Il Bologna non perde la testa e rimonta, Cagliari ko al Dall’Ara per 2-1

Mercato finito e prima vittoria del campionato in archivio. Il Bologna si gode i tre punti ottenuti al Dall’Ara contro il Cagliari, al termina di una partita dominata dal punto di vista del gioco, ma tirata e sofferta dal punto di vista del punteggio. Di fronte ad uno stadio entusiasta e colmo di spettatori i rossoblu emiliani si impongono sui sardi per 2-1 grazie ai gol di Zirkzee e Fabbian, che ribaltano il vantaggio ospite siglato da Luvumbo.
Il tecnico del Bologna schiera il suo 4-3-3: in difesa debutto per Kristiansen sulla sinistra. In mediana invece confermati Aebischer e Ferguson, che vengono affiancati da Moro. In attacco largo ai nuovi acquisti Karlsson e Ndoye che spalleggiano Zirkzee. Fin dai primi minuti il gioco proposto dal Bologna è il classico accerchiamento proposto da Thiago Motta. Palleggio ritmato da parte dei centrali, appoggiati dai centrocampisti, che cercano di creare l’uno contro uno per gli esterni.
Al 7’ Karlsson scuote lo stadio, lasciando partire un missile diretto in porta da centrocampo, il cui gol viene negato solo dall’incrocio dei pali. Gli emiliani però non riescono a concretizzare il miglior palleggio e alla prima occasione sarda vengono puliti: lancio di Wieteska per Luvumbo, Beukema buca l’anticipo e l’angolano si invola verso Skorupski, che trafigge con un sinistro chirurgico all’angolino basso a sinistra del portiere.
Il vantaggio permette agli ospiti, che avevano impostato la partita con un’impronta molto difensiva, di chiudersi ulteriormente. Il Bologna nel primo tempo fatica a trovare spazio e si scopre sprecone, quando arrivano le occasioni propizie, in particolare la doppia occasione Karlsson-Zirkzee al 30’ di gioco, entrambe respinte ottimamente da Radunovic.
Nella ripresa i felsinei però cambiano marcia: Ndoye a destra e Kristensen a sinistra premono con insistenza e al 60’ arriva la rete del pareggio. Moro trova il filtrante perfetto per il danese, che con il sinistro serve in area il bomber olandese, che brucia Radunovic sul primo palo e pareggia l’incontro.
L’assalto finale del Bologna è a tratti confusionario e in diversi casi mostra anche il fianco alle ripartenze degli ospiti, sempre pericolosissimi grazie alle accelerazioni di Luvumbo. Orsolini si divora il match winner dal dischetto del rigore, calciato sulla traversa, dopo aver spiazzato il portiere avversario. A risolverla ci pensa allora Fabbian, al primo gol in Serie A. Il centrocampista arrivato dall’Inter ha il pregio di cogliere subito l’errore di Radunovic, che non riesce a bloccare al volo il tiro di Kristensen dopo la respinta di Wieteska, offrendo la sfera al tap-in vincente del classe 2003.
Le statistiche raccontano di una superiorità assoluta del Bologna a ogni voce statistica. Dominio felsineo alle voci possesso palla: Bologna con il pallone tra i piedi per il 72% del tempo, con un palleggio preciso nell’87% dei passaggi effettuati (645 su 725). In virtù di un fraseggio così prolungato, l’unica voce statistica che vede avanti i sardi è quella relativa ai palloni recuperati 63, contro i 53 del Bologna. I padroni di casa dominano anche alle voci tiri e tiri in porta: sono 16 infatti le conclusioni tentate dalla squadra di Thiago Motta, contro le 7 di quella Ranieri; di questi tiri emiliani, 7 centrano lo specchio della porta, contro uno solo, il gol, dei cagliaritani. Anche il dato sugli expected goals racconta di una squadra, il Bologna, che avrebbe meritato il successo in maniera molto più netta di quanto invece maturato in campo. I felsinei combinano per un totale di 2,83 xG, contro gli appena 0,54 xG degli ospiti.
Nel Bologna brillano le stelle dei nuovi acquisti. Kristensen è fin da subito decisivo, mentre Karlsson si vede la prima gioia in rossoblu negata solo dall’incrocio dei pali. Fabbian segna da vero rapace di area di rigore e regala il successo a Thiago Motta. Primo errore da matita rossa per Beukema, per fortuna reso ininfluente dal risultato finale, mentre Ndoye si conferma una spina nel fianco costante per la difesa avversaria, anche se soffre i raddoppi portati da Jankto, che finiscono con il limitarne l’azione offensiva. Nervoso e a tratti confusionario Moro, mentre Aebischer si presta molto al palleggio e si rivela prezioso in fase di costruzione.
Il successo del Dall’Ara dà nuovo slancio alla squadra e fa guardare con ottimismo alla prossima trasferta di Verona. La pausa Nazionali concederà al tecnico spazio per provare a migliorare la chimica di squadra, nonostante molti degli ultimi arrivati saranno via con le rispettive rappresentative. Intanto in città i tifosi si godono i tre punti e possono guardare con molto ottimismo al futuro rossoblu.