Cinili e Andrè a BASKET 88: “Siamo cariche per la finale, vogliamo regalare lo scudetto alla nostra gente.”
Questa mattina, durante la trasmissione di Federico Fioravanti, “Basket 88”, abbiamo avuto l’enorme piacere di ospitare due giocatrici della Virtus Segafredo Bologna femminile, Olbis Andre e Sabrina Cinili, con le quali abbiamo scambiato due chiacchiere riguardo all’imminente finale scudetto e alla stagione bianconera in generale.
Di seguito l’intervista integrale.
Vi aspettavate Schio in finale?
Cinili: Gara 2 tra Schio e Venezia è stata una partita non facile per loro, erano avantaggiate, hanno un roster di livello e hanno dimostrato che nei match importanti si fanno valere.
Andre: Si sa che Schio è abituata a queste partite, hanno un roster molto più profondo di Venezia e molta più esperienza.
Come state?
Cinili: Siamo cariche, è tutto l’anno che aspettiamo questa partita e non vediamo l’ora di dare ai nostri spettatori un grande spettacolo: ci hanno sostenute per tutto l’anno. Ci è arrivata voce del Paladozza sold out, sarà certamente un punto a nostro favore e ci ha aiutate tanto, soprattutto in semifinale. Vogliamo regalare questa vittoria ed una gioia ai nostri tifosi.
Olbis, come ci si sente ad essere dall’altra parte dopo l’avventura a Schio?
Andre: Dopo tante stagioni a Schio, essere dall’altra parte fa un po’ strano. Possiamo farcela, abbiamo le carte in regola e vogliamo regalare a città e tifosi la vittoria. Sarà strano per me, ma abbiamo lavorato tanto e vogliamo fare del nostro meglio.
Che emozione si prova ad essere così vicine ad un traguardo del genere da bolognese?
Andre: Uno dei miei sogni è vincere lo Scudetto al Paladozza con Bologna; voglio vincere per la mia città. Tutto questo mi dà molta carica e spero davvero che potremo raggiungere questo traguardo.
Che rapporto avete con dirigenza e società?
Cinili: E’ una delle poche società organizzate bene, lavora molto e nel modo giusto. E’ raro trovare società strutturate così bene, in cui ognuno rispetta il suo ruolo. Noi giocatrici cerchiamo di dare il massimo, ma se hai una società alle spalle che ti aiuta è molto più facile. Dall’anno scorso sono stati fatti upgrade importanti, che ci hanno permesso, per esempio, di arrivare prime in classifica alla fine della regular season.
Andre: Penso che nello sport femminile, soprattutto nel basket, ci sia bisogno di società come la Virtus per alzare sempre ci più il livello. Qui so che se c’è qualcosa che non va posso parlarne e qualcuno mi darà una mano.
Olbis, hai sentito qualcuna di Schio dopo ieri sera?
Andre: Non ho sentito nessuna, ma ci sono compagne e amiche dall’altra parte, quindi sarà emozionante; in campo sarà guerra, ma fuori saremo amiche.
Scudetti vinti?
Cinili: Io zero, ho tanta voglia di vincerlo. Sto caricando la squadra, anche se non hanno bisogno della mia carica. Siamo giovani, quindi c’è tanta voglia di fare, ma esistono dei gradini e bisogna rispettarli; il coach ha aiutato molto in questo. Ultimamente non sono stata benissimo, quindi non ho dato una grande mano in campo, ma fuori mi faccio sentire.
Andre: Sono qui alla Virtus per vincere lo Scudetto con Bologna e per farlo vincere a Sabrina Cinili! A parte gli scherzi, il nostro capitano ci aiuta sempre e ci sostiene, anche se non può giocare.
Com’è andata l’esperienza in Eurolega?
Cinili: L’Eurolega ci ha aiutati a crescere, ma a volte abbiamo avuto rabbia, perché abbiamo spesso perso per demeriti nostri.
Anche contro Valencia all’andata?
Cinili: Io, infatti, ho detto spesso, non sempre!
Olbis, ti abbiamo vista giocare un po’ in tutti i ruoli quest’anno, hai sempre fatto bene. C’è qualcosa nel gioco, che ti permette comunque di rimanere nella tua zona di comfort?
