Bologna sprecone e sfortunato, ma Italiano convince nel pareggio al debutto ufficiale
Il debutto non è stato bagnato con il successo, ma il nuovo Bologna di Italiano convince i più scettici alla prima partita ufficiale della nuova stagione calcistica. Al Dall’Ara i Rossoblù non riescono ad andare oltre l’1-1 contro l’Udinese in una partita sfortunata in zona gol, che condanna i felsinei al pareggio, mentre grazia i friulani, decisamente in difficoltà di fronte ai ragazzi di casa.
Il risultato lo sblocca Riccardo Orsolini su calcio di rigore, merito di Martin Erlic, bravo a guadagnarsi il penalty, in una mischia all’interno dell’area di rigore. Il pareggio degli ospiti invece è frutto di una doppia distrazione bolognese. Prima Skorupski sbaglia i tempi dell’uscita, travolgendo Payero e concedendo un penalty agli ospiti; il portiere polacco però si redime subito, respingendo il tiro dal dischetto di Florian Thauvin, dopo un bel tuffo sulla sua destra. Dalla bandierina però Posch si perde Giannetti: l’argentino prende quota alle spalle dell’austriaco e di testa trova il palo lontano, superando l’estremo difensore felsineo. Una vera e propria beffa questo epilogo per il Bologna, perché i rossoblu hanno dominato in lungo e in largo l’incontro.
I dettami di Italiano sono molto più semplici e diretti rispetto a quelli di Thiago Motta. Se con l’italo-brasiliano infatti i rossoblù accerchiavano gli avversari nella loro metà campo, per poi costruire con minuzia lo spazio da cui far nascere l’occasione da gol; con il tecnico ex Fiorentina la verticalizzazione del gioco è molto più rapida: appena possibile i felsinei cercano di mettere in moto il gioco sulle corsie, per isolare l’uno contro uno degli esterni alti, mentre l’attaccante detta i tempi per il cross in area o funge da perno per facilitare la ripartenza o l’eventuale cambio di gioco.
Il Bologna ha dimostrato di aver assorbito bene le idee del proprio allenatore e i numeri raccontano di una sfida giocata a ritmi alti, al netto di un tempo effettivo di gioco davvero scarso (appena 49 minuti su 100 totali di gioco). I rossoblù detengono il 74% del possesso palla, completando 459 passaggi, mentre l’Udinese si ferma a 119 fraseggi chiusi nel restante 26% del tempo. Il dato è poi ancora più sbilanciato se si guarda alla quantità (e qualità) delle occasioni create. I felsinei infatti combinano per 22 tentativi, di cui 7 in porta, per un totale di ben 3,31 xG, mentre con soli 3 tiri, di cui 2 nello specchio l’Udinese segna quanto il Bologna, ma con soli 0,94 xG.
Sul risultato finale del Bologna pesano molto gli errori di Ndoye, per lui ben tre errori gravi a tu per tu con Okoye. Non solo lo svizzero però, anche Castro, Moro e Fabbian sbattono a più ripetizioni sulle maglie della difesa bianconera, per un attacco tanto produttivo quanto impreciso. E forse è proprio questo che i rossoblù devono portarsi dietro dal debutto in questa Serie A. La squadra rispetto alle amichevoli pre-stagione sembra aver trovato le proprie geometrie tra i reparti e la qualità in termini di finalizzazione crescerà con il passare delle giornate. Se la difesa riuscirà a limitare gli errori individuali gli ingredienti per una grande stagione sembrano esserci tutti, starà poi ai giocatori riuscire a tradurli in risultati vincenti.