La Virtus affronterà, quindi, la Bertram Yachts Derthona Basket Tortona nella semifinale scudetto tra la seconda e la settima forza del campionato, al netto della regular season.
L’impegno, per i ragazzi di coach Scariolo, è, indubbiamente, ostico: i piemontesi sono ben allenati, rapidi, forti della posizione di sfavoriti e molto tecnici, anche se in un momento abbastanza negativo a livello di salute fisica di alcuni profili individuali. Le vu nere dovranno rimanere concentrate durante tutto l’arco della serie e avranno il compito di dare continuità a quanto visto nelle tre partite giocate (e vinte) contro Brindisi.
Tornando, proprio, ad alcuni concetti espressi in occasione delle sfide ai pugliesi, possiamo notare parecchie differenze con il gioco espresso, invece, dalla Tortona di coach Marco Ramondino, giovane guida tecnica, in grado di trasformare una forte squadra di A2 in una delle top four del massimo campionato italiano.
Il Derthona, come già detto in precedenza, è una compagine capace di attaccare con rapidità e, allo stesso tempo, precisione il ferro avversario; questa velocità di azione e pensiero, però, non va confusa con la “poca tattica”, poiché la Bertram costruisce le proprie azioni offensive e difensive partendo da chiari dettami tattici, imposti, come sempre capita, dallo staff tecnico. Per quanto riguarda l’attacco, una delle chiavi del gioco piemontese è l’isolamento delle principali bocche da fuoco del roster, su tutte, Semaj Christon: nel corso della serie contro Trento, coach Ramondino ha voluto creargli tanto spazio per attaccare in uno contro uno all’interno del pitturato e lo ha fatto sfruttando varie soluzioni tattiche, la principale delle quali si è rivelata essere il post e re-post dei lunghi (Daum in particolare), che, tramite i loro movimenti, hanno attratto la difesa della Dolomiti Energia su di sé, permettendo al numero 0 di avere lo spazio necessario per sfruttare la sua tecnica ed il suo fisico in 1 vs 1.
Come avrete notato, le spaziature rappresentano un concetto base per la fase offensiva di Tortona e, allo stesso modo, dovrebbero essere fondamentali per chiunque abbia il desiderio di giocare una pallacanestro godibile. Il video che abbiamo scelto di proporvi mostra, per l’appunto, come una qualsiasi compagine, facendo occupare nel modo corretto tutte le zone di campo disponibili dai propri giocatori, abbia molta più facilità nell’arrivare a canestro. Si tratta, in questo caso, di una grande azione offensiva della Bertram, messa in pratica nel secondo quarto di Gara 4 dei quarti di finale contro l’Aquila Basket. Andiamo a godercela insieme.
Tavernelli porta il pallone, aspetta la “gabbia” (così viene chiamato quel tipo di blocco dei due lunghi sul perimetro) di Daum e Cain e continua a palleggiare, mentre il primo si sposta dentro l’area ed il secondo continua a bloccare nei pressi dell’arco. A questo punto, Macura esce a ricciolo, sfruttando il lavoro del proprio centro, riceve e ricambia il favore a Cain, recapitandogli la sfera. La difesa di Trento va, così, in difficoltà, poiché tutti i cinque giocatori di Molin sono impegnati contro un diretto avversario, ma non si trovano accoppiati nella maniera corretta: Lockett deve preoccuparsi di Harper, rimasto aperto in angolo destro per aprire il campo e creare spazio ai suoi compagni, Grazulis è spaventato dalla possibile ricezione di Tavernelli, Forray prova a schermare Cain, mentre Atkins è scalato su Macura, il quale, nel frattempo, è tornato sotto le plance. Il risultato è che Daum, precedentemente posizionatosi nei pressi del ferro, può sfruttare un conveniente uno contro uno con Flaccadori e, semplicemente girandosi, appoggiare due punti al tabellone.
La Virtus è, naturalmente, una squadra migliore rispetto a Trento ed azioni di questo tipo non possono essere portate a termine ogni volta dalla Bertram, ma, al netto di ciò che vi abbiamo mostrato, pare evidente la necessità da parte di Bologna di non distrarsi mai e compiere le giuste scelte difensive.
Al di là di tutti i tatticismi della vigilia, è nostro compito mettere in luce la grandezza del Derthona Basket, sotto ogni punto di vista: aggressività, cattiveria agonistica, diverse soluzioni offensive e tecnica hanno rappresentato il pane quotidiano dei piemontesi nelle ultime due stagioni e la Segafredo non può permettersi di sottovalutare nessuno di questi aspetti.
Ci attende, insomma, una grande serie di semifinale, che vedrà affrontarsi due delle migliori compagini del nostro campionato, ognuna delle quali caratterizzata dal proprio gioco, ma entrambe in grado di offrire un buon basket.
Gara 4, Quarti di finale Dolomiti Energia Trentino-Bertram Yachts Derthona Basket, immagini ELEVEN SPORT