Classe 2001. Aspirante giornalista sportivo. Scrive per Mondoprimavera.
Il Bologna è entrato nella storia poco più di una settimana fa grazie al successo con il Borussia Dortmund, seppur inutile al fine della classifica. I tre punti non sono serviti per evitare ai rossoblù l’eliminazione in anticipo da una competizione di alto rango a cui va dato credito per averla onorata fino in fondo. Peraltro, una serie di combinazioni hanno fatto sì che il Bologna chiudesse nella maniera migliore possibile: davanti al proprio pubblico (record di spettatori registrato dal botteghino), contro i temibili gialloneri, in rimonta e con gli uomini che non ti aspetti.
Il Bologna è entrato nella storia poco più di una settimana fa grazie al successo con il Borussia Dortmund, seppur inutile al fine della classifica. I tre punti non sono serviti per evitare ai rossoblù l’eliminazione in anticipo da una competizione di alto rango a cui va dato credito per averla onorata fino in fondo. Peraltro, una serie di combinazioni hanno fatto sì che il Bologna chiudesse nella maniera migliore possibile: davanti al proprio pubblico (record di spettatori registrato dal botteghino), contro i temibili gialloneri, in rimonta e con gli uomini che non ti aspetti.
Il pre-partita di Empoli-Bologna
Lo Stadio Renato Dall’Ara si prepara a vivere l’ultima notte magica di una competizione bella e affascinante quanto tumultuosa. Al Bologna serve una concatenazione di fattori affinché si possa accedere alla fase eliminatoria, a cui oramai nessuno crede più. Pazienza
All’andata al Brianteo è servito il guizzo del singolo a decidere una partita che si stava appiattendo e non vedeva vie d’uscite. La meravigliosa rete di Castro dalla distanza nel finale ha regalato il primo successo stagionale ad una squadra che fino a quel momento aveva perso parecchi punti per strada contro formazioni più che alla portata. Una vittoria che ha dato lustro all’argentino e a compagni, iniziando a dare consapevolezza ad un gruppo ricco di una forza fin lì solo intrinseca.
Dopo la debacle di domenica sera rimediata con la Lazio all’Olimpico, il Bologna ha la “fortuna” di poter immediatamente voltare pagine già settantadue ore più tardi. Cambiano gli scenari e con questi si spera anche il risultato, o quantomeno l’atteggiamento, troppo permissivo con i biancocelesti, al netto dell’inferiorità numerica che ha inevitabilmente condizionato il proseguo del match. Il primo a scusarsi è stato lo stesso Pobega, autore di un’entrata scellerata e insensata, ribadita poi da tutta la stampa e perfino da Vincenzo Italiano.
Dopo la debacle di domenica sera rimediata con la Lazio all’Olimpico, il Bologna ha la “fortuna” di poter immediatamente voltare pagine già settantadue ore più tardi. Cambiano gli scenari e con questi si spera anche il risultato, o quantomeno l’atteggiamento, troppo permissivo con i biancocelesti, al netto dell’inferiorità numerica che ha inevitabilmente condizionato il proseguo del match. Il primo a scusarsi è stato lo stesso Pobega, autore di un’entrata scellerata e insensata, ribadita poi da tutta la stampa e perfino da Vincenzo Italiano.
Dopo la debacle di domenica sera rimediata con la Lazio all’Olimpico, il Bologna ha la “fortuna” di poter immediatamente voltare pagine già settantadue ore più tardi. Cambiano gli scenari e con questi si spera anche il risultato, o quantomeno l’atteggiamento, troppo permissivo con i biancocelesti, al netto dell’inferiorità numerica che ha inevitabilmente condizionato il proseguo del match. Il primo a scusarsi è stato lo stesso Pobega, autore di un’entrata scellerata e insensata, ribadita poi da tutta la stampa e perfino da Vincenzo Italiano.
Dopo la debacle di domenica sera rimediata con la Lazio all’Olimpico, il Bologna ha la “fortuna” di poter immediatamente voltare pagine già settantadue ore più tardi. Cambiano gli scenari e con questi si spera anche il risultato, o quantomeno l’atteggiamento, troppo permissivo con i biancocelesti, al netto dell’inferiorità numerica che ha inevitabilmente condizionato il proseguo del match. Il primo a scusarsi è stato lo stesso Pobega, autore di un’entrata scellerata e insensata, ribadita poi da tutta la stampa e perfino da Vincenzo Italiano.
Dopo la debacle di domenica sera rimediata con la Lazio all’Olimpico, il Bologna ha la “fortuna” di poter immediatamente voltare pagine già settantadue ore più tardi. Cambiano gli scenari e con questi si spera anche il risultato, o quantomeno l’atteggiamento, troppo permissivo con i biancocelesti, al netto dell’inferiorità numerica che ha inevitabilmente condizionato il proseguo del match. Il primo a scusarsi è stato lo stesso Pobega, autore di un’entrata scellerata e insensata, ribadita poi da tutta la stampa e perfino da Vincenzo Italiano.