Andre: Penso di essere agile e cerco di sfruttare questa mia caratteristica, soprattuto in difesa, quando cerco di anticipare la mia avversaria. Sabri (Cinili) mi ha aiutato molto, mi ha dato consigli, poi ho sentito tutta la fiducia dello staff e delle altre mie compagne.
Meglio la finale in cinque partite o in tre?
Andre: Da un certo punto di vista, meglio in tre, perché a questo punto della stagione si è stanchi, ma è anche vero, che con questa modalità la prima gara è già decisiva, quindi c’è tanta pressione fin da subito. In stagione regolare con Schio il Paladozza è stato molto d’aiuto, mentre l’anno scorso per noi le venete è stata durissima contro il popolo bianconero.
Sabrina ti aspettavi questo aumento di pubblico?
Cinili: Assolutamente si. Le persone che si avvicinano al basket femminile hanno solo bisogno di venire a vedere due o tre partite e poi sono già innamorate. Il basket maschile e femminile sono quasi due sport diversi: nel loro caso c’è molto più atletismo, ma la nostra forza è l’energia che mettiamo, a voce e quando siamo in campo, essendo squadra sempre e questo piace quasi a tutti.
Quando girate per la città vi fermano?
Andre: A Bologna il basket è regola: quando giro nelle altre città, mi scambiano per una giocatrice di pallavolo, qui non capita e mi riconoscono subito.
A chi bisogno prestare attenzione di Schio?
Cinili: Sicuramente nell’ultima partita ha dimostrato tanto carattere Verona, molto giovane, ma con una grande personalità. Ieri ha cambiato la partita e trascinato la sua squadra alla vittoria; è una playmaker, quindi limitandola e fermando le loro transizioni abbiamo più chance di portare a casa il match.
Andre: In generale, hanno straniere con molto punti in mano e sarà importante abbassare le loro percentuali. Come italiane, Keys e Verona, nei momenti di difficoltà, riescono a fare il lavoro sporco. Sarà importante bloccare il loro sistema e togliere loro certezze.
Che voto date, ad oggi, alla vostra stagione?
Cinili: Io un 9: c’è stata una crescita incredibile. Inizialmente, abbiamo fatto molta fatica con il sistema di coach Ticchi, ma quando ci siamo adattate siamo cresciute sotto il profilo tecnico e mentale. Non do 10 solo perché non abbiamo ancora vinto lo scudetto, ma accadrà tra due settimane.
Andre: Io 7.5/8, perché siamo giovani, possiamo crescere ancora tanto, ma abbiamo iniziato a lavorare sui nostri limiti.
Qual è la situazione a livello di basket femminile nel territorio bolognese?
Andre: In Veneto c’è qualche squadra in più rispetto alla nostra regione. Per quanto riguarda Bologna, io ho iniziato alla Polisportiva Pontevecchio e quando facevo le giovanili c’erano tante squadre nel territorio. Poi sono andata via, ho seguito meno, ma mi sono accorta del fatto che ci fossero molte meno squadre rispetto a quando ero piccola. Mi è sempre dispiaciuto che non ci fossero tanti settori giovanili in cui crescere, per questo la Virtus sta facendo un grande lavoro.
Come mai così tanta fatica in Europa?
Cinili: La differenza con l’Eurocup c’è, ma il nostro più grande limite all’inizio è stato il mancato adattamento al sistema di Ticchi: è vincente, ma particolare, fatto di pochi schemi, quasi sempre lo stesso, per la verità, fatto in tanti modi diversi. Eravamo mature e pronte per l’Eurolega, ma questo problema iniziale ci ha limitate tanto, speriamo non si ripeta l’anno prossimo quanto accaduto ad inizio stagione.
I valori di Schio e Virtus sono gli stessi?
Andre: I valori sono gli stessi. La storia di Schio parla da sola, hanno un’organizzazione che parte da anni di lavoro e questo non è uguale a Bologna nel basket femminile, ma anche noi stiamo creando la nostra storia e abbiamo tutte le carte in regola per raggiungere i nostri obiettivi.
Cinili: Il nostro livello simile, se non più alto. Schio ha più storia, ma siamo organizzatissime anche noi.