Bologna ancora amaro per l’Inter, a San Siro finisce 2-2: punto prezioso per i rossoblù
Lo stesso risultato a distanza di tre giorni può avere connotati totalmente diversi e provocare reazioni opposte. Domenica il Bologna usciva frustrato dal pareggio con la Roma al Dall’Ara, oggi invece festeggia (giustamente) uno splendido 2-2 ottenuto in casa dell’Inter. Così come lo scorso anno in Coppa Italia, anche nel 2025 i rossoblù sono indigesti a San Siro, non permettendo ai Campioni d’Italia di fare punteggio pieno.
Castro sblocca la gara al quarto d’ora del primo tempo, correggendo in porta il tiro di Moro, poi però la furibonda reazione dell’Inter. Dumfries pareggia tre minuti dopo, sfruttando un contropiede nato da un contatto dubbio a centrocampo tra Bastoni e Odgaard, prima che Lautaro ribalti il risultato nel finale di tempo, tornando al gol davanti al suo pubblico. Il Bologna però non si disunisce, resta freddo e compatto e con Holm fissa il punteggio sul definitivo 2-2 nella ripresa.
Non è stato di certo un capolavoro tattico quello messo in campo da Vincenzo Italiano, ma un lavoro sporco, portato avanti con determinazione, costringendo anche i nerazzurri a uscire dalla loro zona di confort. Le scelte del tecnico lo portano a puntare su Casale per la difesa, con il ritorno di Lykogiannis a sinistra. A centrocampo sorpresa al fianco di Freuler: c’è Moro, mentre Pobega e Ferguson vanno in panchina. In attacco tornano Orsolini e Ndoye sulle corsie, con Odgaard al centro alle spalle di Castro.
Il Bologna con intraprendenza prova a fare la partita: primi venti minuti pressoché perfetti, con una squadra costantemente in possesso palla nella metà campo nerazzurra. Il gol è il culmine di un pre-dominio iniziale tutto a tinte rossoblù. Lo stesso Moro ci aveva già provato dalla distanza, trovando i guantoni di Sommer e il palo a negargli il gol. Ci riprova al volo su una respinta della difesa e questa volta vede il fondo della porta, ma il merito è di Castro, che ci mette il piede, mettendo fuori causa il portiere svizzero.
Gli emiliani sembrano in grado di gestire il ritmo, continuando con il loro pressing alto e possesso, alternato a lunghi ribaltamenti di campo. L’episodio per pareggiare arriva però tra i piedi dell’Inter e i ragazzi di Simone Inzaghi lo sanno sfruttare. Mentre Odgaard cerca di rifinire un recupero a metà campo, Bastoni gli strappa il pallone e lancia il contropiede di Thuram. Il francese entra in area e con la suola offre a Dimarco: primo tiro respinto da Skorupski, ma sulla ribattuta corregge in porta Dumfries. Il Bologna protesta nell’occasione perché nel recupero, Bastoni colpisce anche Odgaard. Pairetto non vede e lascia correre l’azione, ma forse il Var avrebbe potuto richiamare alla visione il direttore di gara, visto come l’intervento metta il danese completamente fuori dal gioco per l’azione in divenire.
Il gol realizzato sblocca i nerazzurri, i quali salgono di tono nel ritmo, mettendo in evidenza tutte le loro qualità. Il Bologna sembra un pugile stordito in balia dell’avversario. Il colpo del sorpasso però tarda ad arrivare: tanta imprecisione in casa interista e rossoblù invece sempre vivi, tanto che lo stesso Odgaard va vicino al nuovo vantaggio su colpo di testa, impegnando a un super intervento Sommer. La gara sembra pronta ad avviarsi a fine primo tempo sul pari, ma invece all’ultimo affondo l’Inter colpisce. Bellissima azione costruita dal basso, che porta al lancio in profondità per Dimarco, perso dalla difesa. L’esterno entra in area e serve il rimorchio per Lautaro Martinez, il quale è freddo e realizza il vantaggio nerazzurro.
Il Bologna sembrava uscito dalla difficoltà della fase centrale del primo tempo e invece viene colpito nel finale. Sembra tutto apparecchiato per una sconfitta bruciante in rimonta, ma nella ripresa i felsinei reagiscono alla grande. Così come nel primo tempo, gli emiliani tornano padroni del ritmo. I cambi di gioco bolognesi fanno sempre più male alla difesa meneghina, creando degli uno contro uno sempre più invitanti per i rossoblù. Skorupski para tutto quello che deve parare, fino a quando al 64’il cross di Lykogiannis non costringe Dimarco a una respinta sporca. Orsolini addomestica elegantemente la sfera sul tocco avversario e serve il rimorchio per Holm. Destro secco dello svedese che vale il pari dopo la deviazione minima ma decisiva di Barella.
Nel finale il Bologna soffre molto, costringendo Italiano a ricorrere ai ripari. Il tecnico infatti sceglie addirittura la linea a 5 per proteggere il finale, facendo rivedere il campo anche a Erlic, a lungo lontano dal campo. L’assalto finale dell’Inter però non paga e alla fine i felsinei blindano questo punto prezioso, che compatta ulteriormente la classifica nelle posizioni a ridosso dell’Europa.
Sia per lo sviluppo del gioco, sia poi per le statistiche, alla fine il pareggio è il risultato più giusto. Il Bologna ha giocato una partita gagliarda, ma non gli è bastato per avere ragione dei campioni d’Italia, allo stesso modo l’Inter non ha prodotto abbastanza per potersi tenere in casa i tre punti. Dal punto di vista del possesso c’è equilibrio, ma sono i felsinei ad avere margine. Il Bologna fa suo il pallone per il 52% del tempo, scambiandoselo con successo nell’85% dei tentativi, per un totale di 358 passaggi completati. L’Inter nel restante 48% del tempo completa 329 fraseggi, l’82% del totale.
Non solo questo, anche dal punto di vista dei tentativi effettuati è il Bologna ad avere il margine, anche se pecca un pizzico di precisione rispetto ai rivali in campo. Il conto dei tiri nello specchio è pari e ne vede 6 per parte, ma i felsinei ci provano un totale di 14 volte, contro le sole 12 dei nerazzurri. Ad avere margine negli expected goals però è l’Inter, che combina per un totale di 1,79 xG, contro gli 0,91 xG degli emiliani.
Il Bologna toglie così il primo asterisco dalla sua classifica e contro la seconda forza del campionato si toglie la soddisfazione di un prezioso punto fuori casa. Una reazione importante dopo i punti persi nelle gare precedenti contro Verona e Roma. Ora si torna al Dall’Ara, dove arriverà un Monza galvanizzato dal ritorno alla vittoria, una nuova sfida prima dei capitoli finali della stagione di Champions League.