IL PRE-PARTITA DI BOLOGNA-NAPOLI
Saranno presenti in massa i tifosi partenopei allo Stadio Renato Dall’Ara, nonostante un orario non dei più comodi per i lavoratori dalla Campania. Un vero e proprio esodo, come ogni anno d’altronde, con oltre 5 mila azzurri a sostenere una formazione che si sta giocando lo scudetto e potrebbe approfittare del passo falso dei nerazzurri di sabato al Tardini per volare a -1. Prima, però, dovrà battersi contro la squadra di Vincenzo Italiano – premiato allenatore del mese di marzo – e un popolo, quello bolognese, la cui euforia è alle stelle.
La dilagata al Castellani di martedì, nella semifinale d’andata di Coppa Italia, ha aperto direttamente le porte per Roma. Molti tifosi si sono barcamenati in cerca di una sistemazione, per non perdersi quello che potrebbe essere l’evento più importante degli ultimi 60 (e passa) anni. Nel frattempo, non bisogna distaccare lo sguardo dal campionato, dove il Bologna si gioca un posto nell’Europa che conta, anche se il cammino da qui fino alla fine è dei più complicati. Napoli, Atalanta e Inter, questi i prossimi impegni dei rossoblù che possono compromettere lo scudetto agli uni per indirizzare gli altri al titolo finale. Per concludere, la semifinale di ritorno con i toscani, una volta giunti a conoscenza già dell’altra finalista tra Milan e Inter, quest’ultima a sua volta impegnata anche in Europa nel doppio confronto con il Bayern. Insomma, un calendario che torna a essere più fitto che mai, con la volata finale in cui ci si gioca veramente tutto e Italiano ne sa qualcosa…
Sarà importante gestire le energie, in modo di non perdere ulteriori pedine dopo la distorsione alla caviglia sinistra per Davide Calabria, il quale dovrà fare a meno del campo per le prossime tre settimane. Sarà una staffetta a due, dunque, tra Holm e De Silvestri sull’out di destra (con lo svedese in vantaggio), così come staffetta a due sarà quella tra Dallinga, autore di una doppietta in Coppa Italia e Santiago Castro, tornato con verve a disposizione dopo la squalifica e il problema fisico. Non è da meno Antonio Conte – in tribuna per via della squalifica – che ha un nodo su tutti da sciogliere inerente alla zona nevralgica del campo: dubbio tra Gilmour e Lobotka, il quale non ha ancora smaltito al 100% la botta subita contro i rossoneri.
Provvidenziale però il rientro di McTominay dopo le scorie influenzali, così come volumetrica sarà la presenza di Zambo Anguissa a dare sostanza e gamba a un centrocampo difficile da affrontare. Un centrocampo che si è dimostrato straripante nella gara d’andata, alla seconda di campionato, quando i rossoblù non avevano ancora assunto le connotazioni di Vincenzo Italiano e il Napoli doveva cancellare la terribile sconfitta subita all’esordio al Bentegodi. Una partita tutto sommato in equilibrio fino al settantesimo, prima dell’errore posizionale su battuta rapida del gioco che è costata al Bologna il raddoppio per poi vedersi calare il tris da Simeone nel recupero.
Quante cose sono cambiate da allora… il Bologna viene da sei vittorie consecutive, una sola sconfitta nel nuovo anno e seconda solo alla Roma per punti fatti nelle ultime dieci giornate. Il Dall’Ara, è il pezzo forte dove, oltre allo spettacolo, vige un perfetto matrimonio tra pubblico e protagonisti, riconoscenti dopo esser stati acclamati a gran voce. Il Bologna dinanzi a loro non pareggia dallo scorso gennaio con la Roma (raggiunti all’ultimo istante); a seguire sette vittorie in successione, una delle quali la prima storica in Champions.
Per i campani, invece, dopo un’ottima prima parte di campionato fino alla fine di gennaio, una serie di stop che ha compromesso la vetta momentanea. Cinque pari, una sconfitta e due vittorie, questi gli ultimi risultati della squadra partenopea, proveniente d’altro canto da sette punti nelle ultime tre. Se il Bologna ha assunto le sembianze del proprio allenatore, è innegabile che valga lo stesso per gli azzurri, spesso vincenti di misura senza praticare certamente il più bel gioco in Italia. È anche questa la capacità di una grande squadra, così come grande è stato il Bologna al Penzo, dove per la prima volta ha dovuto abdicare alla spinta offensiva in certi frangenti, risultando anche distratta in fase difensiva, graziata dall’errore di Busio prima e dallo scavetto di Yeboah intuito da Skoruspki.
Il portiere polacco che è stato oggetto della conferenza stampa alla vigilia di Empoli con parole d’elogio da parte di Italiano che vuole cavalcare l’ottimo momento di forma. E pensare che Napoli porta alla memoria l’altro portierone, il “cinno” di Bologna, Federico Ravaglia, che ha neutralizzato il penalty a Politano al Maradona dopo le firme di Posch e Ndoye nel primo quarto d’ora. Per lo svizzero la prima rete con la maglia dei rossoblù, così come la prima rete stagionale per l’austriaco (oggi all’Atalanta). Al rientro a Casteldebole il bagno di folla, in migliaia accorsi in tarda serata per festeggiare quella che fu la quasi aritmetica partecipazione all’imminente Champions League, confermata con il pareggio della Roma al Gewiss Stadium la sera seguente.
Arbitro della sfida Davide Massa della sezione di Imperia, uno dei veterani del nostro campionato, con un’infinità di partite all’attivo sia con il Bologna che con il Napoli. Nelle precedenti a trionfare fu il Napoli in maniera larga sul campo del Dall’Ara. Finì zero a tre nella stagione 12-13, addirittura furono sette le reti inflitte nel 2016-17.
Foto: Bologna FC 1909