Fortitudo, domani il via alla stagione 23-24: il punto della situazione
Fortitudo, domani il via alla stagione 23-24: il punto della situazione
Canale 88 DTT
Fortitudo, domani il via alla stagione 23-24: il punto della situazione
Ad un vecchiotto che se ne va, c’è un giovinotto che cerca di affermarsi. Due volti totalmente differenti per ruolo, impiego, carisma, ma pur sempre con addosso i colori rossoblù. Ebbene sì: così come tutte le storie belle sono destinate a finire, anche quella di Marko Arnautovic con il Bologna è giunta ai titoli di coda. Dopo un finale di stagione burrascoso, in cui il bomber austriaco è stato a pochi passi dal vestire la maglia rossonera alla corte di Maldini, con il cambio di rotta nella dirigenza del Milan, la sua strada sembrava destinata a proseguire sotto le due torri.
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Partiamo da mister Motta: ha ricominciato come aveva lasciato, non liscia il pelo alla stampa, poco ai tifosi, fa il minimo indispensabile richiesto dal galateo: qualche foto, un po’ di autografi, sorrisi preconfezionati e poi fuori dai maroni; ma in campo lavora sodo e soprattutto predica bene e razzola meglio; tratta tutti i calciatori alla stessa maniera: riprende Dominguez come Rosetti, resta in campo a fine allenamento per spiegare i movimenti a Barrow così come ha fatto con il giovane Corazza.I contratti per i calciatori mediamente giovani, vengono solitamente spalmati sui quattro massimo cinque anni (oltre i cinque non si può per regolamento), ma è anche vero che la media di permanenza di un giocatore in una squadra solitamente è inferiore, fatto salve alcune eccezioni.
Un quotidiano di Bologna qualche giorno fa, scriveva che “dalla riunione tra Thiago Motta e Saputo è stata anche confermata la necessità di un mercato lacrime e sangue”, usando la retorica Churchilliana un tanto al chilo, così da “impressionare” il povero lettore ignaro che si tratta più o meno, di quanto fanno quasi tutte le squadre del mondo: vendere per tenere i conti in ordine.