
San Valentino da brivido: Bologna vince 3-2 sul Torino una partita dai continui colpi di scena
Per gli amanti del brivido, del thriller e delle emozioni forti, il San Valentino con il Bologna è stato senza dubbio uno di quelli da ricordare, per gli altri una gita sulle montagne russe, conclusasi però con il lieto fine. I rossoblù nell’anticipo del venerdì sera superano per 3-2 il Torino al termine di una partita pazza. I felsinei hanno un approccio ottimo e riescono a strappare il vantaggio iniziale con Ndoye, MVP di serata, ma si fanno ribaltare da Vlasic ed Elmas. La squadra di Italiano pesca però a propria volta la reazione giusta e prima pareggia con la seconda doppietta stagionale di Ndoye, poi vince grazie all’autorete di Biraghi.
Un successo prezioso atto anche a mostrare il carattere di questa squadra. I felsinei infatti non muoiono mai e nonostante la pioggia, poca precisione in zona gol e un pizzico di sfortuna, strappano la vittoria finale. Tre punti d’oro dunque per la classifica, dove si è approfittato perfettamente dell’anticipo per mettere pressione a tutte le rivali e, almeno per stanotte, dormire a solo 4 punti dalla zona Champions League, mai così vicini dalla 7’ giornata.
Per il match contro i granata Italiano imposta una partita d’attacco, con particolare attenzione anche al palleggio, mescolato ai lanci lunghi. Riposo così per Lykogiannis e dentro Miranda, mentre in mediana c’è la linea a tre con Pobega, Freuler e Moro, con Fabbian in panchina. L’attacco è composto da Ndoye, Castro e Dominguez. Dall’altra parte della barricata Vanoli opta per un 4-2-3-1, con Walukiewicz, Maripan, Coco e Sosa. Casadei titolare insieme a Linetty in mediana, mentre Vlasic è il trequartista affiancato da Lazaro e Karamoh, con Adams in attacco.
Il Bologna mette subito le mani sulla gara e comincia a imporsi con il palleggio sulla gara. Le scorribande sulle corsie si dimostrano subito un’arma importante per i rossoblù e permettono di costruire così le prime occasioni da gol. Il campo pesante però, insieme alla fisicità del Toro e i rilanci molto lunghi e precisi di Milinkovic-Savic mettono sempre sotto grande stress la retroguardia bolognese. A colpire per primi sono però proprio i rossoblù. Recupero a metà campo di Freuler e Pobega al 20’, con passaggio rapido di quest’ultimo per Ndoye. Lo svizzero brucia Coco in velocità e con un delicato tocco di destro, supera l’uscita del portiere avversario realizzando un gol bellissimo per eleganza e forza fisica.
Come spesso è già accaduto in questa stagione però il Bologna comincia a sedersi sugli allori. Cala così la qualità del palleggio bolognese, mentre aumentano il numero di ripartenze ospiti. Skorupski si adopera in un paio di interventi importanti, ma al 37’ deve alzare bandiera bianca. Sulla seconda ripartenza identica nata dal centro-destra, ancora una volta un tocco generoso per il giocatore a rimorchio. Nel primo caso Karamoh scivola e non riesce a tirare sull’assist di Adams, ma nell’occasione successiva Holm in scivolata non riesce a respingere il pallone, lasciandolo nella disponibilità di Vlasic, il quale lo mette alle spalle di Skoruspki per il pari granata.
I felsinei non riescono a reagire alla rete subita. Anche nel secondo tempo infatti le ripartenze torinesi mettono in grande apprensione i padroni di casa. I cambi di Vanoli funzionano e il talento di Elmas fa il resto. Al 64’ il macedone si accende e in area di rigore prima si libera con un tunnel di Beukema, poi con il tocco sotto brucia Skorupski e concretizza il sorpasso ospite.
Il gol del vantaggio piemontese risveglia i bolognesi e in appena tre minuti Pobega guadagna il calcio di rigore del nuovo pareggio. L’intervento di Casadei è scomposto e atterra il centrocampista bolognese sotto gli occhi di Fabbri, il quale fischia il penalty. Dal dischetto ancora Ndoye, il quale realizza la seconda doppietta della stagione, dopo quella contro il Venezia.
Il pareggio riscalda gli animi dopo la doccia fredda non solo data dalla pioggia, ma anche dal momentaneo vantaggio ospite, ma ai rossoblù non basta. Dopo il pareggio infatti la pressione rossoblù resta altissimo e se i tentativi di Cambiaghi e ancora Ndoye non bastano per la vittoria, l’aiuto arriva da un alleato inaspettato. Castro al 90’ infatti è bravissimo a portare palla per 40 metri fino ad arrivare in area di rigore avversaria. Il suo tiro non è irresistibile, privo di quella forza necessaria per impensierire Milinkovic-Savic, ma la deviazione di Biraghi lo rende un tentativo imparabile. L’ex Fiorentina infatti con il suo tocco spiazza il proprio portiere e realizza la rete del definitivo successo bolognese.
Una partita a due facce per il Bologna, dove l’ottimo inizio e il finale rabbioso, sono stati separati da una mezz’ora abbondante di confusione in attacco e imprecisione in difesa. In altre partite questo avrebbe pregiudicato la vittoria, ma non in questa occasione. Quando i felsinei hanno avuto il pallino del gioco in mano sono stati troppo pericolosi, troppo soverchianti e il tutto troppo spesso, perché i piemontesi riuscissero a metterci una pezza, così come testimoniano i numeri della gara.
Le statistiche parlano chiaro: il Bologna ha meritato la vittoria, senza se e senza ma, anche se ha rischiato grosso per le sue disattenzioni. I felsinei mantengono il possesso per il 65% del tempo totale, completando 366 fraseggi, ovvero l’85% di quelli tentati. Dall’altra parte invece il Torino ne completa meno della metà, ovvero 157 con un tasso di conversione molto basso del 66%.
È in zona gol però dove i rossoblù danno il meglio di sé. Sono ben 22 i tentativi complessivi da parte dei ragazzi di Italiano di cui 6 nello specchio della porta. Colpisce molto invece la precisione del Torino, con i suoi 5 tentativi in porta a discapito di appena 8 tiri totali. I numeri degli expected goals non lasciano però spazio per ulteriori interpretazioni. Il Bologna combina per la bellezza di 3,46 xG, con ben 5 grandi occasioni da gol costruite, ma non realizzate. Il Torino invece combina per 1,65 xG trasformando in reti le due migliori chance da loro realizzate.