Il Dall’Ara non è più un tabù: Orsolini manda ko il Lecce e Italiano festeggia le prime vittorie consecutive
Sembrava un Bologna incapace di vincere in casa e di trovare continuità, ma queste apparenze sono cadute entrambe nel pomeriggio di ieri. I rossoblù hanno superato per 1-0 il Lecce in una sfida difficilissima e sono riusciti in un solo colpo a trovare la terza vittoria di stagione, la seconda consecutiva, e a rendere nuovamente vincente il Dall’Ara, dopo un lunghissimo digiuno di successi casalinghi iniziato dopo il primo aprile con la Salernitana. A realizzare la rete del successo ci pensa Riccardo Orsolini, il quale festeggia il terzo gol nelle ultime tre partite di Serie A.
Vincenzo Italiano ha di che essere felice del pomeriggio bolognese. Proprio come dichiarato da lui stesso la formazione titolare resta la stessa vista a Cagliari, con la sola differenza di Ravaglia a prendere il posto di Skorupski. L’obiettivo è cercare quella continuità, fin qui sempre mancata dall’avvio di stagione, soprattutto nel risultato, non nel rendimento. L’applicazione in campo si vede fin da subito: i padroni di casa dominano il palleggio e il possesso di palla. La pressione dei ragazzi di Gotti è generosa, ma poco efficace e dopo un timido pressing alto iniziale, è chiaro come il sole che i salentini sono venuti per difendere il pareggio e magari strappare una vittoria sfruttando eventuali errori bolognesi.
Si crea così una situazione dove gli emiliani dettano ritmi e tempi di gioco, mentre gli ospiti subiscono e provano a colpire di rimessa. Il dominio in termini di possesso è enorme, ma la realtà è che tanti errori di palleggio e una scarsa efficacia negli ultimi metri rendono l’attacco bolognese sterile. Al contrario gli avversari quelle poche volte che riescono ad entrare nella metà campo felsinea fanno paura, ma per fortuna non riescono a fare la differenza.
Nonostante la sterilità offensiva del Bologna, specialmente se parametrata al possesso mantenuto, questo non lascia Falcone a fare da spettatore. Con un paio di parate impressionanti per i riflessi il portiere salva la propria porta. Solo Freuler sembra averlo battuto al 41’, ma il suo tentativo mancino è masticato e dopo il rimbalzo (con il portiere avversario a terra) la sfera si perde alta sopra la traversa.
Nella ripresa il copione non cambia e le difficoltà del Bologna in area di rigore sembrano aumentare. Tanti uno contro uno persi, tanti errori nell’ultimo passaggio e alcuni mancati fischi del direttore di gara fermano sempre i rossoblù negli ultimi venti metri di campo. Italiano mette allora mano ai cambi e anche alla costruzione di gioco. Entrano nell’ordine Dallinga e Urbanski, poi Fabbian e infine Posch con Ferguson e proprio lo scozzese, al rientro oltre 200 giorni dopo l’infortunio, si ritrova tra i protagonisti dell’azione da gol.
Per diversi minuti prima del gol-vittoria il Bologna stava spingendo sulla sinistra, mandando a ripetizione al cross Miranda. Nell’occasione della rete, arrivata al minuto 85, l’ennesimo recupero alto bolognese, questo realizzato proprio dallo scozzese, manda Miranda al crossa dai 20 metri, invece dai soli trenta di distanza dalla porta. Questa fa tutta la differenza perché su uno dei pochi errori della retroguardia avversaria pesca perfettamente Orsolini, impalpabile fino a quel momento, che di testa realizza il gol del successo. Un piccolo indizio di quanto utile
L’esultanza gioiosa dello stadio non sembra cessare fino al triplice fischio. Già, perché nei minuti finali i felsinei gestiscono i rivali, palleggiando a lungo anche nella metà campo avversaria, mantenendo il vantaggio fino alla fine della partita. Il successo è arrivato al termine di una partita tanto brutta, quanto difficile. Questi tre punti strappati al Lecce sono i più classici ottenuti da grande squadra: capitalizzando un gioco dominante, quasi soverchiante, ma avaro di occasioni da gol.
I numeri dell’incontro infatti raccontano di un vero e proprio assolo emiliano. Il 72% di possesso dovrebbe bastare a raccontare della superiorità felsinea, ma se non dovesse bastare c’è l’89% di precisione passaggi emiliano, contro il 67% avversario. Ma al di là del palleggio, anche in zona gol i numeri dei bolognesi sono da capogiro: parliamo infatti di 20 (4 nello specchio) tiri del Bologna, contro i soli 6 (nessuno in porta) del Lecce. Gli expected goals invece raccontano di tutte le difficoltà di questa sfida, con il Bologna che per realizzare una singola rete combina per ben 2,06 xG, mentre il Lecce si ferma a 0,77 xG.
Il successo raddrizza così la classifica del Bologna, ora sorridente con i felsinei al nono posto. L’assenza di successi casalinghi stava diventando uno dei tanti problemi ad alimentare il mal di pancia della piazza, ma con due successi consecutivi Italiano sembra aver dato un primo calcio alle critiche. Con un Ferguson in più ora c’è anche spazio per sognare, ma non bisogna forzare lo scozzese, così come non bisogna adagiarsi sugli allori. Martedì sarà già momento di Champions League, quando al Dall’Ara arriverà il Monaco, a caccia del primo gol e chissà forse vittoria di questa campagna europea.