IL PRE-PARTITA DI BOLOGNA-TORINO
Il Bologna torna in campo questa sera, nell’anticipo con il quale si aprirà questo venticinquesimo turno del campionato di Serie A. Non è un venerdì come tanti altri, trattasi di San Valentino, la festa degli innamorati e come tale è giusto passarla con la propria dolce metà. In molti, però, hanno dovuto fare gli scongiuri, pattuendo con il proprio partner un escamotage: il Bologna. La fede prima di qualsiasi cosa, è questa la dimostrazione più bella d’amore, così come dall’altra parte per coloro che hanno accettato di venirne dopo. Il Bologna – dicevo – torna in campo in una giornata speciale come già accadde lo scorso anno, in una notte stellare che vide i rossoblù annientare la Fiorentina (proprio di Vincenzo Italiano) grazie alle reti di Orsolini prima e Odgaard poi, in pieno recupero. Poi l’accensione delle torce sui telefonini e la voce di Cremonini con quel “Poetica” che addolcì ancora di più un’ambiente di suo parecchio romantico. Fu la serata perfetta. Una serata che potrebbe ripetersi a distanza di 365 giorni: questa volta di fronte non più la Fiorentina, bensì il Torino di Paolo Vanoli. Quante cose sono cambiate da allora, basti pensare che il condottiero di quella funambolica Fiorentina oggi siede proprio sulla panchina rossoblù. Il Bologna sta assumendo sempre di più il credo di Vincenzo Italiano, squadra che ottiene successi solo quando va ai mille all’ora e sappiamo che in un campionato è fisiologico e fisionomico non riuscire sempre nell’intento. I rossoblù al Via del Mare non sono riusciti a scardinare la difesa salentina nel secondo tempo, nonostante il leggero cambio di passo rispetto al primo lo si è visto. Ed è da lì che i ragazzi di Vincenzo Italiano dovranno ripartire per mettere in difficoltà almeno nelle battute iniziali un Torino in crescita nell’ultimo periodo. I granata non perdono, infatti, da ben sette partite, proprio da quando all’Olimpico Grande Torino si presentarono i felsinei. Da lì in poi sei pareggi e una vittoria, e record d’imbattibilità nel 2025 condiviso con Bologna, Napoli e Psg tra i top cinque campionati europei. La differenza – se vogliamo essere minuziosi e precisi – sta nel calendario, con i parigini e i rossoblù impegnati ogni tre giorni tra campionato, Champions e Coppa Nazionale. Le gare, di conseguenza, ammontano a dieci per i francesi, a nove per i rossoblù, mai sconfitti tra Inter a San Siro, Lisbona con lo Sporting, Atalanta a Bergamo, in casa con Il Borussia Dortmund e al Dall’Ara con la Roma, per poi proseguire con Empoli, Monza, Como e Lecce. Basta? Dei ripetitivi pareggi al Toro vanno dati grandi crediti a quelli arrivati con Fiorentina (un’ora di gioco con l’inferiorità numerica), Atalanta (siccome abbiamo visto l’andamento degli orobici in casa) e Juventus (una partita sempre delicata in città). Dopo un lungo periodo di digiuno, o quasi, succube del proprio punto di riferimento, Vanoli è riuscito ad assemblare pre-concetti e uomini, con l’aiuto anche di un mercato, da cui ci si aspetta molto. Una squadra che non concretizza quanto prodotto per via della scarsa propensione al gol da parte degli esterni d’attacco, comunque spine nel fianco. Con i continui cambi moduli – o per meglio dire posizioni – Vanoli sta dimostrando di adattarsi all’avversario, pur non adagiandosi ai suoi ritmi. Ed ecco che si è vista una squadra più a trazione anteriore con il Cagliari e Genoa piuttosto che con l’Atalanta, contro la quale in pochi riescono nel piano gara. Nell’ultima sfida, quella contro il Genoa, è arrivato un punticino misero contro una delle squadre più in forma del campionato; l’errore in fase di costruzione ha concesso ai liguri il pari, prima che si verificasse il finimondo nel finale per un’evidente trattenuta ai danni di Sanabria in area piuttosto che di Che Adams qualche secondo dapprima. Il Dall’Ara si appresta ad accogliere uno dei suoi “cinni”, Adam Masina, il quale trascorse tutte le trafile nel settore giovanile rossoblù, per poi disputare anche cinque stagioni in Prima squadra con la storica promozione in Serie A. Dall’altra parte, De Silvestri e Pobega; quest’ultimo fu decisivo proprio nella gara d’andata con la rete del raddoppio a chiudere i conti. Il Bologna con il Torino ha un buon bottino, specialmente se considerate le ultime stagioni, con i tre successi nelle ultime cinque sfide, tanti quanti realizzati nelle precedenti diciannove. Il Torino (è lecito toccare ferro) non ha mai sconfitto i rossoblù al Dall’Ara, vero e proprio punto di forza per una squadra che qui ha perso una volta sola in stagione contro il Verona a dicembre. Una sconfitta intermediaria agli altri dieci risultati utili consecutivi in Serie A, seppur i pareggi siano stati tanti (11), primo in graduatoria seguito proprio dai piemontesi (10). In queste ultime partite è mancato l’apporto offensivo, per cui il rientro di Orsolini è un bagliore per i tifosi e soprattutto per Vincenzo Italiano, non più costretto nella scelta degli esterni. Nella trasferta in Salento ci si aspettava l’esordio di Davide Calabria con la maglia del Bologna, esordio possibile nella giornata di oggi, data corrispondente al numero sulla schiena (14). Dietro, fresco del riposo concesso, Sam Beukema, il quale più volte ha ammesso di essersi innamorato di Bologna e del Bologna. “Vado dritto al sodo: i tre punti per i nostri tifosi e noi. E magari anche un mio gol, che mi manca un bel po’. Non importa come arriverà, mi piacerebbe arrivarci dopo due traverse prese” – ha aggiunto – ma per farlo dovrà vedersela contro un “omaccione” come Milinkovic, davanti al quale la porta diviene piccolissima. Il Serbo, infatti, neutralizzò il penalty all’andata a Santiago Castro e un paio di settimane fa si è ripetuto perfino con Retegui, neutralizzandolo. Se da una parte vi è il recupero di Orsolini, giocatore altalenante ma pur sempre di grande caratura, i granata dovranno soccombere la pesante assenza – per squalifica – di Ricci (il calciatore di movimento più impiegato da Vanoli). Si candida per una maglia dal 1’ Cesare Casadei, il cui subentro con il Genoa ha convinto; il centrocampista dell’U21 ritroverà Giovanni Fabbian, compagno di squadra proprio nelle Under azzurre e grande amico da sempre. Quest’ultimo ha sigillato l’ultima rete dei rossoblù in campionato e perdipiù proprio con il Torino aprì le danze nella passata stagione – sempre in casa – approfittando dell’uscita scellerata di Gemello.
Arbitro della sfida Michael Fabbri, veterano in massima serie e avente già venti precedenti con i piemontesi in A, di cui si contano sul palmo di una mano le vittorie (4). Con i rossoblù, è stato protagonista anche in Coppa Italia e in cadetteria, ma se si considera solo la Serie A il bilancio è sorridente: sei vittorie, quattro sconfitte e due soli i pareggi.
Foto: Bologna FC 1909