Testa, qualità e carattere: il Bologna non si scompone e ribalta il Monza 3-1
Poteva rivelarsi una polpetta avvelenata la partita contro l’ultima in classifica, quella che tutti si aspettano tu vinca, invece così non è stato. Il Bologna supera con autorità il Monza per 3-1, ribaltando lo svantaggio iniziale e portandosi a casa tre punti preziosi nella rincorsa a una seconda stagione consecutiva europea. I felsinei giocano da grande squadra e hanno la mentalità di una di queste, mantenendo una freddezza invidiabile e dominando sotto ogni aspetto la gara.
Al vantaggio iniziale di Maldini, arrivato a sorpresa nei primissimi giri di lancette, rispondono prima Castro e poi Odgaard per mettere il risultato a favore dei rossoblù già nel primo tempo. Nella ripresa ci pensa il ritorno al gol di Orsolini a chiudere i conti e a mettere il risultato al riparo da eventuali episodi sfortunati. Con i tre punti ottenuti nel freddo pomeriggio invernale del Dall’Ara, il Bologna si issa al sesto posto per una notte, rimettendosi il Milan alle spalle e sorpassando la Fiorentina, in attesa del posticipo domenicale della Viola. Un sesto posto, che oggi come oggi vorrebbe dire di nuovo Europa, l’anno dopo la Champions League.
Rispetto alla sfida pareggiata di San Siro, Italiano cambia ben sei uomini. Torna titolare Lucumí dopo aver scontato la squalifica, così come tornano dal 1’ anche Miranda, Posch e Ravaglia tra i pali. Il mediano al fianco di Freuler è Ferguson, mentre i trequartisti sono Dominguez, Odgaard e Orsolini alle spalle di Castro. Una rilettura di quella che al momento sembra essere l’undici tipo di Italiano, con l’unica eccezione del portiere scelto.
Il Bologna prova fin da subito a mettere pressione ai brianzoli con il suo pressing alto e un palleggio insistito nella metà campo avversaria. Questa partenza forte però si ritorce stranamente contro gli emiliani, i quali dopo solo 4’ di gara sono costretti a inseguire. L’azione offensiva dei bolognesi viene infatti neutralizzata con un tiro respinto, che favorisce la ripartenza brianzola. Maldini fa prima una bellissima sponda a Ciurria col tacco, poi va a chiudere il triangolo in profondità, attaccando alle spalle di Lucumí. Con un pizzico di fortuna il pallone passa e davanti a Ravaglia, il fantasista biancorosso è glaciale e firma il vantaggio ospite.
Sembra prospettarsi una sfida difficile per i rossoblù, i più pessimisti avrebbero detto sulla falsariga di quella con il Verona. Il Bologna dimostra però di avere quantomeno imparato da quel ko casalingo e non si scompone dopo la rete subita. Al contrario i felsinei alzano ulteriormente il proprio baricentro in fase di possesso e la propria pressione, arrivando spesso a giocare con tutti e 10 i giocatori di movimento negli ultimi 40 metri di campo avversari.
I ragazzi di Italiano oltre a conquistare metri di campo, poco alla volta conquistano la superiorità sulle corsie e proprio da lì nascono tutti i problemi della retroguardia brianzola. Nasce da una giocata insistita sulla destra, culminata con un cross a rientrare di Orsolini il pareggio del Bologna, con il pizzico di testa di Castro, che supera un incolpevole Turati. Passa meno di un quarto d’ora e i padroni di casa fanno il bis. Bella azione sviluppata in orizzontale da destra a sinistra. Dominguez riceve sul lato corto dell’area e serve in area Odgaard: stop di destro e mancino potente per la rete del sorpasso rossoblù.
Il Bologna e impressiona perché non concede nemmeno le briciole agli avversari. Ravaglia è chiamato in causa solo in fase di palleggio e il vertice basso della manovra emiliana è quasi costantemente nella metà campo avversaria. Già a partire dall’avvio di ripresa Italiano comincia a gestire la rosa, cambiando diversi uomini, a partire da Castro, ma le redini della gara non vengono mai abbandonate dai felsinei. Manca solo la tranquillità del risultato acquisito, che arriva solo al 69’. Sul cross lungo del neo-entrato Lykogiannis viene pescato Orsolini sul palo lontano, il quale controlla e con il suo patentato sinistro batte Turati per il definitivo 3-1.
La partita è stata un assolo emiliano e le statistiche ribadiscono sotto tutte le voci possibili la superiorità felsinea. In termini di palleggio il dominio del Bologna non sembra nemmeno così netto con un 58% contro 42%, ma è sotto tutte le altre voci che le due squadre sono separate da un abisso, in particolare sono simbolici i numeri in zona gol. I bolognesi combinano per ben 18 tiri totali, di cui 7 nello specchio della porta, mentre il Monza conta solo 3 tentativi complessivi, di cui 1 solo nello specchio. In termini di expected goals, questa differenza vede i petroniani combinare per 2,34 xG, mentre i lombardi si fermano a 0,41 xG.
Non è un’esagerazione dire che il Monza è stato schiacciato al Dall’Ara, punito da un grande Bologna, semplicemente perfetto in campo per organizzazione e tempra, uniti alla superiore qualità della squadra. Il successo lancia gli emiliani per l’ultimo episodio casalingo della Champions League, quando i rossoblù martedì ospiteranno il Borussia Dortmund, a caccia di un successo improbabile, ma non impossibile.