Dopo cinque pareggi consecutivi, arriva l’ottava sconfitta del campionato per il Bologna. I rossoblù, in evidente calo fisico, escono sconfitta da Marassi con un netto 2-0.
Rispetto al match contro l’Udinese, Sinisa conferma otto undicesimi, inserendo Hickey, Vignato e Dominguez al posto di Dijks, Barrow e Svanberg.
Pronti via e l’avversario più temuto, Mattia Destro, sfiora subito il gol dopo trenta secondi, quando uno spiovente dalla destra libera l’ex attaccante del Bologna che però colpisce di esterno destro, non imprimendo sufficiente potenza al pallone: Da Costa può bloccare. Al 10’ sono ancora i padroni di casa a farsi vedere in avanti. Criscito, liberato da azione di contropiede, calcia bene dal limite, trovando attento il portiere felsineo che mette in corner. Scampato pericolo, i rossoblù provano a reagire. La squadra di Mihajlovic fa possesso nella metà campo avversaria, schiaccia il Genoa ma non riesce a produrre vere occasioni da gol. Al 14’ Vignato ci prova dalla distanza, il suo tiro però è centrale e non crea nessun problema per Perin che blocca facilmente. Al 33’ il Bologna crea l’occasione più nitida della sua partita: Vignato imbastisce il contropiede lanciando perfettamente Orsolini, il classe ‘97 però non serve Palacio e prova il tiro dai 20 metri, con Perin che salva e mette in corner. Si lamenta “El Trenza”, posizionato sicuramente meglio per la conclusione. Al 44’ il Genoa passa in vantaggio. Bella discesa di Shomurodov che salta Paz, arriva sul fondo e dalla destra mette in mezzo: Zappacosta è il primo ad arrivare sul pallone ma il suo tiro è centrale e Da Costa para, ma nulla può l’estremo difensore felsineo sulla ribattuta vincente di Zajc. Si va all’intervallo con i padroni di casa in avanti per 1-0.
Nella ripresa il Bologna scende in campo con gli stessi undici del primo tempo. Al 50’ Palacio prova a scuotere i suoi, il tiro del capitano però termina alto. Al 52’ Bani da calcio d’angolo salta più di tutti ma di testa non trova la porta. Il raddoppio però è solo questione di minuti. Schouten, al limite della sua area, non scarica nuovamente per Da Costa e si fa toccare il pallone dal neo entrato Eyango che imbuca per Mattia Destro, il quale da dentro l’area tutto solo non può sbagliare: al 55’ è 2-0. Sinisa prova a dare la scossa dalla panchina. Al 60’ entrano Dijks e Barrow per Hickey e Schouten. I rossoblù provano a riversarsi in avanti ma ancora una volta il muro della squadra di Ballardini regge senza grossi problemi e i felsinei appaiono molto stanchi e provati dai tanti impegni ravvicinati. Al 74’ fuori anche Orsolini per Skov Olsen. All’82’ c’è spazio anche per Rabbi al posto di un esausto Palacio. Il Bologna non crea occasioni degne di nota: i tiri dal limite vengono prontamente murati e manca brillantezza e lucidità. All’88’ da calcio d’angolo Skov Olsen fa da sponda per Tomiyasu che però da pochi passi mette fuori. Sono i titoli di coda di una partita ormai già scritta. Al 90’ ci prova anche Barrow con una punizione dai trenta metri: il destro del gambiano sfiora l’incrocio ma termina a lato.
Gli infortuni e le partite ravvicinate hanno presentato un Bologna in scarsa condizione fisica e mentale, non in grado di poter mettere seriamente in difficoltà un avversario in forma, ma pur sempre modesto come il Genoa di Ballardini.
Non c’è tempo però per piangersi addosso e per cercare colpevoli, fra una settimana al Dall’Ara arriverà l’Hellas.
Foto Bfc 1909