Il Bologna torna dalla Sardegna con zero punti conquistati, in virtù di un 1-0 deciso da un episodio, il gol di Rugani, maturato dopo novanta minuti intensi, equilibrati ma senza grossi squilli da ambo i lati. Una partita da zero a zero la definirà Mihajlovic, il quale aveva confermato dieci undicesimi della formazione scesa in campo sabato contro la Lazio, con Antov (esordio in rossoblù) al posto dello squalificato Danilo.
Il Cagliari parte meglio, spronato dal cambio di rotta targato Semplici e dalla classifica che vede i sardi ancora notevolmente inguaiati nelle zone basse della classifica. I padroni di casa guadagnano angoli a iosa e al 5’ da uno di questi Dominguez si supera nel salvare con il tacco un colpo di testa di Joao Pedro, già diretto all’angolino a Skorupski battuto. Il Bologna risponde al 10’ sempre dalla bandierina: Dominguez spizza di testa e accomoda sul secondo palo per Barrow che non riesce però a tenere basso il pallone e calcia alto. Al 13’ la partita si ferma per ricordare Davide Astori che, ormai tre anni fa, ci lasciava in quel di Udine per un arresto cardiaco. Al 19’ Joao Pedro serve di prima per Simeone che vince il contrasto con Soumaoro e si presenta a tu per tu con Skorupski. Il portiere polacco però è bravo a non farsi beffare dal tocco dell’attaccante di casa e la difesa felsinea sventa la minaccia grazie alla chiusura Antov in corner. Dalla bandierina però arriva il vantaggio della squadra di Semplici: Marin scodella in mezzo, Antov perde la marcatura su Rugani e il centrale di casa insacca sul primo palo, anticipando anche Orsolini nello stacco. Alla Sardegna Arena dopo venti minuti è 1-0. La risposta dei rossoblù tarda ad arrivare, in virtù anche di un avversario più in palla. Al 32’ Dominguez si ferma per infortunio, al suo posto Schouten. L’ultimo quarto d’ora della prima frazione procede senza grandi sussulti e il risultato resta invariato fino all’intervallo.
Nella ripresa il Bologna sembra entrare con un piglio diverso, la squadra di Sinisa dà l’idea di volerci provare e non sembra essere troppo in balia della forte pressione avversaria, come capitato invece durante i primi quarantacinque minuti di gioco. Al 48’, su cross dalla destra di De Silvestri, Svanberg in girata anticipa i difensori cagliaritani ma non riesce ad angolare il pallone che termina docile tra le braccia di Cragno. Gli ospiti faticano a costruire nitide occasioni da gol e Mihajlovic al 65’ prova a mescolare le carte: fuori Orsolini e Mbaye dentro Skov Olsen e Vignato. Gli ospiti passano così ad un più offensivo 3-4-2-1, con i nuovi entrati sulle fasce e Soriano e Sansone trequartisti. Al 72’ escono bene i felsinei che liberano al tiro Vignato dal limite sinistro dell’area di rigore, l’esterno classe 2000 però non riesce ad impensierire Cragno che può bloccare senza problemi. Al 76’ altri due cambi: fuori Antov e Svanberg, dentro Medel e Palacio. Il Bologna così è ancora più a trazione anteriore, con Soriano in mezzo e Palacio “sottopunta”. I felsinei alzano il ritmo e il baricentro nel finale e all’85’ reclamano per un mani di Nandez in area, arrivato dopo colpo di testa di Sansone. Il rigore sembra starci visti altri interventi simili in epoca VAR, ma Di Bello non viene richiamato al monitor e la partita prosegue. All’88’ viene anche ammonito Schouten per un intervento in ritardo a centrocampo. Il centrocampista classe 97’ era diffidato, salterà quindi la trasferta di Napoli. Un minuto dopo i padroni di casa sfiorano il raddoppio: Nandez crossa dalla destra, Pavoletti in area colpisce di testa ma Schouten sulla linea di porta salva e tiene il pallone fuori dalla porta per una questione di millimetri.
Nel recupero non succede nulla e il Cagliari strappa così il secondo successo di fila a discapito di un Bologna appannato che solo in alcuni tratti della ripresa ha dato la sensazione di poter seriamente mettere in difficoltà i sardi. Domenica al Diego Armando Maradona di Napoli servirà tutt’altra prestazione ai rossoblù per poter strappare anche solo un punto ad una delle squadre più complete di questa Serie A.
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