo ha allenato durante le qualificazioni al Mondiale 2023, ma non nel mese di Agosto, quando la Lettonia ha compiuto l’autentico miracolo di piazzarsi al quinto posto nella graduatoria finale della rassegna intercontinentale cestistica: l’ex Asvel, infatti, non ha potuto partecipare all’ultima edizione della Fiba World Cup a causa di un infortunio che lo ha tenuto fermo per la seconda parte della scorsa stagione, dal quale, però, si è totalmente ripreso. Rihards Lomazs arriva a Bologna per fungere da “gregario” e sostituto di Jaleen Smith, partito alla vigilia di Natale in direzione Partizan Belgrado: il lettone non si è mai distinto per un carattere difficile o per qualsivoglia tipo di cattivo rapporto con i propri allenatori, bensì per la sua capacità di entrare in punta di piedi all’interno dello spogliatoio e contribuire alla causa come valore aggiunto, senza, insomma, avanzare troppe pretese.
Al roster di Bologna si aggiungerà, quindi, un tassello prezioso, che consentirà allo staff tecnico felsineo di allungare le proprie rotazioni e di avere qualche soluzione in più su entrambe le metà campo, poiché Smith, soprattutto in fase offensiva, non è stato ritenuto in grado di dare il giusto contributo alla causa.
Le Vu nere tornano in campo domani contro il Partizan di Belgrado, in un campo, la Stark Arena, che solo Barcellona è riuscita ad espugnare: alla truppa di coach Obradovic mancheranno Avramovic e Smailagic, ma scenderanno sul parquet Punter, Leday, Dosier Jr. e tanti altri talenti a disposizione della compagine serba. Il compito dei bolognesi dovrà essere quello di non abbassare mai la guardia, difendere con aggressività, dimostrarsi concreti nella metà campo avversaria, ma, sopratutto, non far calare la propria attenzione durante i quaranta minuti di gioco, come, invece, accaduto a Valencia.
Gli ultimi due appuntamenti della Segafredo hanno raccontato di una sconfitta in terra iberica e di un successo fondamentale in campionato contro Pistoia, raggiunto esprimendo un buon livello di pallacanestro e mantenendo alta la concentrazione in ogni quarto. L’obbiettivo della gara contro il Partizan non può che identificarsi nel mantenimento della seconda posizione in classifica e nella ricerca di continuità a livello di idea cestistica.