La rassegna di Warriors Ep.13 - Juve, caos infinito: ora tocca a Fagioli
Non è bastato il caos creatosi tra la dirigenza bianconera e la giustizia, sportiva e non, nei mesi passati, e nemmeno il caso doping di Pogba: la Juventus continua ad avere problemi e questa volta è il turno di Nicolò Fagioli.
Il classe 2001 parrebbe aver scommesso su eventi di calcio ed il suo nome compare in un’inchiesta di Torino. E’, però, bene specificare, come viene fatto nell’articolo di Filippo Cornacchia e Marco Guidi su La Gazzetta Dello Sport, che i rami giudiziari all’interno dei quali sarebbe implicato il bianconero sono due: sportivo e penale.
L’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva, in primo luogo, vieta “ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa”. La prima violazione commessa da Fagioli sarebbe caratterizzata, quindi, dall’aver giocato sul calcio da calciatore e ciò rappresenta una grave violazione dell’articolo sopracitato. Riguardo a questo primo punto, però, il calciatore si sarebbe autodenunciato in estate durante i colloqui con gli inquirenti, e questo potrebbe portarlo a ricevere uno sconto di pena.
Più problematico il secondo ramo giudiziario. Il centrocampista juventino, infatti, parrebbe aver effettuato queste scommesse su piattaforme non autorizzate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, portando, quindi, un guadagno ai bookmaker illegali, dei quali si sospetta la vicinanza alla criminalità organizzata. Proseguono le indagini da parte del pubblico ministero Manuela Pedrotta, mentre ad occuparsi della giustizia sportiva è l’ormai noto Giuseppe Chinè, al quale sono concessi sessanta giorni per decidere se chiudere un occhio sulla vicenda o metterla sotto la lente d’ingrandimento. Il giocatore, adesso, rischia una squalifica di tre anni e 25.000 euro di multa.
Non c’è pace per Juventus, insomma. Si tornerà a parlare di calcio giocato solo dopo la sosta per le nazionali, mentre il calcio scommesse rimane, purtroppo, una tematica all’ordine del giorno.