Classe 2001. Aspirante giornalista sportivo. Scrive per Mondoprimavera.
Ad un vecchiotto che se ne va, c’è un giovinotto che cerca di affermarsi. Due volti totalmente differenti per ruolo, impiego, carisma, ma pur sempre con addosso i colori rossoblù. Ebbene sì: così come tutte le storie belle sono destinate a finire, anche quella di Marko Arnautovic con il Bologna è giunta ai titoli di coda. Dopo un finale di stagione burrascoso, in cui il bomber austriaco è stato a pochi passi dal vestire la maglia rossonera alla corte di Maldini, con il cambio di rotta nella dirigenza del Milan, la sua strada sembrava destinata a proseguire sotto le due torri.
L’ attesa è finita: Al via le danze
Gli anni passano, la storia non cambia: AZ 1-0 BOLOGNA
Il ragazzo di Turku non è né il primo né l’ultimo a trovarsi in bilico in questo momento.
Le opzioni sul tavolo al momento sono due..
31 agosto, ore 17. A Bologna si presenta al centro tecnico di Casteldebole, più precisamente all’Isokinetic, uno spilungone dal capello biondo, occhi chiari, e una corporatura da tipico centralone di difesa nordico. Il suo nome è Stefan, cognome Posch, e di mestiere guarda caso fa proprio il centrale difensivo, adattabile da terzino destro, il suo piede forte. Cresciuto nel suo paese, in Austria, prima di spostarsi in pianta stabile in Germania, all’Hoffenheim, dove tutto ebbe inizio. In 4 stagioni con i tedeschi arriva a disputare ben 109 partite,
Le voci erano già nell’aria, mancava solo l’ufficialità. Da Sansone a Soriano, passando per Medel e Bardi: questi gli addii di 4 dei 5 volti senili del Bologna, in attesa di aggiornamenti sulla situazione di Lorenzo De Silvestri. Nicola Sansone è arrivato a Bologna nel gennaio del 2019, quando la situazione sembrava scoraggiante e i rossoblù erano nel baratro.
La stagione si è conclusa – anche se a detta di alcuni lo era già da un paio di giornate – nel migliore dei modi: gol vittoria in extremis nell’ultima di campionato. Un gol che non conta nulla ai fini dell’Europa, ma che sancisce il record di punti (54) nell’era dei tre punti a vittoria. Una realizzazione quella dello scozzese (Ferguson) che permette di chiudere il campionato al nono posto, il quale non si vedeva dalla stagione 11/12 con Stefano Pioli seduto in panchina. Facciamo, però, un passo indietro, perché va ricordato anche da dove si è partiti, per poter analizzare meglio il lavoro fatto dalla rosa rossoblù durante il percorso.
Dal Genova a Genova: le sue due uniche parvenze nella massima serie nei due anni trascorsi in rossoblù. Dopo l’ultima giornata dello scorso campionato -nel quale scese in campo dal 1’-, Sinisa decise di portarselo con sé nel ritiro estivo…
Se fino a qualche mese fa ci avessero detto che questi ragazzi li avremmo visti costretti a guardarsi le spalle per non finire nelle zone più infime della classifica, ci avrebbero presi per matti…
Se fino a qualche mese fa ci avessero detto che questi ragazzi li avremmo visti costretti a guardarsi le spalle per non finire nelle zone più infime della classifica, ci avrebbero presi per matti…