
Il Bologna sfata il tabù Zanetti, Verona battuto a domicilio per 1-2 e terza vittoria consecutiva
Tifare Bologna è senza dubbio un lavoro stressante e anche questa domenica la squadra di Italiano ha confermato il paradigma. Anche quando tutto sembra allinearsi per una vittoria, quando tutto sembra funzionare al meglio, arriva quell’imprevisto che cambia i piani. Nonostante questa tensione però ancora una volta a esultare sono i ragazzi in rossoblù, capaci di sfatare l’ennesimo tabù delle ultime annate, infliggendo a Paolo Zanetti il suo primo ko contro gli emiliani.
Allo stadio Marcantonio Bentegodi il Bologna supera per 1-2 il Verona, grazie alle reti di Odgaard e Cambiaghi e festeggia tre punti preziosi per vivere un’altra settimana in zona Europa. Agli scaligeri non basta la reazione finale di Mosquera, dopo l’espulsione per doppio giallo di Valentini al 70’ di gioco. Terzo successo consecutivo per i felsinei a celebrare il momento di eccellente forma; il sesto nelle ultime otto, Coppa Italia compresa.
Le scelte di Vincenzo Italiano in questa sfida hanno visto confermare Calabria e Miranda sulle corsie nella linea a quattro davanti a Skorupski, mentre al centro si ricompone la coppia di centrali Beukema e Lucumí. In mediana c’è Moro al fianco di Ferguson a comporre la mediana, mentre torna la linea dei trequartisti tipo del tecnico siciliano, ovvero Orsolini, Odgaard e Ndoye. In attacco confermato Castro. Dall’altra parte della barricata Zanetti sceglie Sarr come prima punta, supportato da Bernede e Suslov. Dietro confermato l’assetto tipo con Dawidowicz capitano a guidare la linea difensiva.
Come da aspettative la partita non è esaltante. Il Verona difende in blocco basso, senza nemmeno forzare con il pressing il palleggio emiliano. Gli scaligeri attendono gli ospiti sotto la linea mediana, andando a ostruire poi le zone centrali di campo negli ultimi quaranta metri, così da impedire un agevole passaggio verso la porta. Tanto lavoro sporco da parte dei quinti di centrocampo, spesso chiamati a coprire le sovrapposizioni dei terzini, in aiuto dei difensori.
In questo scenario c’è un giocatore però fondamentale per il Bologna: Jens Odgaard. Il danese gioca al fianco di Castro, dando un ulteriore appoggio in fase di uscita. Bravo a lottare spalle alla porta, così come in fase di conduzione, è un suo inserimento a sbloccare la gara. Tanto di merito in questa azione però va dato a Calabria: il giocatore ex Milan infatti salta un avversario e poi serve un assist al bacio per il numero 21, il quale davanti a Montipò spiazza il portiere e firma il vantaggio bolognese.
Il copione della gara non cambia nella ripresa: il Verona gioca sempre in contenimento e il Bologna non ha problemi a gestire ritmo e pallone. Odgaard sfiora la doppietta in avvio di ripresa, fermato da un super intervento di Montipò. Il Verona è appeso un po’ agli errori dei rossoblù, un po’ alle giocate estemporanee dei suoi giocatori di talento. Uno di questi è Suslov, che al 61’ spaventa la retroguardia emiliana con un filtrante al bacio, che Tengstedt in due tentativi trasforma in gol, ma si salvano gli ospiti per il fuorigioco dell’attaccante veronese.
Tra il 70’ e l’80’ i tre episodi chiave della ripresa, che cambiano completamente le carte della gara. Prima l’espulsione di Valentini, il quale già ammonito, ferma un Ndoye ormai lanciato a rete, spendendo il suo secondo giallo e quindi il rosso. Poi la rete di Cambiaghi al 78’, dove l’ex Empoli gira con il sinistro in porta, trovando la grande complicità di Montipò, il quale va con troppa sicurezza sul pallone e si fa superare dalla sfera. Sembra il gol che chiude la gara: doppio margine e uomo in più, invece la retroguardia felsinea si addormenta e un minuto dopo concede il pari a Mosquera, il quale è bravo a fare la sponda su un lancio, per poi raccogliere in area e mettere in porta al secondo tentativo, forse con un tocco di mano.
Il finale di gara è di sofferenza da parte del Bologna, dove il Verona con coraggio prova a riversarsi in avanti, senza però riuscire a costruire azioni troppo pericolose. Dallinga in contropiede si divora anche la chance del tris emiliano, ma la sostanza non cambia. Dopo un finale in apprensione i rossoblù sbancano il Bentegodi, spezzano la striscia di vittorie di Zanetti contro i bolognesi e mantengono il sesto posto in classifica.
Al di là del risultato finale, i numeri dell’incontro non lasciano scampo: il Bologna ha meritato la vittoria. Dominio del possesso palla fin dalle primissime battute, con alcune parentesi di gara, dove si è sfiorato l’80% in favore dei rossoblù. A fine gara si conta 68% del possesso per gli emiliani, contro il 32% ospite, con 481 passaggi completati per gli ospiti contro i 176 dei casalinghi, 84% di precisione sponda bolognese e appena il 64% per i veronesi.
Numeri dominanti per i felsinei, i quali tirano 12 volte, contro le 7 avversarie, con un conto di 6 a 2 in favore del Bologna per quanto riguarda i tiri in porta. Non solo questo, ma quasi tutte le voci statistiche vedono i rossoblù avanti ai veronesi. Il Verona ricorre ai falli per provare a bloccare la manovra emiliana, commettendone ben 23, contro gli 11 dei rossoblù, ma questo non basta. Solo il dato degli expected goals sembra lasciare maggiore spazio al Verona, visto come gli emiliani si fermano a 1,38 xG, mentre gli scaligeri arrivano a 1,28 xG. Il dato dei padroni di casa è però pesantemente inflazionato dall’azione del gol: a Mosquera servono infatti ben due tentativi dal valore di 0,51 xG e 0,59 xG per fare gol. Due tentativi che da soli valgono ben 1,10 xG, confinando il resto dei tentativi gialloblù a un misero valore di 0,18 xG.