IL PRE-PARTITA DI HELLAS VERONA-BOLOGNA
Una settimana fa vi raccontavamo di un Bologna chiamato agli straordinari dopo la vittoria nel recupero contro il Milan. Cagliari rappresentava un ostacolo in cui a rimetterci potevano essere soltanto i felsinei. I rossoblù, dopo lo svantaggio iniziale, hanno compiuto l’ennesima rimonta stagionale, confermando di avere carattere, gamba e forza fisica. Di suo c’era il fattore campo, non così incisivo in tanti altri stadi come il Dall’Ara, in cui negli ultimi due campionati il Bologna ha dimostrato di fare grande affidamento. Dopo Inter e Napoli, infatti, arriva la formazione di Vincenzo Italiano con 29 dei 47 punti in classifica raggiunti proprio dinanzi alla propria gente. Le trasferte restano sempre un rebus da risolvere, prettamente con squadre di basso-medio rango, difficili da affrontare. Ad accogliere una delle formazioni più in palla del campionato c’è il Verona di Paolo Zanetti, uno che contro i rossoblù ha un bottino strabiliante e sorprendente. Il tecnico, infatti, vanta il 100% di vittorie, avendoli battuti negli unici quattro precedenti, tra l’altro sulla panchina di Venezia, Empoli e infine Verona. Con il Verona la sconfitta risale proprio alla gara d’andata, in cui gli scaligeri s’imposero a sorpresa al Dall’Ara in una gara caratterizzata da mille episodi. Fu un Bologna autolesionista nel finale di primo tempo, concedendo prima a Sarr e poi a Tengstedt il ribaltone iniziale. Nella ripresa successe di tutto: l’espulsione goffa di Pobega come incipit, il pareggio di Dominguez a proseguire, prima che Castro nel finale sbagliasse porta. Era il 30 dicembre, poco più di tre mesi fa, e fu l’unica sconfitta casalinga in campionato di un Bologna che, strada facendo, ha preso sempre di più l’identikit di Italiano. Lui che è un grande ex, avendo militato con entrambe le squadre di Verona in diverse parentesi della sua carriera da calciatore. Lo stesso tecnico rossoblù dovrà ovviare all’assenza di Freuler: lo stakanovista svizzero fermato da un turno di squalifica verrà sostituito con Ferguson, il più idoneo in cabina di regia. Al suo fianco, verrà concessa a Pobega l’opportunità di rifarsi dall’andata; a completare il trio aperti i casting con Moro in pole su Fabbian, recuperato in extremis dopo l’affaticamento dei giorni scorsi. L’elvetico è l’unico escluso della partita, siccome negli ultimi giorni anche Pedrola e Holm sono riusciti a smaltire i rispettivi problemini fisici. Calabria, comunque, si è dimostrato pronto, proprio lui che con il Verona in carriera non ha mai perso, potrebbe presidiare la fascia destra, con Orsolini dinanzi a sé pronto per superare Di Vaio a quota 66 reti in tinta rossoblù. Bentegodi è una vera e propria rappresaglia per i felsinei, usciti a mani vuote (o quasi) nelle ultime cinque trasferte. L’ultima vittoria risale addirittura al novembre del 2017: Cerci e Caceres per i veneti, ai quali risposero Destro, Okwonkwo e Donsah. Nel 2019 il Bologna andò vicino alla vittoria, anche se in quella occasione la vera vittoria fu la presenza di Sinisa Mihajlovic – nel bel mezzo della chemioterapia – tra lo stupore della gente. Uno sguardo asciutto, deperito, un’impavidità remota di un uomo influente nel cuore dei tifosi bolognesi, ma ancor di più degli uomini di calcio in generale.
Vincenzo Italiano, dopo tanto tempo, avrà a disposizione la lunga batteria degli esterni offensivi tutti insieme, potendosi permettere cambi di lusso a gara in corso come spesso accade nei secondi tempi. Non a caso i rossoblù sono la miglior squadra per punti guadagnati da situazioni svantaggiose (16), sei di questi arrivati proprio negli ultimi due turni grazie perlopiù al vero uomo del mercato di gennaio: Nicolò Cambiaghi. L’esterno brianzolo, tra l’altro, è stato un uomo di Paolo Zanetti con la maglia dell’Empoli e segnò, tra le altre, proprio contro i rossoblù nella seconda e ultima vittoria del tecnico con i toscani contro i felsinei. L’Hellas visto fin qui è una squadra attendista, con pochissimi recuperi alti in prima pressione e altrettante poche sortite offensive. Non è un caso che da una parte ci sia una delle squadre che ha totalizzato più reti in questo inizio di anno solare (il Bologna, 17) e dall’altra quella con meno (il Verona, soltanto tre reti in nove gare). Le statistiche, però, non si fermano qui: gli scaligeri vengono penalizzati anche nei gol subiti, essendo la squadra con più gol concessi (56) in questa Serie A. Su queste vanno soppesati gli undici gol incassati dall’Atalanta nel doppio confronto, i quattro dall’Empoli e i cinque con l’Inter. Potremmo stare qui ore a illustrare altre statistiche impietose della formazione di casa, anche se – come testimonia il calcio – non sempre vince chi ha i favori dei pronostici o le statistiche dalla propria parte. Aspettiamoci una partita sporca in cui i padroni di casa più che concentrarsi sul loro gioco, proveranno a interrompere il palleggio degli avversari, risultante un po’ macchinoso nelle ultime trasferte (Empoli, Lecce, Parma). La paura più grande potrebbe essere quella di andare sotto nel punteggio, siccome ribaltare il risultato contro una squadra speculativa e snervante apparirebbe impossibile.
L’arbitro della sfida il Sig. Antonio Rapuano della sezione di Rimini, che con i rossoblù ha un perfetto equilibrio (due vittorie, due sconfitte e un pareggio), così come con il Verona se considerata solo la Serie A. Precedenti che divengono positivi per gli scaligeri se considerato anche il campionato cadetto e la Coppa Italia. Arbitro dal cartellino facile e uno status comportamentale non dei migliori in campo: tanti fischi; ergo poco gioco.
Foto: Bologna FC 1909