Il miracolo lettone, l'esperienza in Italia: Virtus, ecco Banchi
Luca Banchi è il nuovo allenatore della Virtus Segafredo Bologna e, volendo escludere scenari poco felici, lo sarà almeno fino al 30 Giugno 2025.
L’allenatore italiano, fresco vincitore del titolo di “Best Coach” al Mondiale, ha mostrato a tutto il mondo la sua abilità nel guidare un intero gruppo a risultati insperati, arrivando quinto alla Fiba World Cup 2023 con la sua Lettonia. Privo della propria stella Porzingis, coach Banchi ha potuto contare su giocatori di livello, ma non eccelsi, facendoli rendere al massimo delle loro potenzialità e permettendo a tutto il pubblico di godersi un bel basket: la velocità di pensiero e la tecnica di Zagars in regia, la precisione al tiro e l’applicazione difensiva di Strautins, Bertans e Grazulis sulle ali ed il dominio di Smits sotto le plance rappresentano solo un esempio emblematico del movimento lettone, fatto crescere dalla propria guida tecnica dal 2021 ad oggi. I “granata” del Nord Europa sono riusciti ad imporsi su formazioni, sulla carta, molto superiori, quantomeno in termini di qualità tecniche e “stelle” all’interno della propria rosa, e lo hanno fatto proponendo gioco, facendo valere le proprie idee di basket, non lasciando il pallino nelle mani dell’avversario e segnando semplicemente un punto in più rispetto a quest’ultimo. Luca Banchi sa come lavorare nel giusto modo e come far applicare individualità dal nome non così altisonante, è abituato, soprattutto negli ultimi anni della sua carriera, ad allenare compagini prive di veri e propri campioni, e questo, nell’ottica di una Virtus più “operaia” rispetto alle passate stagioni, è di assoluta importanza.
Da ricordare, inoltre, per completare la presentazione del nuovo coach dei bianconeri felsinei, il percorso compiuto con la Carpegna Prosciutto Pesaro giusto due stagioni addietro: il neo allenatore virtussino è stato in grado, infatti, di portare i marchigiani fino alla post season di A1 e lo ha fatto sfruttando al meglio le caratteristiche dei singoli a sua disposizione. Anche in questo caso non si trattava di una formazione ricca di talenti, bensì di ragazzi pronti ad applicarsi con la giusta mentalità e ad ascoltare le indicazioni della propria guida tecnica: Davide Moretti è cresciuto molto sotto l’ala di Banchi, si è preso più responsabilità e ha mostrato sicurezza nel prendere decisioni importanti sul parquet, Jones ha reso sotto canestro, Tambone e Delfino hanno imposto la loro tecnica, Lamb, Larson e Sanford si sono adattati bene alla pallacanestro italiana e tutto ciò non può essere un caso.
A Bologna arriva un allenatore vincente nella prima fase della propria carriera ed un allevatore di giocatori di medio livello negli ultimi anni: il perfetto mix per far sognare i tifosi e permettere alla Vu nera di avere successo senza dimenticare il bel basket.