La rassegna di Warriors Ep.3 - La favola dell'Orso, le difficoltà dell'Italia e la Germania campione
Il weekend appena trascorso è stato, senza dubbio, uno dei più frizzanti degli ultimi mesi.
Al di là del Gran Premio di Misano e della vittoria di Nole Djokovic all’US Open, è necessario analizzare e commentare una notizia molto più vicina alla città di Bologna, di quanto già non lo sia quella della triplice medaglia Ducati: Riccardo Orsolini è stato (finalmente) chiamato in nazionale. Il numero 7 rossoblù ha ricevuto la telefonata di mister Luciano Spalletti per via dell’infortunio occorso a Matteo Politano durante il match tra gli Azzurri e la Macedonia del Nord: l’attaccante del Napoli, infatti, come riportato da Luigi Garlando su La Gazzetta Dello Sport, sarà costretto a fermarsi per qualche tempo a causa di un risentimento muscolare al tricipite surale destro e al suo posto il nostro C.T. ha deciso di virare sull’Orso. Per essere più precisi, l’esterno felsineo rappresentava il piano C nella testa dello staff azzurro, a poche spanne da Domenico Berardi, idea di scorta nel caso qualcosa fosse andato storto; il giocatore del Sassuolo, però, non è al meglio fisicamente e, in seguito ad una breve consultazione con la società neroverde, ha rifiutato l’invito ad unirsi al gruppo. L’Italia si allena a Milanello in attesa del match, purtroppo già decisivo, contro l’Ucraina in programma allo stadio San Siro, Orsolini ha già raggiunto i propri compagni ed è pronto ad essere il valore aggiunto per questa nazionale, sapendo di dover partire, con ogni probabilità, dalla panchina, dietro a Zaniolo, ma anche di aver segnato in entrambe le due ultime gare da lui disputate con gli Azzurri.
La formazione che dovrà battere i giallo-blù sarà, di fatto, la stessa di sabato sera, fatta eccezione per Politano, appunto, (al suo posto Raspadori), Zaccagni (probabile Zaniolo dal calcio d’inizio) e Gianluca Mancini, affaticato nella zona degli adduttori della coscia destra (Scalvini in pole). Le principali migliorie da apportare al gioco italiano, scrive ancora Luigi Garlando, riguardano la costruzione in mediana e la pericolosità sulle fasce: Locatelli al centro delle operazioni potrebbe verticalizzare in maniera più costante e veloce rispetto a Cristante, mentre, in attesa di ritrovare il miglior Chiesa e di poter convocare nuovamente Berardi, Zaniolo e Raspadori dovranno regalare imprevedibilità, tanto movimento senza palla ed amalgamarsi bene con Immobile.
Non solo l’Italia in difficoltà: la nazionale tedesca ha, infatti, annunciato ufficialmente l’esonero di Flick, ritenuto l’uomo sbagliato per centrare la qualificazione ad Euro 2024, in seguito ad un lungo periodo trascorso senza vittorie. In Germania possono, però, confortarsi con la pallacanestro, poiché il gruppo guidato da coach Herbert si è laureato neo campione del Mondo, superando in finale la Serbia a Manila, città ospitante dell’ultima fase della Fiba World Cup 2023. Dennis Schroeder e compagni hanno eliminato gli Stati Uniti in semifinale, non hanno mai perso nel corso della manifestazione, ma, sopratutto, hanno offerto una pallacanestro moderna e convincente, dettaglio non banale, commentato da Andrea Tosi a pagina 39 de La Gazzetta Dello Sport.