Le parole di Thiago Motta provano a smuovere il mercato: Ndoye si avvicina
Ha preso una piega particolare la tournée del Bologna nei Paesi Bassi. Doveva essere una serie di due partite per testare un po’ la rosa, ma i problemi di infortuni e l’assenza ancora di un terzino sinistro, hanno fatto sbottare Thiago Motta, che nei due post partita si è lamentato di una rosa, a suo dire, non competitiva per la Serie A. Dichiarazioni che hanno colto alla sprovvista società e tifosi, spaccando in due il tifo bolognese, ma provocando una reazione quasi istantanea del club.
In attesa dell’incontro tra allenatore e quadro dirigenziale nella giornata di domani, il Bologna ha tentato l’assalto a Dan Ndoye del Basilea e Roland Sallai del Friburgo. Al momento i rossoblu sono molto vicini all’ingaggio dell’esterno elvetico, con il club svizzero ballano circa 1-2 milioni tra domanda e offerta: gli emiliani offrono un pacchetto da circa 7-8 milioni di euro, mentre oltre alpe ne chiedono 10. L’eliminazione della squadra dalla Conference League potrebbe però convincere ad abbassare le pretese e venire incontro al Bologna, con il giocatore che avrebbe già accettato la proposta felsinea.
Diametralmente opposto invece il discorso per il fantasista ungherese che gioca in Germania. Il Friburgo avrebbe abbassato fino a 12 milioni la propria richiesta, ma il giocatore chiede tempo per valutare l’offerta. Il Bologna non può ad oggi offrire la vetrina europea, mentre Fenerbahçe e Marsiglia, altre squadre che hanno sondato il talento magiaro, sì. Per questo il giocatore si starebbe prendendo il proprio tempo per valutare tutte le offerte possibili. Le alternative al Bologna però non mancherebbero in caso di rifiuto del classe 1997, con le piste Pierotti e Cambiaghi ancora vive.
Le parole di Thiago però hanno anche avuto diversi effetti negativi. Le dichiarazioni del tecnico italo-brasiliano avrebbero infatti accompagnato alla porta Musa Barrow: “Ha talento ma forse potrebbe dimostrarlo al meglio altrove”; e al tempo stesso tolto RIccardo Orsolini dal mercato: “Non sappiamo se e quando tornerà”. Se per l’ascolano classe ’97, questo infortunio è l’occasione giusta (per il Bologna) di strappare un rinnovo a cifre inferiori rispetto alle richieste iniziali, per il gambiano si apre invece un rebus. Al momento però di offerte concrete per il numero 99 del Bologna non ce ne sono state. Proprio per questo le parole dell’allenatore ex Spezia potrebbero aver fatto un pesante disservizio ai rossoblu, abbassando il valore del gambiano, così come successo per le mancate convocazioni in ritiro di Sydney Van Hooijdonk.
Il capitolo cessioni però non si conclude di certo qui. La pista Nicolas Dominguez-Fenerbahçe rimane aperta, ma non ci sono particolari aggiornamenti. Diversa invece è la situazione relativa a Marko Arnautovic: l’austriaco è tornato un nome in voga in quel di Roma, sponda giallorossa. Perso Scamacca, i capitolini potrebbero virare sul bomber austriaco del Bologna, anche se sul taccuino di Tiago Pinto, gm romanista, il nome di Alvaro Morata è il primo in ordine di interesse. Anche su Jerdy Schouten suonano sirene di calciomercato. Il giocatore, come il bomber Arnautovic, non è sul mercato, ma il PSV Eindhoven ha tentato in settimana un affondo, offrendo circa 15 milioni tra bonus e parte fissa. I rossoblu hanno fatto però sapere come per meno di 20 milioni non si siedono nemmeno al tavolo delle trattative. Sullo sfondo anche il Wolfsburg, che potrebbe offrire, per l’olandese del Bologna, il cartellino di Aster Vranckx come contropartita tecnica. Il belga classe 2002 era stato un obiettivo dei felsinei la scorsa estate, prima dell’inserimento del Milan.
Anche in casa Sassuolo hanno tenuto banco le dichiarazioni, non dell’allenatore come a Bologna, ma del proprio capitano. Alla presentazione della nuova squadra neroverde, Domenico Berardi ha riaperto la questione sul proprio futuro: “Ci sono tanti giovani ma sono sicuro che faremo bene… se sarò qui, perché non lo so”. Un ammiccamento alle squadre interessate, Lazio su tutte, che il tecnico Alessio Dionisi non ha gradito, definendo le parole del proprio capitano infelici. Si prospetta un finale di mercato caldo in casa Sassuolo, che con l’ingaggio di Matias Viña, in sostituzione al partente Kyriakopoulos, sperava di aver sistemato le proprie rotazioni sugli esterni.
Questa settimana è stata una di quelle caldissime per il mercato anche tra le big del nostro campionato. L’Atalanta ha ufficializzato sia la cessione più remunerativa della propria storia: Rasmus Hojlund al Manchester United per 75 milioni più 10 di bonus; e anche l’acquisto più costoso: El Bilal Touré dall’Almeria (circa 28-30 milioni di euro). Cifra, quella dell’ingaggio più costoso, che potrebbe essere a breve ritoccata al rialzo, con Gianluca Scamacca vicinissimo al ritorno in Italia, con la maglia degli Orobici, beffate Inter e Roma per l’ex Sassuolo. Nerazzurri milanesi che dovranno così “accontentarsi” degli acquisti di Lazar Samardzic dall’Udinese e di Yann Sommer dal Bayern Monaco, le cui ufficialità sono attese la prossima settimana. Rimane con il cerino in mano la Roma, che punta alla cessione di Roger Ibanez per poi poter finanziare l’operazione per Alvaro Morata. Continua a battere colpi invece il Milan che ingaggia anche Yunus Musah dal Valencia.