Il Bologna si mette alle spalle l’ultima settimana e strapazza il Venezia 3-0
È un freddo sabato sera bolognese e per la classifica non ci sono alternative: il Bologna deve vincere o vincere. Un imperativo pesante sulle spalle dei giocatori e dell’allenatore, che però non mette fuori ritmo la squadra. La bruciante sconfitta contro il Lille e il mesto ko dell’Olimpico sono alle spalle, in campo c’è il Venezia ed è l’unica cosa che conta. Qualcosa che i rossoblù sanno bene e affrontano con tutta l’attenzione del caso, uscendone in trionfo.
La sfida del Dall’Ara vede i felsinei uscire con tre punti dal match contro il club lagunare, fanalino di coda della Serie A. Un rotondo 3-0 per liquidare la faccenda, con uno splendido Dan Ndoye, autore di una doppietta, impreziosita dalla rete di Riccardo Orsolini. Tre gol per tre punti, che ridanno morale e spinta alla squadra, preparandola anche al debutto di Coppa Italia contro il Monza. Il tutto al termine di una partita condotta con grande autorità, dove lo spazio per gli ospiti è stato minimo.
Per ripartire dopo le ultime due brutte sconfitte, Italiano riparte dalle sue certezze: Beukema e Lucumí sono intoccabili nel duo davanti a Skorupski, mentre De Silvestri e Miranda corrono sulle corsie. Al fianco di Freuler c’è Moro, mentre Odgaard è confermatissimo in trequarti fiancheggiato da Ndoye e Karlsson. In attacco Castro vince il ballottaggio con Dallinga. Dall’altra parte Di Francesco si affida alla forza fisica di Pohjanpalo in avanti, supportato da Oristanio e Busio in trequarti. Proprio i due sostegni delle punti tra i lagunari scalano a centrocampo in fase di non possesso, mentre Candela e Haps, gli esterni, si abbassano formando una linea difensiva a cinque.
Gli emiliani hanno un approccio a rilento. Le scorie di Champions League si vedono e ai rossoblù serve qualche minuto in più per prendere la misura all’impegno. Dopo un paio di accelerate di Oristanio però il Bologna prende la misura agli avversari e comincia a schiacciare i lagunari nella propria metà campo. Le azioni d’attacco felsinee si sommano, fino a quando, al 20’, Haps commette l’ingenuità di atterrare Ndoye in area di rigore. Massimi vede tutto e assegna il penalty per i bolognesi: sul dischetto lo stesso svizzero si prende la responsabilità, togliendo anche il pallone a Castro, e realizzando il suo primo gol in campionato.
Il vantaggio mette in discesa la partita, che sostanzialmente, dalla prima rete in poi, vede i felsinei gestire comodamente i ritmi e l’avversario. Non solo questo, nei primi minuti del secondo tempo i felsinei sfiorano a più riprese il raddoppio. Prima Karlsson calcia addosso a Stankovic, poi due volte Odgaard a sbattere contro i guantoni del portiere avversario. Peccato per il Venezia che nel caso della seconda occasione per il danese, i suoi compagni di reparto si addormentino, lasciando così spazio a Dallinga, il quale viene colpito in pieno da Idzes, procurando al Bologna il secondo penalty di serata. Orsolini è glaciale e realizza il secondo gol bolognese. Tre minuti dopo, i due marcatori precedenti si mettono in società: da Orso a Dan è 3-0 e doppietta per lo svizzero, che mette i sigilli all’incontro.
Una vittoria netta, dove a far parlare le malelingue sono le diverse occasioni fallite, non la mole impressionante di occasioni costruite dai felsinei. Un successo senza appello, come si era richiesto che scaccia i cattivi pensieri e rimette in marcia la squadra a caccia della conferma europea per il prossimo anno. Tempi oscuri invece per i lagunari, che cadono ancora e cominciano a vedere la zona salvezza più lontana all’orizzonte.
Per quanto riguarda i dati del match, c’è poco da analizzare. Il dominio bolognese è totale sotto ogni punto di vista statistico. Il Bologna mantiene il possesso per il 61% del tempo, realizzando 425 passaggi, l’87% del totale. Dall’altra parte, nel restante 39% del tempo, il Venezia completa appena 250 passaggi, con una precisione dell’80%. I numeri diventano ancora più schiaccianti in favore dei rossoblù in zona gol: 16 tiri a 5, di cui 9 contro 1 nello specchio in favore del Bologna. Numeri esasperati ulteriormente dagli expected goals, dove gli emiliani combinano per 4,17 xG contro i soli 0,36 xG dei lagunari.
L’unica notizia triste del sabato sera calcistico bolognese è l’infortunio di De Silvestri. Se infatti si può gioire, giustamente, per il successo autoritario contro i veneti, è impossibile non restare in pensiero per il “sindaco” rossoblù. Il primo referto medico ha parlato di contusione al tendine d’Achille da rivalutare, nella speranza si possano escludere lesioni. In attesa del suo rientro, sarà un banco di prova importante per Holm: fin qui sfortunato nei suoi primi mesi bolognesi, dove conta quasi più tempo dentro e fuori dall’infermeria, che in campo. Chissà che già contro il Monza non possa ricordare a tutti le ragioni per cui il Bologna ha investito tanto in estate per lui.