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Il Tosco l’ha vista così: BOLOGNA EMPOLI 3-0
Partita bella, aperta e ben giocata da entrambe le squadre: merito dei due allenatori che, aldilà dei tatticismi utili per indirizzare i piani tattici, hanno comunque fatto prevalere il fraseggio stretto e le sequenze di passaggi, con la possibilità di scoprire il fianco alle ripartenze ma con coraggio per arrivare svariate volte al tiro.
Saranno 21 per i rossoblu e 12 per i ragazzi di mister Andreazzoli, al quale va riconosciuto di aver ridato un’anima ad una squadra che sembrava non poter stare in categoria: ieri hanno dimostrato limiti evidenti ma le intenzioni di un calcio dinamico e verticale possono far sperare nell’impresa della salvezza.
Il Bologna dentro a questo calcio si è trovato alla grande, ha potuto sfruttare i tanti mismatch che si sono venuti a creare soprattutto sulle fasce dove, Orsolini ha imperversato contro Cacace (terzino interessante in fase propositiva ma niente più) e Ndoye che, in queste prime giornate ha dato del filo da torcere praticamente a tutti gli avversari incontrati ed anche ieri, ha ribadito la capacità di strappare in continuazione obbligando gli avversari ad abbassarsi perdendo campo.
In mezzo Motta ha optato per una coppia di mediani diversi da quelli utilizzati a Monza: Freuler e Moro sono stati all’altezza nel far ripartire le azioni dopo i recuperi in campo aperto, dando copertura e presenza dinamica, utili per contrastare il centrocampo dell’Empoli: la coppia mediana sarà un argomento ricorrente della stagione; immagino Motta li cambierà spesso in base all’avversario.
Davanti, oltre agli esterni, ha lavorato sodo come sempre Ferguson, che credo a breve saprà sfruttare al meglio il tanto lavoro che sta facendo Zirkzee, anche ieri autore di una prova sontuosa: è lui che detta i tempi delle uscite, accelerando quando c’è la possibilità, appoggiando e giocando di sponda quando la squadra si è abbassata, aprendo il campo quando riesce a girarsi, così da trovare l’ampiezza sugli esterni.
Non fa gol!
Innanzitutto si potrebbe dire che per adesso non fa gol, i conti si fanno alla fine in più anche un bel chissenefrega: se attraverso le sue uscite e le sue intuizioni la squadra gioca un buon calcio e il gol lo fanno gli altri non vedo il problema; ma viviamo in questo mondo e bisogna sopportare con rassegnazione gli ideologismi di chi vede il calcio ancora in bianco e nero.
Le televisioni sono a colori ormai da mezzo secolo, nel caso qualcuno non se ne fosse accorto, e Joshua disegna arcobaleni per il Bologna, è la luce del Bologna: prima se ne accorgeranno i critici meglio sarà per loro, perché conviene goderselo appieno un calciatore così; non so per quanto tempo potrà restare da noi: è destinato a platee con gusti più contemporanei.
Tosco