Nel ricordo di Superga
Questa sera il Torino ospita il Bologna e per i rossoblù sarà un’occasione per scappare dalle inseguitrici per la prossima Champions League. Alle 20:45 allo stadio Grande Olimpico di Torino si apre la 35° giornata che si chiuderà lunedì sera con Udinese-Napoli: quest’ultima sarà proprio la prossima avversaria dei felsinei. Nel mentre, uno sguardo va dato a Roma e Atalanta che hanno speso parecchio sul piano fisico in settimana, nelle sfide di Europa League, contro Leverkusen e Marsiglia. “Il Bologna non ha pressione, quella ce l’hanno gli altri” la frase diktat di Motta da quando il sogno ha iniziato a materializzarsi.
Pressione, però, che non ha neppure il Torino, troppo tardi – forse- per l’ultimo posto per l’EUROPA. Europa, invece, raggiunta matematicamente domenica dai rossoblù verso le ore 20, quando Napoli e Roma hanno impattato per due a due al Maradona, sancendo l’aritmetica qualificazione alle Coppe a distanza di 22 anni dall’ultima volta. Ora che la meta è così vicina, perché non provarci? Ci credono i tifosi, i calciatori, la società e udite udite… perfino Thiago Motta, il quale ha espressamente detto: “Abbiamo scritto già la storia, ma perché non provare ad arrivare in Champions?!”
Il primo scoglio del rush finale si chiama Ivan Juric, compagno – o per meglio dire maestro – di Thiago ai tempi del Genoa. Il suo essere smaliziato e rude lo ha coltivato negli anni, salvo arrivare a Torino, dove in questi tre anni ha mantenuto ancora più saldo il suo credo calcistico, accompagnandolo da risultati ritenuti mediocri dalla stampa cittadina. Ormai ai saluti a detta di molti, Juric ci ha tenuto a fare più di qualche plauso nei confronti del suo collega, ritenendolo genio esplicitamente sul rettangolo verde, e altrettanto nella veste di allenatore – seppur in maniera implica. “Il miglior calcio in Italia”, ha aggiunto il serbo, con forse un pizzico di gelosia per non aver eguagliato quanto di buono fatto dal suo dirimpettaio.
All’andata ebbero la meglio i rossoblù, seppur non fu una passeggiata: aprì le danze Fabbian grazie ad un regalo di Gemello (titolare per scelta tecnica) e chiuse i conti Zirkzee solo nel recupero. Nel mezzo, un discreto Torino, capace di creare qualche insidia senza nemmeno soffrire più di tanto. L’Olimpico Grande Torino, però, è il vero e proprio fortino dei granata, che davanti al proprio pubblico vantano la miglior difesa del campionato: 8 gol incassati sui 31 complessivi. Quarta miglior difesa del campionato, alle spalle di Inter, Juve e proprio il Bologna, anch’esso con numeri strabilianti tra le mura amiche. Ma se il rendimento in trasferta dei felsinei pareva poter sortire dubbi sulla continua cavalcata, ecco che, da mesi a questa parte, il Bologna ha imparato a conoscere il profumo dei tre punti, vincendo quattro delle ultime sei trasferte.
Diciassette i punti che intercorrono tra le due squadre, impronosticabili a bocce ferme a inizio stagione quando addirittura Motta affermava come questa squadra non fosse competitiva per la Serie A. Competitiva ha dimostrato di esserlo, eccome, meriti di tutti, nessuno escluso – perfino l’ipnotico Karlsson e il lungodegente Soumaoro, onnipresente con il sorriso seppur caratterialmente timido. I rumors vanno evitati, trascurati, ingurgitati, ci si penserà a tempo debito, “ora testa alla prossima partita”, recita Thiago. Un Thiago colto in flagranza a Casteldebole nell’abbraccio con il tecnico della Primavera rossonera, Ignazio Abate – suo compagno in Nazionale – e indirizzato addirittura a regalarci qualche perla in più del solito nella conferenza della vigilia. Assenti di oggi Beukema, per squalifica, e ovviamente Ferguson; da sciogliere il dubbio per il terzo in mezzo al campo, oltre a Freuler e Aebischer, propensi alla riconferma. Davanti, dubbio sugli esterni: due delle ultime due per Ndoye dal 1’, un tempo su quattro per Riccardo Orsolini; Saelemaekers imprescindibile al momento.
Il Torino, invece, perde Tameze (per squalifica) e Lovato, non ancora al meglio. Chi invece è al meglio è Linetty, dopo il guaio muscolare che lo ha costretto al forfait contro l’Inter. Ed è proprio a Milano – scaturita poi in festeggiamenti – che Juric ha optato dal 1’ con una difesa opzionale a quattro, potendola riproporre nella gara odierna. Una piazza gioiosa e che ammicca con smancerie di qualsivoglia tipo nei confronti del proprio beniamino, Thiago, contro una piazza caotica e brontolona non soddisfatta della piattezza di Juric, in bilico da anni a questa parte nel centro classifica senza mai un ulteriore step.
Intanto, in occasione della gara, una delegazione del Bologna cappeggiata da Giovanni Sartori deporrà un omaggio a Superga nel monumento in ricordo dei caduti del disastro aereo del Grande Torino, di cui ricorreranno i 75 anni nella giornata di sabato 4 maggio. Quando accadono tragedie di questo tipo, non possiamo fare altro che unirci assieme a loro, omaggiando personaggi ancor prima di calciatori che hanno scritto una pagina incommensurabile di questo meraviglioso – e a tratti subdolo – sport.