
Retegui e Pasalic fermano la corsa del Bologna: rossoblù battuti dall’Atalanta per 2-0
Due lampi colpiscono a freddo il Bologna nel pomeriggio lombardo e costano la sconfitta ai rossoblù. Dopo 7 risultati utili consecutivi tra tutte le competizioni, i felsinei riassaporano il sapore della sconfitta. Al Gewiss Stadium infatti si impone l’Atalanta per 2-0 con i gol di Retegui e Pasalic, fermando allo stesso momento la corsa dei bolognesi e la propria emorragia di risultati. Con questo ko gli emiliani salutano momentaneamente il quarto posto, sorpassati dalla Juventus, mentre gli orobici si rinsaldano la propria terza piazza.
La squadra di Italiano paga le assenze di diversi uomini chiave e soprattutto l’atteggiamento passivo dei primi venti minuti, pagato con due reti subite. Da questo svantaggio i felsinei cercano la riscossa per rimettere in equilibrio la gara, ma i nerazzurri gestiscono bene gli avversari, arrivando indenni fino al triplice fischio di gara. Migliore in campo Retegui con gol e assist, ma menzione d’onore anche per Carnesecchi autore di alcune parate preziosissime per il successo finale.
Per la sfida del Gewiss Stadium, Italiano davanti a Ravaglia sceglie De Silvestri, con Beukema, Lucumí e Miranda a comporre la linea difensiva. Al posto di Ferguson c’è Pobega al fianco di Freuler, mentre Fabbian sostituisce Odgaard, il quale non è stato al meglio durante la settimana. In attacco fiducia ancora a Dallinga con Orsolini a destra e Ndoye a sinistra. Dall’altra parte invece manca De Ketelaere, c’è Pasalic al suo posto con Lookman e Retegui in avanti, per il resto confermata la formazione tipo di Gasperini.
Come scritto in precedenza la partenza degli orobici è fulminante. Dopo appena tre minuti infatti Bellanova viene completamente dimenticato sulla destra, permettendo all’ex Toro di crossare rasoterra in area. Sul primo palo sbuca Retegui che da pochi passi realizza il vantaggio orobico. Non solo questo però. Il Bologna non reagisce subito e la Dea trova il bis. Questa volta l’errore sulla destra lo compie Lucumí, superato nell’uno contro da un Retegui super. Cross in area per Pasalic, dimenticato da Freuler e 2-0 Atalanta in venti minuti.
Con un pizzico di disordine il Bologna prova a reagire. Dallinga è molto isolato in avanti e non riesce a scrollarsi di dosso la grande marcatura di Hien. Orsolini non ingrana e Fabbain non punge. Solo Ndoye è bravo a più riprese a battere il proprio marcatore, guadagnando anche due cartellini gialli. Sul piede dello svizzero passa anche la miglior occasione del match per i felsinei: un tiro potente dal limite dell’area. Conclusione velenosa che Carnesecchi vede sbucare all’ultimo, riuscendo comunque a intervenire deviandola sul palo. Un intervento eccellente del portiere azzurro.
Se questa versione del Bologna non incide, Italiano prova a svoltarla con i cambi. Entrano Casale, Cambiaghi e Dominguez, ma non scatta la scintilla capace di accendere l’attacco felsineo. A destra c’è spazio per Holm, mentre è sfortunato il destino di Casale, costretto a uscire anzitempo per un problema a una spalla, al suo posto Erlic. Nessuno di questi ingressi però dà una scossa al match, portando così al secondo ko nell’anno nuovo per i rossoblù.
Ai felsinei è mancata quella scossa per riaprire una gara, che i nerazzurri hanno indirizzato benissimo nelle prime battute e condotto fino alla sua conclusione. In questo senso i numeri dell’incontro sono molto condizionati da questo sviluppo di gara. Prima però di snocciolare le statistiche dell’incontro è necessario sottolineare come nel complesso si sia giocato piuttosto poco. L’arbitro Mariani ha sempre condotto bene la gara, cercando di far giocare il più possibile, nonostante questo ci si è fermati ad appena 53’ di gioco complessivi sui 100’ totali dell’incontro.
Per quanto riguarda invece le statistiche del match, il Bologna detiene il possesso per il 60% del tempo, realizzando 372 passaggi, ovvero l’82% del totale. Dall’altra parte della barricata l’Atalanta nel restante 40% del tempo, completa 217 fraseggi, ovvero il 73% di quelli tentati. In zona gol, numericamente parlando, è un tripudio bolognese: i felsinei contano 12 tiri totali contro 4, di cui 5 in porta a 2. Sulla qualità dei tentativi però vince la Dea con 1,16 xG costruiti, contro gli 0,55 xG dei rossoblù.
Questo ko non è però la fine del mondo in casa emiliana. Questo zero fa perdere il quarto posto e contestualmente fallire l’occasione di salire al terzo, ma il finale di stagione è ancora tutto in divenire. Il prossimo appuntamento vedrà i felsinei in campo contro l’Inter, in un thriller per i nerazzurri in lotta scudetto. L’occasione perfetta per i bolognesi di vestire nuovamente i panni dei guastafeste, come già fecero qualche anno fa. La volata finale non è persa, è lunga e tortuosa e un risultato da solo non dipenderà le sorti di questa corsa europea.