
Il Bologna è la tempesta perfetta: Lazio battuta 5-0 e quarto posto conquistato
C’era il profumo di Champions League nell’aria e i felsinei hanno deciso di festeggiare, facendo pezzi la Lazio. Il Bologna è esuberante e inarrestabile davanti a un Dall’Ara gremito, tutto colorato di rossoblù, i ragazzi di Italiano calano una “manita” ai danni dei biancocelesti. Finisce 5-0 in un pomeriggio da sogno, con cinque marcatori diversi, tre punti in più in classifica e un quarto posto solitario, che fa sognare tutti quanti.
Era dalla Coppa Italia 1988-89 che il Bologna non vinceva con un simile punteggio in casa, si torna indietro fino al 1967-68 contro l’Atalanta per rivederlo in Serie A. La gara la sblocca Odgaard nel primo tempo, prima poi del dilagare rossoblù. In avvio di secondo tempo Orsolini e Ndoye mettono in ghiaccio il risultato, poi i gol di Castro e Fabbian ribaltano lo scontro diretto, mettendo i sigilli sulla vittoria e il quarto posto solitario degli emiliani.
Italiano non ha dubbi sulla formazione e sceglie la versione tipo del suo Bologna. Davanti a Skorupski confermati titolari Calabria e Miranda sulle corsie al fianco di Beukema e Lucumí. In mediana c’è Freuler affiancato da capitan Ferguson, mentre in trequarti Odgaard agisce tra Orsolini e Ndoye. Davanti l’unica punta è Castro. Due assenze pesanti in casa Lazio: Castellanos non gioca, così come Nuno Tavares, quest’ultimo a dare forfait poche ore prima della gara. In avanti c’è Dia, mentre alle sue spalle in trequarti agisce Vecino. Dietro Lazzari va a destra e Marusic a sinistra.
Il Bologna parte bene e cerca fin da subito di mettere le mani sulla gara. Pressione alta e ritmo sugli esterni aprono la retroguardia biancoceleste, fino a quando al 16’ non arriva la rete che sblocca l’incontro. Ottimo recupero sulla corsia di destra e trasmissione orizzontale per fare arrivare alla palla a Miranda. Cross perfetto dello spagnolo a pescare la spaccata di Odgaard in area di rigore, che vale il vantaggio emiliano. Un vantaggio che dura fino a fine primo tempo, senza particolari colpi di scena nel mezzo, tranne una super parata di Provedel su Orsolini.
Il numero sette del Bologna ha però modo di rifarsi e ci riesce nei primi minuti della ripresa. Ndoye conduce benissimo convergendo dentro il campo dopo aver ricevuto vicino alla linea laterale. Lo svizzero taglia la difesa da sinistra, da destra lo fa Orsolini con un inserimento meraviglioso, premiato con un altrettanto preciso passaggio da parte del compagno di squadra. Tocco sotto delizioso dell’Orso rossoblù e raddoppio servito al Dall’Ara.
Ci si aspetterebbe una reazione degli ospiti, ma non è così. In casa Lazio è tutto buio e il Bologna fa il tris. Da assistman, questa volta Ndoye si veste da goleador. Recupero di Calabria e ripartenza guidata da Ferguson sulla destra. Cross rasoterra per l’ingresso in area a rimorchio dello svizzero. Piattone destro aperto leggermente deviato da Gila: quel tanto che basta per permettere agli emiliani di fare il 3-0.
Dopo la terza rete arriva anche la reazione d’orgoglio dei biancocelesti, ma è solo un lampo firmato Zaccagni che colpisce il palo, più che un forcing a caccia di un difficilissimo recupero. Il Bologna infatti continua a mantenere le redini dell’incontro e con l’ennesimo recupero alto si regala anche il poker. Questa volta infatti Pobega, a differenza del match dell’Olimpico, il pallone lo recupera bene senza commettere falli. Discesa sulla sinistra e pallone in area per Castro, dove l’argentino con lo stop si libera di Provedel e del suo marcatore, per poi depositare in porta: poker!
Nel finale di gara, dopo una partita da spettatore, si mette in mostra anche Skorupski con un paio di ottime parate per mantenere la rete inviolata. Tra loro, arriva anche la quinta rete, la firma è di Fabbian. Secondo assist del pomeriggio di Miranda, il cui cross incrocia perfettamente la capocciata del numero 80, andando a chiudere una “manita” spettacolare contro una rivale diretta. Il quarto posto solitario è il coronamento di un pomeriggio sostanzialmente perfetto per i colori rossoblù.
I numeri della gara sono quasi inutili da andare a snocciolare. Il Bologna ha meritato di vincere, magari non con un risultato così netto, ma ciò non di meno ha meritato i tre punti. I felsinei battono la Lazio sotto ogni voce statistica: dal possesso (52-48) al numero di tiri (13-7 di cui 7-2 in porta), passando anche per il numero di calci d’angolo o di recuperi effettuati. Anche sotto il numero degli expected goals guidano i felsinei. Con un totale di 5 gol, arrivati da ben 4 grandi occasioni da gol (valore 0,30 xG o superiore), gli emiliani combinano per 2,85 xG, mentre la Lazio si ferma a 0,60 xG, di questi solo 0,20 xG prima del quinto gol bolognese.
Una partita dominante, una di quelle che fa sognare non solo per come sia arrivata, ma anche per l’avversario che c’era di fronte. Una Lazio forte, a tratti fortissima in questa stagione. Certo i biancocelesti non erano nella loro migliore versione, ma questo non toglie nulla al Bologna. Ndoye si porterà a casa il titolo di MVP della Lega Serie A, ma è la coralità, la forza di questo gruppo che deve spaventare le rivali. Proprio come lo scorso anno, non c’è un singolo protagonista. Ci sono uomini copertina, ma senza il supporto di tutti non ci sarebbe questo quarto posto. Ed è bellissimo poter sognare di nuovo a un anno di distanza da quella cavalcata, forse non più così unica e irripetibile…