L' attesa è finita: Al via le danze
Bologna e Cesena si ritrovano al Dall’Ara a distanza di dodici anni dall’ultima volta. In quell’occasione, a trionfare furono proprio i romagnoli per una rete a zero. Il risultato non cambiò le sorti dei cesenati che terminarono la stagione da ultima della classe, senza poter dire la loro sul campionato.
I tempi da allora sono cambiati parecchio, per cui il gap tra le due compagini si è arricchito notevolmente. Un derby è sempre una partita a sé stante, tatticismi e numeri passano in secondo piano, anche se in questo caso bisogna tenere presente che ci sono due categorie di differenza.
Il Bologna ha tutto da rimetterci: se vince infatti, potrà dire di aver fatto il proprio lavoro, diversamente sarà un’ecatombe. I rossoblù negli ultimi anni hanno più volte steccato la prima uscita stagionale, prendendo sottogamba sia la competizione che l’avversario, sempre di categorie inferiori, facendo piovere i fischi dagli spalti del Dall’Ara.
Questa volta, però, la sfida ha un sapore diverso. Da giorni non si fa altro che parlare – oltre al mercato, come di consuetudine – del numero di spettatori che accoglieranno le due compagini nella sfida di questa sera, ore 21:15.
Numero che cresce a dismisura e pare di gran lunga elevato se si considera che è un trentaduesimo di Coppa Italia tra una squadra di serie A e una di C: esodo di cesenati (circa 1700 tagliandi venduti) tra i 12000 presenti al Dall’Ara.
Citando prima il mercato, a Casteldebole si respira un’aria inquinata in queste ore, dopo le parole rilasciate dall’agente, nonché fratello, di Marko Arnautovic sulla volontà di lasciar partire il ragazzo verso una big, come “ultima spiaggia” data l’età del giocatore.
Perfino Thiago Motta, come già fece in precedenza, nella conferenza stampa prepartita tenutasi ieri pomeriggio ha ribadito come: “continuo a pensare che un’occasione importante vada presa”.
Ci si aspettava un rientro più quieto dalla tournée nei Paesi Bassi, per poter preparare al meglio la prima gara ufficiale. Invece, i ragazzi di Motta, sono stati rimaneggiati, il tecnico stesso ha annoverato tra i convocati il classe 2006, Tommaso Ravaglioli, e il centravanti olandese, Van Hooijdonk, ritenuto un esubero. I rossoblù devono mettere a tacere, almeno per questa sera, le voci intorno a Casteldebole e pensare solo al campo.
Da ciò possono trarre benefici i bianconeri che, in caso di trionfo, allungherebbero la striscia di risultati utili consecutivi al Dall’Ara, da cui sono usciti vittoriosi negli ultimi due scontri.
Tanti intrecci e storie che accompagnano Bologna e Cesena: un esempio è quello di Daniele Arrigoni, ex allenatore di Bologna e Cesena, nonché nativo e tifoso proprio dei romagnoli, il quale ha speso il suo pensiero a ridosso del derby: “È ovvio che il Bologna è molto più forte e la normalità sarebbe che vinca, ma in questa fase della preparazione con squadre incomplete ci sono sempre insidie, a maggior ragione in un derby con tante motivazioni in cui il Cesena non arriverà di certo pensando d’aver già perso. Per i rossoblù la Coppa Italia deve essere un obiettivo, anche io quando allenavo queste partite le preparavo al pari di quelle di campionato. «Il Bologna è una squadra da centro classifica, che non è poco in questa serie A. ll Cesena di Toscano è un gruppo tosto, reduce da una bella stagione in cui ha sfiorato la B, e sono sicuro che ci riproverà quest’anno. Se il Bologna vuole passare il turno prevedo che dovrà sudarsela”.