
Il Bologna non si ferma più, quarta vittoria consecutiva e Lazio ribaltata 1-2
All’Olimpico si vola, ma non è l’aquila Olympia a fendere il cielo romano, a festeggiare sono le frecce rossoblu che tornano a casa con i tre punti. Nel pomeriggio romano infatti i ragazzi di Thiago Motta si sono imposti per 1-2 sui padroni di casa, ribaltando il vantaggio iniziale di Iskasen con le reti di El Azzouzi e Zirkzee. Il successo non stravolge di certo la classifica, ma alimenta ancora il sogno continentale dei felsinei: i tre punti riportano gli emiliani a braccetto con l’Atalanta al quarto posto e contemporaneamente allontana la formazione di Sarri a 8 lunghezze di distanza.
La partita non è stata tutta in discesa, ma il viaggio è importante quanto la meta e la capacità di reagire alle difficoltà è forse una delle doti migliori di questa squadra. Thiago Motta, orfano di Freuler, out per squalifica, punta su El Azzouzi come equilibratore davanti alla difesa, confermando la linea a quattro alle spalle di Zirkzee. Confermata anche i quattro davanti al rientrante Skorupski, con Calafiori nuovamente dalla panchina.
La pressione alta della Lazio è ben organizzata, guidata dalle azioni di Immobile, il quale detta ai compagni la salita della linea, mettendo spesso in difficoltà il palleggio emiliano. La scelta di Sarri paga ottimi dividendi e provoca diversi errori individuali. Alla fine è di Lucumí il passaggio sbagliato, che regala il vantaggio ai padroni di casa. Il colombiano infatti sul retropassaggio imperfetto di El Azzouzi, regala la sfera a Isaksen, il quale combina con Immobile per il vantaggio laziale.
Non è la miglior versione della formazione rossoblu quella del primo tempo, ma la realtà è che nonostante questo la squadra non capitola. Il Bologna regge l’urto e ripaga la Lazio con la stessa moneta. Nella seconda metà del primo tempo la formazione emiliana cresce, rinunciando anche a un pizzico di possesso, per provare a spostare in avanti il proprio baricentro. La scelta ripaga e se un errore di palleggio bolognese ha dato alla Lazio il vantaggio, la situazione si ribalta nel caso del pareggio. Cataldi scaglia un pallone potentissimo verso il proprio portiere, spinto dal pressing emiliano. Provedel sbaglia e regala la sfera a Fabbian, il quale tocca per El Azzouzi. Il marocchino è bravo a scartare il cioccolatino confezionato per lui e a mettere la firma sul suo primo gol con la maglia del Bologna.
Il pareggio a fine primo tempo, invece dello svantaggio, si dimostra fondamentale nell’economia della partita. Il secondo tempo mostra un Bologna rinvigorito, non più timido di fronte al pressing avversario, ma padrone del campo, come Thiago Motta ha abituato i tifosi. Le occasioni fioccano, i rossoblu tirano il doppio rispetto al primo tempo e i cambi operati dal tecnico emiliano fanno subito la differenza. Il gol del pareggio è infatti reso possibile dalle giocate di Zirkzee e Kristiansen, ma vede anche il vitale contributo dei neoentrati Ndoye e Urbanski. Lo svizzero avvia l’azione, subendo anche il fallo che farà ammonire Marusic e mentre l’olandese e il danese triangolano per la rete è Urbanski ad aprire lo spazio per loro, portando via un uomo sia sul passaggio filtrante dell’attaccante, sia sul cross dell’ex Copenaghen. Operazione rimonta completata.
Nel finale il Bologna resiste all’assalto finale della Lazio, con una preziosissima “parata” da parte di Lucumí, bravo a togliere dalla porta il tiro di Guendouzi con la testa. Quest’azione oltre al gol l’unica occasione in cui Skorupski non è stato bravo abbastanza da salvare la porta emiliana. Un paio di parate nel primo tempo sono fondamentali e se sommate all’uscita sui piedi di Castellanos, abbiamo una prestazione eccezionale del portiere polacco. Un altro elemento chiave nel successo dell’Olimpico.
I numeri raccontano di una vittoria sofferta e forse non pienamente meritata, visto il grande equilibrio tra le due formazioni se si guardano nel complesso le statistiche. Il Bologna guida nel possesso palla con il 56% del tempo il pallone tra i piedi, con 537 passaggi completati (88% precisione), mentre la Lazio si ferma a quota 394 passaggi completati (85% precisione). Nella zona offensiva i rossoblu tirano meno, ma sono un pizzico più pericolosi. I biancocelesti infatti combinano per 12 tentativi, 7 nello specchio di Skorupski, mentre i felsinei centrano la porta di Provedel solo in 3 occasioni delle 11 complessive. Il Bologna in termini di qualità trova occasioni da gol per 1,16 xG, mentre la Lazio è appena sotto a 1,14 xG.
Altri numeri della sfida vedono una partita molto corretta, ma con Bologna più falloso (5-11) e con una Lazio a tirare oltre il doppio dei corner emiliani (8-3). La squadra ospite però recupera più possessi (36-42), costringendo i padroni di casa a correre di più con 112 km percorsi contro 110 km.
Il Bologna festeggia così la quarta vittoria consecutiva e si appresta ad ospitare il Verona, squadra in salute, che, nonostante la rivoluzione d’inverno che ha patito, è ancora pienamente in corsa per la salvezza. Avendo agganciato il Sassuolo a quota 20 al quartultimo posto. Thiago Motta riabbraccerà Freuler dopo il turno di squalifica, e chissà che non possa trovare spazio anche per un certo argentino classe 2004, atteso nuovo inquilino a Casteldebole.