IL PRE-PARTITA DI BOLOGNA-MILAN
Oggi si riavrà la parità in termini di partite giocate; niente più asterischi, che abbiamo visto negli ultimi anni cambiare le sorti dei campionati. Ne sanno qualcosa proprio Bologna e Milan, tornando indietro nel tempo, con il Bologna protagonista indiscusso e il Milan da spettatore non pagante sperando proprio nella vittoria di quest’ultimi ai danni dei cugini nerazzurri. E così fu. Per mesi non si fece che parlare di quella partita da recuperare dando per scontata la vittoria all’Inter, che di fatto avrebbe tamponato il Milan in classifica. Al gol di Perisic nelle battute iniziali, ribatté Arnautovic (oggi all’Inter) prima che il portiere, Radu, poté completare il pasticcio del 2 a 1 finale, con conseguente abbandono del sogno Scudetto. Quest’anno a far visita al Dall’Ara c’è l’altra sponda di Milano, i rossoneri di Sergio Conceicao, reduci da un momentaccio nonostante la campagna invernale faraonica. Dopo aver mancato la qualificazione diretta agli ottavi di finale di Champions League, venendo sconfitti dalla Dinamo Zagabria in terra croata, al termine del doppio confronto con il Feyenoord a sorridere sono stati proprio gli olandesi. Dopo la sconfitta di misura dell’andata al de Kuip, i rossoneri non sono riusciti a ribaltare il punteggio davanti al proprio pubblico nonostante il gol dell’ex Santiago Gimenez dopo appena 40 secondi sembrava potesse essere l’incipit di una lunga serie. Il Milan ha pagato a caro prezzo la doppia ammonizione scellerata di Theo Hernandez, che si va ad aggiungere alla papera di Maignan la settimana prima e alla disastrosa carambola che ha visto partecipe Maignan e Thiaw contro il Torino. Dulcis in fundo, l’abc del calcio, l’errore più grossolano dal punto di vista concettuale passato in sordina per molti: la mancanza di un giocatore davanti al pallone per evitare la battuta rapida del gioco. Errore che è costata la sconfitta contro il Torino nel weekend appena trascorso, appena un minuto dopo alla rete di Rejinders che aveva aggiustato i conti. Non è andata certamente meglio al Bologna, che incappa in una “brutta” sconfitta sotto ogni punto di vista. La peggior versione della squadra di Italiano, alla sua quarta sconfitta in stagione, la prima del nuovo anno, abbandonando il record spartito con Barcellona e Psg. A differenza delle sconfitte europee, quella del Tardini sì che la si può ritenere una gita enogastronomica. Un Bologna flemmatico e fin troppo rilassato, così come rilassato sembrava il tecnico nella conferenza pre-partita, facendosi prendere troppo la mano da battute e risate degli addetti ai lavori. Abisso a parte (innegabile la doppia ammonizione di Cancellieri), i rossoblù non sono mai riusciti a mettere in seria difficoltà la seconda difesa più perforata del campionato, in piena crisi nel 2025 e reduce dal cambio panchina in settimana. Le condizioni per fare bene c’erano tutte, invece così non è stato. E’ stata, però, la giornata delle “medio-piccole”, tutte vittoriose o quasi contro la parte sinistra della classifica; le scorie delle Coppe si sono fatte sentire, eccome. Anche per coloro che le Coppe non le hanno giocate… il Bologna a Parma, la Fiorentina a Verona e la Lazio a Venezia, unica delle tre ad aver raccolto almeno un misero punticino. Esordio amarognolo per Davide Calabria, insufficiente così come tutti i suoi compagni – Beukema su tutti -; l’unica nota lieve paradossalmente proviene dall’uomo che mai ci saremmo aspettati di vedere dall’inizio: Nicolò Cambiaghi. Entrambe vogliose di rivincita e al primo scontro stagionale, Bologna e Milan sono pronte a darsi battaglia per una sfida dal tempore europeo. Appaiate a quota 41 punti in classifica, stanno andando di pari passo da mesi a questa parte, avendo recuperato punti dalla Fiorentina (distante una sola lunghezza) ed essendosi fatti rimontare dalla Roma, ora alle calcagna. La posta in palio di oggi è un sesto posto in solitaria, posto certo per le Coppe della prossima stagione, sperando possa comprendere anche la settima posizione, più difficile l’ottava. Una sfida importante e delicata per tutti, in particolate per chi quella fascia al braccio l’ha portata per diverse stagioni. Una serata inebriante per Davide Calabria, il quale ha un lungo passato in rossonero, con oltre 200 partite all’attivo prima che l’entusiasmo si spegnesse proprio dopo i lunghi battibecchi con il neo-tecnico portoghese. Additato come luminare dopo il trofeo della Supercoppa in Arabia sconfiggendo Juventus prima e Inter poi, sono sorti i primi problemi, tramandati dalla gestione Fonseca, fatto passare a Milanello come incapace. Un Milan composto da “figurine” (passatemi il termine), un parco giochi offensivo da stropicciare gli occhi, dimenticandosi come sia il gruppo la forza motrice. Un gruppo che troppo spesso è mancato nei momenti chiave, quando i pronostici erano dalla loro parte; una società confusionaria e mal organizzata senza una vera e propria identità. Il Bologna, però, di contro ha i precedenti, che non li vede trionfare con i meneghini dal 2016 quando la rete di Giaccherini decise la sfida a San Siro. Da lì, tredici sconfitte e quattro pareggi, numeri allarmanti per una squadra che di riffa o di raffa ha sempre sconfitto una big nel passato più recente. In casa, peraltro, per risalire all’ultimo successo dei felsinei contro il Milan bisogna tornare indietro di oltre vent’anni: fu il 2002, con Fresi e Julio Cruz i marcatori.
Nei giorni seguenti al rinvio della partita, con l’ufficialità arrivata a ore dall’eventuale fischio d’inizio, non sono mancate le polemiche, con dichiarazioni fuori luogo in merito ai danni recati dall’alluvione. Sarebbe dovuta essere la nona giornata, siamo a cavallo tra la ventiseiesima e la ventisettesima, con febbraio oramai alle porte e il clou della stagione dietro l’angolo. Non mancano le sorprese; stando alle ultime da Milanello sarebbe Leao il grande escluso, Walker non recuperato e Rejinfers più alto a completare la linea a tre dietro a Gimenez. Dall’altra parte, Skorupski torna a presidiare i pali, Calabria per la prima volta contro il suo passato e tanto ballottaggio dalla metacampo in su.
Arbitro della sfida il Sig. Mariani della sezione di Roma, il quale ha un buon bottino con il Milan, arricchito dal derby vinto quest’anno grazie alla rete di Gabbia, più infimo con il Bologna, con il quale conta una sconfitta in più rispetto alle vittorie nonostante quest’anno, nell’unico precedente, venta il successo con il Monza.
Foto: Bologna FC 1909