IL PRE-PARTITA DI PARMA-BOLOGNA
Torna a sorridere l’Emilia, precisamente in terra ducale, dopo qualche sbandamento che ha evitato di disputare ai Parmigiani la massima serie italiana. L’ultima volta non fu neanche troppo tempo fa, la stagione era la 20-21 con i ducali non attrezzati per poter sostenere la Serie A, nella quale arrivarono ultimi a soli 20 punti. E a dire che se si va a rimembrare la rosa di allora, qualche nomignolo negli anni è parso di sentirlo. Il più lampante fu Joshua Zirkzee, arrivato nel mercato di riparazione dal Bayern Monaco, ma subito fermato da un infortunio che lo tenne fuori fino alla fine della stagione. Soli quattro spezzoni, il primo dei quali proprio contro la squadra con la quale qualche anno scrisse la storia. In quel modo di accarezzare il pallone, Walter Sabatini ci intravide della magia, una magia venuta fuori soltanto in un secondo momento, accompagnata dalla giusta stabilità mentale. Sembra una vita fa, eppure – stando a oggi – le cose per il Parma non sembrano essere tanto differenti: il 2025 non ha ancora regalato un successo e le tante sconfitte hanno visto sprofondare una piazza festante a inizio stagione. La settimana per i padroni di casa si è aperta con l’esonero di Fabio Pecchia, ex rossoblù in tre parentesi diverse nel nuovo millennio, e l’arrivo di Christian Chivu, alla sua prima esperienza in una prima squadra. Il terzino rumeno di Inter e Roma (rimanendo in Italia) è chiamato a voltare la rotta al campionato di un Parma al momento in zona retrocessione. Dopo tre anni di Primavera nerazzurra, con la quale vinse lo Scudetto subito, e ancora prima una serie di panchine nelle giovanili meneghine, oggi si è preso una bella gatta da pelare. Il materiale a disposizione è ricco, nonostante agli infortuni di Mihaila e Hernani – oltre al Djuric, prossimo alla lungodegenza – si sia aggiunta la squalifica di Leoni. Il difensore classe 2006 ha soppesato negativamente la sfida del Tardini contro la Roma nello scorso turno di campionato: il fallo commesso da ultimo uomo al limite è costato ai suoi l’inferiorità numerica e una meraviglia targata “Matias Soulè” su punizione. Il Parma si è poi esposto a varie ripartenze, con transizioni lunghe (come solito farci vedere) capitanate da giocatori di tecnica (Man) ed esplosività (Cancellieri), mai fruttati completamente. Il Parma, a differenza delle concorrenti alla retrocessione, è una squadra che si espone a correre determinati rischi, con pochi tatticismi, grande pericolosità offensiva e un pizzico di pigrizia nel ripiegare. Sohm ed Hernani sono giocatori dotati di buona tecnica e giocate, improntati alla fase offensiva e scettici in quella difensiva nel momento della manovra avversaria; il recupero di Bernabè dopo il grave infortunio di inizio stagione è stata un po’ una boccata d’ossigeno, quantomeno per le geometrie davanti alla difesa. L’impronta del nuovo allenatore, con così pochi giorni di carico alle spalle, lo si vedrà a partire dalla settimana successiva, motivo per cui non ci aspetta un Parma completamente storpiato dai meccanismi impressi da Pecchia. Certo, qualche piccolo aggiustamento verrà fatto (ed è lecito aspettarselo), ma saranno la foga e la tenacia, gli aspetti su cui martellerà di più il tecnico rumeno nella giornata odierna. D’altronde è un po’ il canovaccio dei Derby, specie quando è della squadra più svantaggiata che si questiona. I ducali hanno bisogno di punti, per uscire dalla zona buia e scagionare l’ultimo posto per quanto riguarda i punti guadagnati (2) nel nuovo anno solare. Non sarà facile poiché di fronte i ragazzi di Vincenzo Italiano vogliono proseguire la striscia di risultati utili consecutivi, arrivando alla sfida di giovedì decisiva con il Milan almeno con gli stessi punti. In settimana, si sono rivissuti i momenti più emozionanti di questo Bologna in Europa, con tanti protagonisti coinvolti, tutti contenti e soddisfatti del proprio percorso svolto, ma con un pizzico di rammarico (ranking compreso). Il tema, però, è stato poi riportato immediatamente alla partita di oggi, con il tecnico dei felsinei né mai vittorioso né mai sconfitto nei suoi tre precedenti contro il Parma. Le due emiliane, malgrado il coefficiente opposto per pressing e recupero palla alto, possiedono somiglianze per struttura nel ranch finale di gara, essendo due delle quattro squadre con più punti concessi negli ultimi venti minuti. Il Parma di per sé è la squadra con più gol concessi nei secondi tempi, specialmente nel quarto d’ora centrale, nel quale il Bologna veleggia in graduatoria. Con sé i rossoblù vogliono portare avanti una curiosa statistica che li vede non solo praticamente unici in Italia, bensì in Europa: assieme a Psg, Napoli e Barcellona detengono il record d’imbattibilità tra tutte le gare disputate nel nuovo anno. Fino alla settimana scorsa, a questa lista vi era anche il Torino, prima che i felsinei la ribaltassero nel finale. Non solo, quello che sanno pochi di voi, è un fattore più volte evidenziato nella filosofia calcistica di Vincenzo Italiano: il PPDA (Pass allowed Per Defensive Action), dato misurante il numero dei passaggi concessi all’avversario nella metacampo avversaria prima del recupero palla. Bene, in questa statistica, il Bologna è dietro soltanto a Monaco (e ce lo hanno dimostrato) e Barcellona.
In settimana, dall’infermeria rossoblù arriva un segnale confortante avvicendato a uno negativo: torna a disposizione il capitano, Lewis Ferguson; lesione di primo grado ai flessori mediali della coscia sinistra per Holm. L’assenza dello svedese implica un ballottaggio a due sulla corsia di destra, con Calabria che potrebbe esordire dal 1’ essendo in vantaggio su De Silvestri; Moro e Freuler davanti alla difesa, con Pobega alto, assieme a Ndoye e uno tra Orsolini e Dominguez. Davanti spazio a Castro, con Dallinga non ancora nelle migliori condizioni, ma a cui è richiesto “un piccolo sforzo” speranzoso.
L’ultima volta al Tardini i rossoblù s’imposero per tre a zero grazie alla doppietta di Barrow e la rete di Orsolini nel recupero; gli ospiti non sono mai riusciti nella loro storia – nonostante il bilancio e il pronostico dalla propria – a vincere due volte in terra ducale.
Arbitro della sfida Rosario Abisso della sezione di Palermo, a cui fu già affidato il fischietto di Parma-Bologna per ben due volte: 0 a 0 al Tardini nella stagione 2018-19 e 2 a 2 al Dall’Ara il campionato successivo. Se con il Bologna vige l’assoluta parità, con i Parmigiani la sola vittoria nelle tredici sfide è vista come un campanellino d’allarme.
Foto: Bologna FC 1909