A Treviso non c'è partita: la Virtus vince e si prende il secondo posto
La partita della conferma è stata vinta. La Virtus supera Treviso, si rilancia anche in campionato e conquista la seconda posizione in classifica alle spalle della capolista Brescia.
Dopo il successo contro il Partizan in Eurolega, era necessario conquistare altri due punti, questa volta in LBA, per confermare al mondo della pallacanestro di essere in uscita dal peggior momento della stagione: la Segafredo non sbaglia l’approccio, rimane concentrata e compie il suo dovere in terra nemica. I bianconeri felsinei trovano la vittoria più larga della propria stagione ed infliggono quella più grave dell’anno agli avversari: il match termina sul punteggio di 61-100, decretando la grande differenze di qualità e gioco tra le due formazioni.
Gli emiliani scendono in campo con le marce alte, sapendo di dover esprimere il proprio basket fin dai primi minuti, ma, soprattutto, di dover far percepire a tutto l’ambiente trevigiano l’enorme gap tra la compagine biancoblù e la terza forza del massimo campionato continentale: il 2-9 conquistato nei primissimi istanti dell’incontro è un parziale da leggere in questa direzione, nonostante la Nutribullet non dia la sensazione di poter uscire immediatamente dalla gara. I padroni di casa reagiscono e, grazie all’estro di Robinson e Harrison, riescono, addirittura, a chiudere il primo quarto in vantaggio. La Virtus non si scompone, rimane ferma sui propri concetti e, alla fine, trova il bandolo della matassa: senza dare troppi minuti ai volti principali di Eurolega, coach Banchi mette in grossa difficoltà la difesa avversaria con il pick and roll centrare ed ordinando ai suoi di penetrare verso canestro, in modo da costringere la formazione veneta a “cambiare” in occasione di parecchie circostanze. La Nutribullet, dopo aver subito tre percussioni a canestro, decide di “switchare” sui pick and roll della Segafredo, facendo seguire l’esterno ospite dal proprio lungo ed il centro felsineo dal proprio esterno; la guida tecnica degli emiliani legge la situazione, ordina a Mickey di fingere il taglio verso canestro, chiede che il pallone arrivi preciso sulle mani del numero 25 in posizione media (all’altezza del gomito dell’area) e risolve la diatriba tattica con alcune conclusioni dalla media distanza, senza possibilità di difesa da parte di Treviso. In questo modo, le Vu nere accumulano il vantaggio decisivo nel corso del secondo parziale, potendo contare su rotazioni ampie ed interpreti diversi rispetto al solito, i quali, però, non snaturano la pallacanestro di Luca Banchi.
All’interno del pitturato, privo della presenza di Bryant Dunston, a riposo insieme a Dobric per il turnover degli stranieri, si mettono in mostra Mickey e Zizic, due individualità particolarmente discusse negli ultimi giorni: il primo, giudicato troppo “molle” e remissivo in occasioni degli ultimi due impegni disputati dai suoi, in seguito a svariate critiche, chiude il match con 14 punti, 5 rimbalzi e 3 assist, mentre il secondo, accusato di non aver ancora espresso il suo potenziale dall’arrivo sotto le Due Torri, si laurea top scorer della diatriba, con 15 punti e 7 palle vaganti catturate. Da segnalare, inoltre, la prova di Bruno Mascolo, per la prima volta utilizzato con continuità da coach Banchi: il playmaker nativo di Castellammare di Stabia sfiora la tripla doppia (8 punti, 8 rimbalzi e 7 assist) e consente a Pajola di recuperare totalmente da qualche fastidio delle ultime settimane, non facendo pesare alla squadra il mancato ingresso in campo dell’anconetano. In doppia cifra anche Lomasz, abile nel mettere a segno due triple nel secondo quarto, le quali, senza dubbio, contribuiscono a creare distanza nel punteggio tra le due formazioni.
La Segafredo si libera di Treviso e vede davanti a sé l’impegno della Coppa Italia incombere sempre con più insistenza: prima, però, qualche altra gara di Eurolega ed LBA, a partire dal big match di venerdì contro il Monaco di Mike James, pronto a mettere in difficoltà Bologna con il talento e l’atletismo dei propri interpreti principali.