Il Tosco l’ha vista così: Bologna – Lazio 5-0
La Lazio l’aveva anche preparata bene la sua partita: rotazioni continue tra i tre di centrocampo per far muovere molto gli avversari cercando di trovare spazi sui ritardi difensivi; attaccanti che si muovevano in direzioni diverse rispetto alle consuete per disordinare le preventive preparate da Italiano e gli esterni bassi pronti a catapultarsi in avanti non appena una linea di passaggio si fosse scoperta per un ritardo difensivo del pressing avversario.La fase difensiva del Bologna è a tutti gli effetti uomo contro uomo e se gli accoppiamenti risultano errati diventa complicato reggere il confronto: a mio avviso (ricordo che di mestiere faccio lo speaker e non l’allenatore professionista) c’erano alcune marcature evidenti da cambiare come quella sulla fascia destra di De Silvestri che veniva portato dentro al campo da Zaccagni e che liberava così la corsia per Pellegrini che stando alto e largo, obbligava Orsolini ad abbassarsi troppo e per tante volte; centralmente Beukema marcava Castellanos, Lucumi non aveva riferimento vero e a sinistra Miranda controllava Pedro.