Fabbian all’ultimo secondo sfata il tabù Castellani: il Bologna ritorna subito a volare
È servito tutto per scrivere la parola fine sulla maledizione più longeva del Bologna in Serie A, ma ora anche questa ha avuto fine. Thiago Merlino ha fatto un’altra magia e ha tirato fuori dal cilindro, un coniglio di nome Fabbian, il quale all’ultima occasione ha sbloccato una partita che è sembrata stregata dal primo all’ultimo istante.
I rossoblu tornano a festeggiare subito dopo il ko subito con l’Inter e lo fanno sbancando il Castellani di Empoli, ottenendo il primo successo di sempre nel massimo campionato in questo stadio per 0-1, portando a casa una sfida complicatissima. Il Bologna ha assaltato il fortino avversario, concretizzando la superiorità dimostrata però solo nei minuti finali con la rete di Fabbian. Un gol che vale i tre punti e un’altra settimana al quarto posto in solitario, senza bisogno di aspettare i risultati delle rivali.
A rendere ancora più dolce il successo è stata tutta la fatica necessaria per riuscire a far cadere il muro eretto da Caprile e compagni di fronte alla loro porta. I ragazzi di Thiago Motta giocano infatti una partita pressoché perfetta, schiacciando gli avversari nella propria metà campo a lungo e concedendo poco o nulla al loro gioco. I felsinei peccano però di cinismo e sprecano occasione su occasione.
Le maxi chance del Bologna sono innumerevoli e spesso arrivano anche in sequenza. Nel primo tempo infatti intorno al ventesimo Urbanski e Beukema si alternano in quattro occasioni consecutive, trovando la respinta dell’estremo difensore avversario oppure i corpi dei difensori dell’Empoli, immolatisi per proteggere la propria porta. Odgaard prima vola di testa, colpendo fuori, poi scivola in area, mancando però l’appuntamento con il cross di Ferguson. All’80’ tocca invece a Saelemaekers fallire l’uno contro uno con il portiere avversario, facendosi toccare il pallone con la porta spalancata. Infine è Orsolini all’85’ a sparare alto da pochissimi passi sull’assist illuminante di Kristiansen.
Insomma tutti gli ingredienti per far credere a una vera maledizione bolognese al Castellani ci sono, ma così come esistono i tabù, esistono le persone capaci di infrangerli. A Bologna quell’uomo porta il nome di Thiago Motta. Fabbian infatti raccoglie perfettamente la respinta di Caprile sul tiro di Calafiori e trasforma la palla vagante in gol. Un laureando all’Università, ma con un master in gol pesanti, il talentino di scuola Inter, manda in Paradiso gli oltre 4000 tifosi rossoblu presenti inToscana al seguito della squadra, siglando la vittoria.
I numeri del match servono solo a confermare e dare un metro alla dimensione del dominio emiliano. I felsinei palleggiano per il 71% del tempo, completando la bellezza di 612 passaggi (90% di precisione), lasciando solo le briciole ai padroni di casa, i quali completano il quadro con 184 fraseggi completati (73% di precisione) nel restante 29% del tempo.
Il margine in favore del Bologna è ancora più evidente quando si guarda ai numeri relativi alla zona gol. Gli ospiti infatti combinano per la bellezza di 20 tentativi, di cui 9 a impensierire Caprile, mentre i toscani di 10 tiri totali, centrano lo specchio di Skorupski una sola volta. A questo dato si aggiunge anche quello relativo agli expected goals, con gli azzurri a combinare per 0,87 xG, mentre i petroniani scollinano quota due reti potenziali, chiudendo l’incontro a 2,31 xG.
Gli altri numeri dell’incontro vedono i felsinei correre di più (111-113 km) e mantenere una maggiore disciplina, all’interno di un match molto spezzettato, con 12 falli commessi dagli ospiti, contro i 19 dei padroni di casa, tra l’altro con 0 ammoniti a carico dei rossoblu e ben 4 per i toscani. Insomma una partita dominata dai felsinei, in cui è servito l’episodio per tradurre quanto creato in tre punti.
Il Bologna supera così l’ennesima prova di maturità di questa stagione, mettendosi alle spalle il ko contro la capolista e rimettendo subito in marcia a caccia del quarto posto, trovando anche risposte importante da alcuni suoi interpreti. Beukema si è dimostrato anche un terzino affidabile, mentre Lucumí continua ad essere una certezza al centro della difesa, mostrando per quali ragioni Motta punti molto su di lui a discapito anche del super Calafiori ammirato quest’anno. Odgaard negli ultimi venti metri aggiunge imprevedibilità, con la sua rapidità quando si tratta di concludere in porta, mentre i tre “enfant terribles” del Bologna: Urbanski , Castro e Corazza, non sfigurano al fianco dei ben più blasonati compagni.
In tutto questo Thiago Motta invece pareggia già oggi il record di punti dello scorso anno e con 9 partite da giocare, si può affermare che il Bologna comincia a mettere una piccola ipoteca su un posto nelle competizioni continentali del prossimo anno. Ora una settimana di riposo per le Nazionali, poi ci si tuffa nuovamente a capofitto con la Serie A, quando si affronterà la Salernitana il lunedì di Pasquetta alle ore 12:30.