Lazio-Bologna: nel ricordo di Sinisa
L’Olimpico apre le porte a Lazio e Bologna, di fronte quest’oggi per un posto nell’Europa che conta per davvero. I biancocelesti capitolini sono reduci da una sorprendente vittoria casalinga nella gara d’andata, contro i campioni bavaresi di Monaco: a deciderla è stato un rigore in extremis, trasformato dall’intramontabile Ciro Immobile. Il Bologna in proporzione non è stato da meno, avendo dominato in lungo e in largo contro una delle squadre che tiene più il pallone in questa Serie A: la Fiorentina. Orsolini spiana la strada, Odgaard manda in visibilio il Dall’Ara; nel mezzo novanta minuti di puro calcio estremista, con Thiago Motta che ingabbia Italiano e per la prima volta in stagione viene premiato.
Presto per guardare alla classifica, ma se la Lazio negli ultimi anni ci ha abituato bene, non può dire lo stesso il Bologna, mai così addentrata nel sogno Europa. Se fino a qualche settimana fa i rossoblù erano scivolati fino al settimo-ottavo posto, dopo il trittico di intoppi con Udinese, Genoa e Cagliari; ora non è più così. Il Bologna ha ritrovato quella fiducia che aveva prima e i risultati maturati da lì in avanti sono stato il frutto di quanto macinato sul rettangolo verde. Il Bologna si diverte e fa divertire, non c’è cosa più bella. Motta mantiene la calma e pensa di partita in partita, solo così si può pensare di arrivare alla fine di un meraviglioso cammino.
La strada è tortuosa, già a partire da quest’oggi: la Lazio è una squadra abile nel saper verticalizzare a sorpresa quando meno ce lo si aspetta, con un potenziale offensivo di pregevole fattura. Alla sfida, però, ci arriva con qualche defezione dovuta alle scorie della Champions in settimana. Hysaj su tutti a pagare dazio dell’impegno settimanale: costretto ad abbandonare il campo al 70’, si teme una distorsione. Un altro terzino acciaccato è Luca Pellegrini, recuperato parzialmente ma partirà da seduto. E poi ancora i vari Zaccagni, la cui assenza pare sempre più prolungata, Rovella alle prese con la pubalgia, Vecino squalificato, così come Romagnoli. Insomma, Maurizio Sarri non ha pace.
Diversa la situazione in casa felsinea: Motta dovrà fare a meno del metronomo Remo Freuler, esentato per squalifica. Tutti a disposizione, ergo: chi schierare? È già dalla primissima linea che sorgono i dubbi: Ravaglia-Skorupski rimane un rebus, anche se a prescindere da chi abbia giocato fin qui le prestazioni non sono mai mancate. In difesa il solito punto interrogativo rimane chi resta a sedere tra Lucumì e Beukema, al fianco di Calafiori. Il colombiano viene da un’ottima prova contro la Fiorentina e per Beukema sarebbe la terza gara nell’arco di sette giorni, per cui si può pensare di tenerlo a riposo almeno per quest’oggi. Aebischer, sostituito a metà ripresa con i viola, prenderebbe le chiavi del centrocampo, con al fianco il solito Ferguson e uno tra Fabbian e Moro, a secondo del piano tattico. Motta va verso la conferma del tridente, in lustro nelle ultime giornate: Orsolini-Zirkzee-Saelemaekers non rappresentano più un dilemma di cui si parlava le prime volte. Attenzione a Ndoye, il quale potrebbe creare più di un grattacapo al belga nello scacchiere iniziale.
Tanti gli incroci tra Lazio e Bologna, con quest’ultimi che hanno mantenuto invariata la propria porta in quattro dei precedenti sei incontri contro i biancocelesti, malgrado il successo nella capitale manchi da ottobre 2021. I numeri altisonanti della squadra di Maurizio Sarri rimbombano nelle orecchie dei rossoblù, i quali tenteranno di assestare il rendimento, bissando il risultato dell’andata di uno a zero in favore proprio dei felsinei. Lazio e Bologna, due squadre che vanno di pari passo su più dati statistici, dai quali si può desumere il loro stile di gioco: possesso palla, tanti fraseggi e pallone nei piedi. Rispetto reciproco e grandi aspettative da due delle squadre più creative nelle varie porzioni di campo (basti pensare agli interpreti).
Intanto Motta stupisce in campo e – questa volta – anche fuori, quando alla domanda sulle possibili alternative in mezzo al campo ha inserito anche John Lucumì, “lo ha già fatto”. Quindi: perché no? Se si pensa alla Lazio e al Bologna, un pensiero non può che non ricadere su Sinisa Mihajlovic, la cui moglie (Arianna) qualche giorno fa ha rilasciato un’intervista a tutto tondo, ricordando anche come questa sia la partita di Sinisa, e lei stessa tornerà allo stadio e si riavvicinerà al calcio da cui si era distaccata. Perfino la figlia del compianto Sinisa sarà presente per onorare il padre in questo anniversario dalla sua nascita. Sarà un momento toccante e si prevede un omaggio da parte di squadre e tifosi.