Equilibrio e scelte: la nuova Virtus è più bella
La Virtus versione 2023/24 avrà meno talento e più equilibrio: questa è la frase “tormentone” degli ultimi giorni, la quale, secondo il parere dello scrivente, non è troppo lontana da quella che si rivelerà essere la realtà dei fatti.
Dal club bianconero sono usciti talenti del calibro di Milos Teodosic, Semi Ojeleye e Nico Mannion, tutti più o meno utili e funzionali alla causa della Segafredo, ma certamente dotati di grande tecnica e qualità; al loro posto Jaleen Smith, Ognjen Dobric e Bruno Mascolo, profili senza dubbio più “operai” (nel caso del serbo, per la verità, questa definizione non è del tutto azzeccata), ma fortemente voluti e cercati dallo staff tecnico, sicuro di poter fare un buon lavoro con loro. Sotto le plance, inoltre, in seguito al mancato rinnovo di Jaiteh ed all’acquisto di Devontae Cacok, viene data per certa la cessione di Ismael Bako all’Unics Kazan, con le vu nere che incasseranno duecentomila euro di buyout, utili per accaparrarsi le prestazioni del veterano Bryan Dunston, trentasettenne proveniente dall’Anadolu Efes, compagine campione d’Europa per due volte negli ultimi tre anni. Bako e Jaiteh out, Cacok e Dunston in: la Virtus è più equilibrata, atletica, verticale e presente all’interno del pitturato.
Da sciogliere, invece, il nodo Shengelia, dichiarato “non sul mercato” dal Ceo di Segafredo Virtus Bologna Luca Baraldi, ma sul quale, in seguito ad una buona annata, potrebbe piombare il ricchissimo Panathinaikos in caso di mancato acquisto di Nikola Mirotic da parte del club di Oaka: qualora il georgiano dovesse partire, i felsinei guadagnerebbero circa un milione di euro dalla sua cessione e risparmierebbero 2,5 milioni sul monte ingaggi, denari da versare in buona parte allo Stato, ma la cui parte rimanente potrebbe essere reinvestita sul mercato.
Al netto dell’uscita di Bako e dell’acquisto di Dunston, operazioni quasi certe nonostante la mancanza di ufficialità, la Virtus si ritroverebbe con tre giocatori per ruolo: Hackett, Pajola e Mascolo in cabina di regia, Smith, Lundberg e Belinelli nello spot di “due”, Dobric, Cordinier e Abass nel ruolo di ala piccola ed ,infine, Shengelia, Polonara e Menalo a supporto di Cacok, Mickey e Dunston. Niente male, direbbero gli ottimisti, poiché coach Sergio Scariolo potrebbe puntare su giocatori esperti ed, allo stesso tempo, sfruttare la vivacità dei profili più giovani, avendo ampia possibilità di scelta ed un roster equilibrato, oltre che talentoso.
Ulteriori sviluppi di mercato verranno comunicati nei prossimi giorni, ma, nell’attesa, iniziamo a guardare al futuro con positività e voglia di vedere i bianconeri all’opera.