Al Mapei Stadium di Reggio Emilia termina 1-1 il match del Bologna, contro un Sassuolo impreciso e poco capace di sfruttare al meglio l’ora di gioco avuta in superiorità numerica. Mihajlovic conferma otto undicesimi della formazione scesa in campo settimana scorsa contro il Benevento, con un cambio per ruolo: Hickey per Dijks, Svanberg per Schouten e Orsolini per Skov Olsen.
I rossoblù approcciano bene la gara, con intensità e pressing alto fin dai primi secondi di gara, mettendo in difficoltà i padroni di casa. La prima occasione del match però è del Sassuolo e arriva al 5’: Djuricic recupera una palla persa in uscita dai felsinei e serve Caputo che, dal limite dell’area, incrocia con il mancino concludendo di poco a lato dal palo alla sinistra di Skorupski. Il Bologna però continua a farsi preferire e davanti sembra essere più vivace e tonico rispetto ai padroni di casa. Al 17’ arriva il vantaggio: Magnanelli sbaglia il passaggio all’indietro, Barrow si avventa sul pallone e tocca dentro per Soriano che con il mancino batte Consigli. È 0-1. La partita sembra prendere una piega favorevole ai felsinei ma alla mezz’ora cambia tutto. Il Var Nasca richiama al monitor La Penna, per un presunto intervento con il piede a martello di Hickey su Muldur. Per il direttore di gara non ci sono dubbi: è cartellino rosso. La squadra di Mihajlovic deve così stringere i denti e difendersi per oltre un’ora di gioco in inferiorità numerica. Al 35’ dentro De Silvestri per Svanberg, con conseguente spostamento di Tomiyasu sulla sinistra e passaggio ad un più coperto 4-4-1. Il finale di tempo si chiude con i padroni di casa che arrivano alla conclusione due occasioni, prima con il tiro alto di Magnanelli dal limite, poi con Locatelli da dentro l’area, dove Skorupski para in due tempi.
Nella ripresa il canovaccio tattico non cambia: il Sassuolo fa la partita e si riversa completamente nella metà campo avversaria, il Bologna si difende e prova a tenere il più lontano possibile il pallone dalla propria area. Al 52’ arriva il gol del pareggio: Djuricic prova un pallone filtrante dentro e trova la deviazione di Danilo che, involontariamente, serve un assist al bacio per Caputo che da dentro l’area non sbaglia. È 1-1. Potrebbe essere la rete in grado di cambiare l’inerzia alla partita, ma così non è. I padroni di casa macinano gioco e assediano l’area bolognese ma non riescono a rendersi pericolosi. Al 61’ Traorè calcia a lato dal limite, dopo il suggerimento di Muldur. Un minuto dopo triplo cambio negli ospiti: escono Sansone, Orsolini e Barrow per Skov Olsen, Schouten e Palacio. Si passa così ad un 5-3-1, con “El Trenza” unico punto di riferimento offensivo, molto utile nel lavoro di protezione e nel far risalire la squadra nei momenti di pressione. Al 75’ Skorupski risponde presente sul colpo di testa di Marlon, il portiere polacco smanaccia il pallone che era ben indirizzato verso il palo lontano. All’80’ Caputo da dentro l’area di rigore non è preciso e calcia sull’esterno della rete. All’81’ ecco l’ultimo cambio: fuori Dominguez, dentro Baldursson. Nel finale la squadra di De Zerbi prova il tutto per tutto ma non va oltre ad un paio di conclusioni imprecise dalla distanza, contro un fortino del Bologna che regge e non concede nitide palle gol.
Finisce 1-1, con la posta divisa dalle due compagini. Un punto d’oro per la squadra di Sinisa che ha saputo soffrire e difendere con ordine e sacrificio in inferiorità numerica per oltre un’ora di gioco. Tuttavia l’episodio dell’espulsione lascia qualche dubbio, oltre che l’idea che in undici contro undici la partita sarebbe potuta andare in modo molto diverso.
Foto Bfc 1909