Buon Primo anno Thiago Motta!
Un anno è trascorso dall‘arrivo rumoroso di thiagomotta (tuttattaccato, come paolorossi, come luciodalla: chissà poi perché alcuni nomi e cognomi vengono sempre scanditi tuttattaccati): rumoroso perché una parte dell’Italia perbenista (con gli altri) e moralista (sempre con gli altri) gridò allo scandalo, perché nessuno poteva sostituire il (purtroppo) malato Sinisa Mihajlovic.
Partì una ignobile gazzarra mediatica che, fortunatamente, si è dissolta nel nulla, come il nulla sono “ i social “: una cloaca che produce solo miasmi spazzati via dalla ventata d’aria fresca portata da thiagomotta.
E thiagomotta si è rivelato proprio come una ventata d’aria nuova, pulita, col suo calcio certamente ambizioso nei concetti (il possesso palla come mantra, l’intercambiabilità dei ruoli, gli stessi intesi come funzioni, l’utilizzo di calciatori in mansioni diverse da partita a partita: solo per citare alcune sue prerogative), ma anche umile nei modi utilizzati per ottenere risultati (sacrificio in allenamento, spirito di squadra, severa didattica).
Personaggio controverso, capace di apparire educato e “a modo” per poi trasformarsi in un attimo in severo critico se qualche domanda gli appare poco opportuna; non regala mai una notizia che non sia calcistica: ricordate qualcosa di thiagomotta al di fuori del calcio, qualche gossip, così di moda sempre “ sui social “?
Così come il suo abbigliamento, tuta e cappellino: la sua divisa, probabilmente una corazza; per sentirsi ancora un giocatore, per battagliare con loro a bordo campo, metaforicamente pronto a scaldarsi per entrare.
Insomma: uno “standing” che al sottoscritto piace molto, diverso da quelle marionette “ ingiaccate “ e “ incravattate “ che si dimenano davanti alle panchine ( Inzaghi? Allegri? ) sotto un sole da impazzire o sotto il diluvio, lì, come manichini, da riporre poi nei sottoscala al termine della partita.
Esiste purtroppo anche un thiagomotta che a me sta proprio sulle palle: quello che lava i panni sporchi in pubblico, quello che usa la stampa per mandare messaggi quando basterebbe una telefonata; quello che poi viene strumentalizzato dalla solita critica antisaputiana che ormai sa di stantio e di vecchio: squallidi personaggi capaci solo di blaterare di ambizioni e di pilla, che hanno elevato thiagomotta a paladino quando si è inopportunamente lamentato della campagna acquisti (bastava aspettare…), pronti però a scaricarlo appena dirà qualcosa in favore della proprietà.
Ma thiagomotta bisogna prenderlo così: un tipo spigoloso, forse anche un po’ “paraculo”, sicuramente pieno di sé, che però fa giocare un calcio al nostro Bologna che al sottoscritto piace molto; e allora me lo faccio andar poi bene, più che bene: buon primo anno thiagomotta!
Tosco