
Il Bologna si ferma sulla via Emilia, contro il Parma il primo ko del 2025 per 2-0
C’era una chiara favorita e una squadra più in difficoltà: una formazione dall’identità ormai forte dietro le idee del suo allenatore, mentre l’altra aveva cambiato guida tecnica proprio a inizio settimana. I derby però non sono partite normali e in generale nel calcio le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Questa volta a pagarne le conseguenze è il Bologna, battuto dal Parma al Tardini con il punteggio di 2-0. Le reti di Bonny e Sohm mandano al tappeto per la prima volta nell’anno nuovo i rossoblù e regalano ai ducali un successo preziosissimo in zona salvezza.
Una prestazione brutta da parte dei felsinei, dove è mancata la scintilla per mettere realmente in difficoltà la retroguardia avversaria. Dall’altra parte un grande ordine difensivo è valso ai ducali la prima vittoria nell’anno nuovo e anche l’uscita momentanea dalla zona retrocessione. I felsinei invece si possono consolare con il pareggio della Lazio e la sconfitta del Milan in giornata, non vedendo così particolari scossoni nelle zone nobili della graduatoria.
Per la sfida del Tardini Italiano sceglie un 4-3-3 puntando sul centrocampo con Moro al centro, supportato da Freuler e Pobega mezzeali. In difesa debutto da titolare per Calabria, con il ritorno di Miranda titolare, mentre in avanti Cambiaghi in campo dal primo minuto sulla sinistra nel tridente con Castro al centro e Ndoye a destra. Chivu aggiunge un centrocampista rispetto allo schema di Pecchia: Almqvist preferito a Man, con Bonny e Cancellieri in avanti. A centrocampo Sohm, Bernabé e Keita, mentre la difesa è obbligata tra squalifiche e infortuni.
Fin dai primi minuti i felsinei si impongono sui rivali per la migliore qualità di palleggio, occupando con costanza la metà campo avversaria. Il palleggio bolognese è però lento e inefficace e raramente crea azioni da gol pericolose. Sono decisamente più attivi i ducali, i quali sanno fare male quando trovano spazio in campo aperto. Il Parma conferma il periodo nero per quanto riguarda i problemi fisici, visto lo stop che colpisce Bernabé nei primi dieci minuti.
La partita non decolla mai e questo la rende vittima degli episodi e in questa situazione a pagarne le spese è il Bologna. Una ripartenza rapida costruita sulla destra del fronte offensivo di destra del Parma, porta Bonny in area di rigore a ricevere spalle alla porta. L’attaccante francese è marcato da Beukema e prova a girarsi, ma viene fermato dal difensore olandese. Il tocco del numero 31 arriva però con un pugno: Abisso vede tutto e assegna il penalty per la squadra di casa. Dal dischetto lo stesso Bonny, il migliore dei suoi nel primo tempo, è glaciale e spiazza Ravaglia. Si può discutere del merito del regolamento complessivo, ma in base a quanto previsto ora dal regolamento, non c’è nulla da eccepire alla decisione del direttore di gara, che commetterà un errore ben più grave nel secondo tempo.
Il Bologna non riesce a reagire al vantaggio ducale e il copione di una gara gestita dai rossoblù, ma senza acuti, si può serenamente applicare a tutta la gara. Lo spiraglio per la rimonta però ci sarebbe e la offrirebbe la doppia ingenuità di Cancellieri in avvio di ripresa. L’esterno d’attacco, già ammonito, interviene in scivolata in ritardo su Cambiaghi, ma viene incredibilmente graziato del secondo giallo da Abisso. Il Var in queste situazioni non può intervenire, perché il giallo non è materia di revisione, ma questo scatena la furia di Vincenzo Italiano, molto polemico per il resto della gara con le scelte di Abisso.
Nel finale i felsinei non riescono a sfruttare la carica nervosa dell’errore arbitrale, al contrario aumenta il numero di errori in palleggio e da uno di questi arriva anche il raddoppio del Parma. Recupero ducale nella propria metà campo e ripartenza veloce condotta da Man. Il Bologna rientra in maniera scomposta e Sohm rimane solo: puntualmente servito dal compagno di squadra, supera Ravaglia con un diagonale perfetto sul palo lontano. Il raddoppio dei ducali chiude definitivamente la gara, con una squadra, quella bolognese incapace di nuocere dalle parti di Suzuki.
Un brutto ko, non tanto per il risultato negativo, arrivato contro una squadra in difficoltà, ma per come questo è arrivato. Probabilmente è una delle peggiori partite fin qui della stagione emiliana. Sinistramente simile a quella di Lecce, con la differenza che questa volta gli episodi hanno girato a sfavore dei bolognesi. Non è il caso di suonare l’allarme, ma questo tipo di prestazioni vanno registrate, analizzate ed evitate per il futuro.
I numeri della gara raccontano della superiorità territoriale del palleggio bolognese, ma anche della loro incapacità di trasformarlo in occasioni da gol. Il 74% del possesso del Bologna si traduce in ben 16 tiri totali, ma di questi solo 1 nello specchio della porta. Il Parma invece tira il triplo delle volte nella porta rispetto ai rossoblù e questo dato è perfettamente riassunto dagli expected goals. Nonostante tutta la mole di gioco costruita, i bolognesi combinano per appena 0,70 xG, mentre i ducali, complice anche il rigore, ne costruiscono il doppio, ovvero 1,41 xG.