La rassegna di Warriors Ep.8 - Un argento che vale oro, un Amey che significa Italia
La nazionale italiana di pallavolo vince l’argento all’Europeo 2023. Questa è la notizia giunta da Roma qualche giorno addietro, in seguito al netto 3-0 della Polonia ai danni degli Azzurri. Il gruppo tricolore, di età media estremamente bassa, si è dimostrato uno dei migliori al mondo, non solo del nostro continente, ma nulla ha potuto contro i biancorossi del Nord Europa, da anni numeri uno a livello di gioco espresso e medaglie guadagnate.
Questa mattina, sul Corriere Dello Sport Stadio, Giorgio Marota intervista l’allenatore Ferdinando De Giorgi, da tutti chiamato “Fefè”, tornando su tematiche legate alla competizione internazionale appena conclusasi. “E’ argento vivo. La medaglia d’argento è particolare, l’unica che vinci quando perdi una partita” – ha dichiarato il ct. “In Italia si fa fatica ad accettare la cultura della sconfitta: se vinci sei un eroe, se perdi sei un fesso. Io e i miei ragazzi abbiamo rifiutato fin dal primo giorno questa versione, anche quando eravamo sopra il carro a festeggiare. (…)” – ha proseguito De Giorgi. Sulla cultura della sconfitta, effettivamente, in Italia non si lavora e questo può essere uno spunto di riflessione per tanti atleti e tifosi.
Nel frattempo, nel vicentino, precisamente a Marostica, il calciatore del Bologna F.C. Wisdom Amey ha ottenuto il conferimento della tanto sospirata cittadinanza italiana. Il classe 2005 è nato a Bassano Del Grappa, luogo in cui i suoi genitori, Bose Jacop e Akapko Amey, avevano deciso di stabilirsi agli inizi degli anni 2000; italiano, di fatto, da sempre, il giocatore rossoblù ha sfoggiato un sorriso quasi mai visto (quantomeno pubblicamente) sul suo volto, segno della felicità per un raggiungimento, che, ad essere onesti, avrebbe dovuto conseguire qualche anno addietro ormai. Inutile dire che Amey, a partire da questa stagione sportiva, avrà la possibilità di essere convocato nelle giovanili della nazionale italiana e dalla prima squadra della stessa.