Bologna-Atalanta: il pre-partita
Se dessimo retta a tutti i proverbi, almeno per questa sera non avremmo alcun patema. Allo Stadio Renato Dall’Ara, infatti, si presenta l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, una squadra tra le più temute non solo in Italia, ma anche in campo internazionale (chiedere a Guardiola e Arteta se non ci credete!). L’incipit, però, allude a un dato particolare che non sempre capita quando di fronte ti trovi una squadra così tenace. I rossoblù sono la miglior vittima per gli orobici da quando entrambe le compagini militano in Serie A, al contempo gli ultimi precedenti vedono ribaltato l’ago della bilancia.
I felsinei, infatti, non è un caso che da quando hanno iniziato a ingranare, facendo divertire i propri tifosi, abbiano raccolto tre successi di fila contro la squadra di Gasperini. Il trittico di successi, però, è arrivato sotto la gestione di Thiago Motta, ora non più al comando del timone. Se è davvero a lungo termine che può esser espressa una valutazione a riguardo di un allenatore o di un gruppo-squadra, ecco che su Vincenzo Italiano le critiche stentano a prendere piede. L’ex tecnico di Spezia e Viola, infatti, nel suo pregresso ha incontrato 11 volte il tecnico dell’Atalanta, sconfiggendolo in ben sei occasioni e ottenendo una delle più alte medie punti. Gasperini è l’allenatore con cui si è scontrato più volte, tra campionato e Coppa Italia, tra Spezia e Fiorentina.
Insomma, sono cambiate panchine e scenari, ciò che non è mutato è il connubio Gasperini-Atalanta. I bergamaschi, dopo una partenza esplosiva con quattro reti segnate al Via del Mare di Lecce, ha bruscamente rallentato il proprio cammino, uscendo inerme contro Torino, Inter e Como, nell’ultima giornata. In mezzo, un successo casalingo – in rimonta, dopo esser andato sotto due a zero – contro la Fiorentina, nel quale non sono caduti in disuso i malumori su una fase difensiva troppo passiva. Una fase difensiva che vede al momento l’Atalanta come la più perforata in questo scorcio di campionato con 11 gol subiti. Un ulteriore dato allarmante è quello inerente ai tiri subiti nello specchio della porta (27); il solo sufficiente pare poter essere Carnesecchi. In estate sono stati apportate numerose modifiche in termini di giocatori, unica vera novità nell’assetto di Gasperini.
Il tecnico, infatti, non si è discostato dal suo 3-4-2-1 e né dai suoi preconcetti; ha dovuto fare i conti con una fitta integrazione a livello di organico. È stata fatta una ricca campagna acquisti – spesati dalla partenza di Koopmeiners – che ha visto arrivare i vari Brescianini, Samardzic (ammiccato dall’Inter per due estati consecutive), Godfrey dall’Inghilterra, Kossonou reduce dal titolo in Germania con il Leverkusen, l’enigma irrisolto di Nicolò Zaniolo, il “rincalzo” di Scamacca (Retegui) e l’appropriarsi di uno dei migliori laterali destri in circolazione, Raul Bellanova. Tutti giocatori da inserire pian pianino in un automatismo che al momento vede i soli De Roon ed Ederson come imprescindibili.
Dall’altra parte, anche Italiano è alle prese con gli annoveri in rosa, nella quale sembra aver individuato in Freuler il solo volto insostituibile. Lo stesso svizzero, la cui sfida di questa sera avrà un sapore speciale, essendo stato uno degli uomini di maggior affidamento dell’Atalanta di Gasperini. Non è la prima volta che i due si trovano di fronte; come già preannunciato, la scorsa stagione sorrise a lui e al suo Bologna in entrambe le occasioni. Un altro fattore in comune è rappresentato dal fischietto di gara, affidato ad Antonio Rapuano. Il direttore di Rimini, infatti, fu lo stesso di quel Bologna-Atalanta dello scorso campionato, deciso dal colpo di testa di Ferguson nel finale.
Con i rossoblù il bilancio prevede due vittorie e una sconfitta; decisamente peggio il parziale con la Dea: tre sconfitte, una vittoria e un pari. Il percorso delle due squadre, entrambe appaiate a quota sei in graduatoria, è inversamente proporzionale: in discesa quello degli orobici, in ascesa quello rossoblù. Ma guai a farsi fregare dall’andamento, specie quando si tratta dell’Atalanta. La terribile – a tratti – partita con il Como non cancella la storia recente di un club la cui quale notorietà è ammirata e rispettata in tutta Europa. Il tecnico dei bergamaschi si è però mostrato parecchio stizzito dopo la sconfitta di martedì con i lariani, al punto di restare addirittura silente per la sfida di questa sera; vuole solo risposte sul campo!
A Casteldebole, invece, non è cambiato nulla: Italiano alla vigilia ha presentato la sfida, sciogliendo dei dubbi per quanto riguarda il momento specifico di alcuni dei suoi ragazzi. Uno dei più chiacchierati è stato il capitano, Riccardo Orsolini, tra le altre ex di turno; il tecnico siciliano ha tenuto a specificare di aver dialogato a lungo con l’ascolano e di averlo rassicurato per le sue prestazioni momentaneamente insufficienti. Il tempo darà le sue risposte; stesso discorso vale anche per gli altri membri: Holm, ancora inoperativo, Dominguez, ancora troppo acerbo, e Dallinga, al quale va dato un periodo di adattamento così come a suo tempo con Castro e ancor prima con Zirkzee. In città è impazzata la caccia ai biglietti per Anfield, al tutto esaurito in Inghilterra però ci si penserà non appena sarà terminata la gara con la Dea, tutta da gustare!
Sul tema divise, è stata velatamente mostrata la terza maglia da gioco del Bologna, nera e oro con in richiamo alla Champions. Verrà spianata con ogni probabilità nella sfida di Anfield, mentre stando all’oggigiorno e rimanendo sul tema delle terze maglie, l’Atalanta farà visita al Dall’Ara con un giallo ocra.
Foto: Bologna Fc 1909